
Nella foto Al Bustan vince il Merano 2017 davanti a migliaia di appassionati e gente comune portata all’ippodromo da una gestione intelligente.
di Giorgio Bergamaschi
Quando, in una cornice di bellezza indicibile, gli atleti lanciano il cuore oltre l’ostacolo, per definizione stessa “lo sport diventa spettacolo”. Sin qui, abbiamo assistito ad un’ouverture come da anni non era dato vedere, ma anche in occasione della replica e del terzo atto stagionale la fantasia degli appassionati s’è accesa. E domenica, come d’incanto, ecco che dopo i primi debutti ricompaiono i big. A partire da Al Bustan, l’ultimo vincitore del big event di fine settembre. Già, sui tracciati di questa “pista più verde della speranza” s’apprestano a calcare la scena i pezzi da novanta. E, quando sono i big a chiedere “l’occhio di bue” perché il fascio di luce sia assicurato, beh allora insieme alla classe il divertimento e le suggestioni davvero non possono mancare.
C’è da vedere Al Bustan.
È tempo di “primi della classe”, già dei primaserie che a Maia sono sempre di casa. E questo rende il quarto convegno meranese assai rapinoso, già sulla carta. Dunque, Al Bustan, l’ultimo mattatore in ordine di tempo del 5000 in steeple di maggior richiamo di sempre, sul circuito ostacolistico nazionale. Sarà una sorta di… “prova d’assaggio” (quanta competenza e sapienza insieme negli ippici di una volta, che di tale definizione avevano fatto il nome di una delle corse più attese dell’intera annata, per tanti esordienti… Già, perché questo… invader ormai di casa, punta con questa apparizione a preparare leve e motore in vista dell’appuntamento di fine mese. E, in tale prospettiva, il portacolori della Lokotrans prepara con schiena diritta e groppa corta una sella regale per Jan Faltejsek. Il facoltoso invader dell’Est ha fatto centro nelle ultime cinque uscite in una suite da brivido, e le ultime proprio qui, a Maia.
Tutti contro il vincitore del 2017.
Chissà se Silver Tango attenderà d’essere al dunque prima di sferrare l’attacco, e da vedere c’è pure Alcydon Fan. E si ripresenta Capivari, il grigio del team Aichner/Vana tanto atteso all’esordio meranese ma solo interlocutorio nell’ouverture di maggio. La qualità non si discute e quindi si prospetta un gran bel test per entrambi. Il gregario Home Please accompagnerà di nuovo Capivarì e come si è già potuto vedere, saprà farsi onore tanto più se sarà sottovalutato. Alcydon Fan. Né mancherà Axel Lauteix, che divide il popolo di Maia in due schiere, o meglio due correnti di pensiero: chi lo chiama già “potenziale primattore”, e chi invece ne ha già deciso un ridimensionamento, in quanto ad ambizioni. Ma, si sa, un passaggio d’età e il… “gomito” affrontato bene nell’affinare la condizione possono essere quello scampolo di stoffa che mancava per “tagliare l’abito” in modo definitivo e vincente. Sicché, ogni giudizio va rimandato. Ed ecco un altro rientro attesissimo sulla pista che lo ha eletto leader generazionale della new generation 2017: è quello di Live your Life. Questo soggetto dorato in forza alla coppia Troger/Romano riparte dal Premio Scena un cammino, anzi un percorso che prevede, al momento, lo stazionamento nella specialità delle siepi. Come dire che lo steeple, sorta di “paradiso”, può attendere. Qui, ecco anche Solar Walker, gli ospiti Dajuka di Radek Holcak e Sansiro dello squadrone Aichner/Vana, entrambi vincitori recenti. Resta da dire, ancora, di quell’Haruza di Greg Wroblekswy, che si è invece fatta ammirare con un buon percorso tra novizi sulla pista ed ora cerca giustamente il salto di qualità.
Steeple per soggetti alle prime armi.
Sullo steeple per soggetti alle prime armi ricompare Santo Cerro che, per non farsi trovare impreparato, si è già ben distinto in buone compagnie Oltralpe, ed il fatto aveva lasciato supporre in una campagna francese. Ma il richiamo di Maia è di quelli potenti, sicché eccolo sulla rotta dei nuovi steepler che hanno nel mirino aulici traguardi stagionali, quali il Vanoni ed il Richard… Tra gli oppositori, da seguire Fly Filo Fly e la grigia Musique de la Nuit, che deve palesare sul tracciato qual è la sua reale forma.
Ancora le siepi a chiedere attenzione: sul tracciato dei 3500 chiamano a gran voce quel certo Brog Deas, mattatore della Gran Siepi 2016, che resta il suo più luminoso cameo. Si tratta di una “macchina da corsa” dalle leve delicate, e però di grande spessore qualitativo. In scuderia hanno lavorato di fino su questo soggetto, per portarlo agli impegni di vertice sempre pronto e al contempo defatigato, capace dunque di sferrare la zampata mortale. E però, Brog Deas non potrà concedersi divagazioni, dovendo subito registrare occhio e compasso perché Champ de Bataille non concederà tregua, specialmente ora che non solo la fame di traguardo ma anche l’onta da lavare – per il gap subìto ad opera di un avversario un paio di settimane fa – lo chiameranno a fare sul serio sin dalle prime battute: senza fare sconti a nessuno, men che meno a “Big Brog”. Della partita saranno anche un veterano come il suo compagno di colori Notti Magiche ed un neo acquisto francese della scuderia Troger, Chateaudemalmaison e, ancora, il vincitore dell’ultima Siepi di Grosseto, Finoras.
In campo anche gentlemen e amazzoni.
Nell’arco del convegno, anche tre piane per Gr e amazzoni: non mancherà Mychoon che cerca il sesto traguardo consecutivo, sempre che Point Blank (su percorso dai metri un po’ troppo… stretti), gli lasci tempo e spazio per colpìre ancora (attenzioni vanno anche a Cool Climate e Matey). Sugli 11 furlong (2200 mt) ecco poi Twilight Zone “in palla”, chiamato a concedere la rivincita a Contra, ma attenzione a con Xilano. Nell’handicap, Apelle Fan a dispetto della perizia potrebbe dare la zampata agli avversari, tra i quali non mancano quelli da quota assai remunerativa.
Champagne, sorbetti e gelati.
Insomma, un convegno vario e divertente, ricco di protagonisti di qualità, nell’ambito di una cornice ricca di svago a vari livelli: con la musica del duo Sonia Ferrari – Paolo Callegari, gli stand assai invitanti, champagneria, sorbetteria e gelateria, così come l’angolo per i più piccini che avranno a disposizione i pony, su cui emulare le gesta dei campioni. Insomma, a Maia torna di scena lo “Sport&Spettacolo”, nell’arco di un convegno che rimanderà a casa tutti felici e contenti: perché si può anche perdere qualche scommessa, ma qui l’appuntamento è tra la natura, incastonata in una tela che si chiama “Creazione sublime di una terra d’irripetibile bellezza”. Come amano dire tanti novantenni, che giungono a Merano (dall’Italia e dall’estero) per festeggiare oltre ottant’anni di “vacanze in riva al Passirio”.
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