Ippodromo di Sircusa: scenario per un’ippica futura

racing at Mediterraneo racecourse Siracusa, 12th jan. 2008 ph. Stefano Grasso

Di Claudio Gobbi

si ringrazia la signora Patrizia Tidona, uff. stampa

Perché l’ippodromo di Siracusa. L’ippica italiana è totalmente ferma, in alcuni casi governata da personaggi che hanno fatto il loro tempo. E’ necessario un profondo cambiamento che sia capace di rilanciare questa, che ricordiamo nn è solo il frutto di passioni, ma una attività imprenditoriale che è ora di risvegliare e ammodernare, rottamando i ferri vecchi che nulla hanno più da dare. E’ per questo che proponiamo un servizio sull’ippodromo dl Mediterraneo, una realtà “nuova” che potrebbe essere un punto di riferimento per il Sud del galoppo (ma senza dimenticare modo trotto), foriero di novità molto interessanti.

Perché ad esempio non pensare a dotare Siracusa di un grande centro di allenamento? Il modello potrebbe essere la California, dove i cavalli buoni vanno a svernare e hanno a disposizione corse importanti. Un centro che farebbe invidia a tutta Europa, e convoglierebbe cavalli dall’Inghilterra, da Francia, e Irlanda. Ne gioverebbe nn solo l’ippica, ma anche il turismo dei mesi freddi.

Dal recovery un contributo importane alla realizzazione di un centro di allenamento importante

Questo dovrebbe essere il momento buono. Con l’arrivo del denaro del recovery found sarebbe possibile destinare una cifra importante al mondo ippico ed equestre, di cui una parte da convogliare sulla realizzazione di un importante centro di allenamento.

Qui la storia dell’ippodromo

La realizzazione di un ippodromo nel territorio siracusano, sin dagli anni settanta, era una aspettativa che covava negli animi di tanti abitanti della provincia entusiasti di ippica. Passione che rinvigoriva annualmente in occasione dello storico “Palio dell’Ascensione” di Floridia e del “Palio di Santa Venera” di Avola.

Il progetto di costruzione dell’ippodromo trova possibilità di concretizzazione nel 1988 quando, dopo un’indagine di mercato che conferma la passione per i cavalli e la propensione al gioco della popolazione siciliana, la “Marconi Italia S.p.A.”, società facente parte del Gruppo Marconi ed attuale titolare dell’ippodromo, acquista per detto scopo un vasto fondo rurale in prossimità di Cassibile. I lavori di costruzione dell’impianto iniziano nel 1993 a conclusione di un complesso iter autorizzativo. Il primo lotto funzionale viene completato due anni dopo. L’impianto, denominato “Ippodromo del Mediterraneo” viene ufficialmente inaugurato il giorno 8 dicembre 1995. I successivi investimenti, compresi quelli in corso, hanno consentito di realizzare una struttura originale nel suo genere. L’ippodromo, che rappresenta una solida realtà per l’economia siracusana, oltre a disporre di piste, box, e impianti tecnici che per dimensione e qualità sono all’avanguardia è dotato di una nuova “tribuna multipiano”, che per tipologia e dimensioni è unica in Italia. Una struttura che è stata realizzata per offrire servizi innovativi agli operatori e agli spettatori.

Ha a disposizione punti gioco, sei bar, ristoranti panoramici, terrazze e saloni attrezzati con la più moderna tecnologia, una moderna struttura alberghiera con piscine e centro benessere ed un centro sportivo con campi da tennis, calcetto e multiuso.

Le ricadute occupazionali sono notevoli – gli occupati del settore tra diretto ed indotto sono almeno un migliaio.

Il successo dell’iniziativa fa onore agli imprenditori, ai professionisti e a tutti coloro che hanno creduto ed avuto fiducia nel “progetto ippodromo di Siracusa” e vedono, ora, realizzata un opera che contribuisce allo sviluppo dell’ippica nazionale e che da lustro ed importanza all’intera provincia di Siracusa. Fra questi soggetti vi è anche la comunità imprenditoriale italo-americana di Hartford che ha partecipato, sin dall’inizio, al progetto.

L’ippodromo  è una realtà ippica polivalente, sportiva, ricreativa e ricettiva, che ospita eventi collaterali di notevole importanza, eventi collaterali come sagre, feste, mostre, raduni, concerti, esibizioni, sfilate, contest e tanto altro.  

La giornata più intensa è l’8 Dicembre di ogni anno con le attese competizioni, più generose di montepremi, che festeggiano con eventi la nascita dell’impianto avvenuta l’8 dicembre 1995. Sul sito visionabili l’albo d’oro delle competizioni storiche.

L’area su cui sorge l’ippodromo, di estensione pari a circa 55 ettari, è sita in territorio di Siracusa, nei pressi di Cassibile, ai piedi del margine orientale dell’Altopiano Ibleo.

Il Management         

L’IPPOMED S.r.l. società che gestisce l’Ippodromo e la MARCONI  ITALIA S.p.a. società proprietaria, si occupano dell’esponenziale crescita strutturale e professionale dell’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Quel sogno, divenuto realtà grazie ad un gruppo d’imprenditori che lo immaginarono su un fondo rurale di proprietà del Barone Gaetano Francicanava acquistato dalla Marconi Italia S.p.A. agli inizi degli anni ’90,   oggi  si è evoluto in un’imponente struttura sportiva. Il giovanissimo Dr. Concetto Mazzarella, oggi Amministratore Unico della Marconi Italia S.p.a. da più di vent’anni, contribuisce alla realizzazione di una qualitativa passione ippica. Si affianca il Dr Fabio Faraci, oggi Amministratore Unico della Ippomed S.r.l. a socio unico, che continua l’opera, avviata agli albori dell’impianto di Contrada Maeggio-Spinagallo, dal padre Rag. Francesco Faraci,  primo pioniere del progetto ippico siracusano.

Le Piste

Le piste, particolarmente curate dal punto di vista progettuale, estremamente versatili per varietà di manifestazioni ospitabili e per gli elevati standard qualitativi raggiunti nella realizzazione, hanno decretato il successo dell’Ippodromo del Mediterraneo, consentendo ai cavalli performance tecniche di assoluto rilievo e consacrandolo così l’ippodromo tra i migliori in Europa. La dotazione delle piste comprende: due piste da galoppo in erba, di larghezza media circa pari a 30 m, con sviluppo di 2.200 e 1.800 m circa, pendenza longitudinale massima del 2% circa e raggi di curvatura superiori ai 100 m; una pista da galoppo in sabbia, di larghezza media pari a 20 m , sviluppo di 1.650 m circa, pendenza longitudinale massima del 2% e raggi di curvatura dell’ordine di 80 m; una pista da trotto in sabbia, di larghezza trasversale pari a 20 m , lunga 1400 m, curve con raggi di 95 e 85 m raccordate con clotoidi ai rettilinei, con parametri studiati per permettere ai cavalli di raggiungere le massime velocità, pendenza trasversale massima del 3% in rettilineo e del 9% in curva; un’altra pista in erba per le corse ed allenamenti in piano al galoppo ed eventualmente anche ad ostacoli, ubicata al centro della zona delle piste, di larghezza trasversale dell’ordine dei 20 m, con percorsi a sviluppo diversificato in funzione della competizione tramite le due curve alternative e gli assi di incrocio centrali; una pista da galoppo per allenamento in sabbia, di larghezza pari a 6 m e lunghezza 2.350 m circa ed infine una pista da galoppo per allenamento, in erba, sulla corona esterna della pista da competizione, lunga 2.300 m circa. La pista da trotto, considerate le caratteristiche tecniche, è stata acclamata dagli addetti ai lavori come una delle piste più veloci d’Europa.

Tutte le piste di competizione ora descritte sono dotate di un magnifico impianto di illuminazione, che si configura come il più importante d’Europa, per ampiezza della superficie illuminata e tecnologie utilizzate, e tra i primi al mondo; su trenta torri faro, di altezza variabile da 25 a oltre 45 m, poco meno di 700 proiettori a ioduri metallici, di potenza pari a 2,2 KW ciascuno, per una potenza complessiva di alimentazione pari a 1500 kW, assicurano un grado di illuminamento ottimale in tutte le piste e consentono lo svolgimento di manifestazioni in notturna con effetti di grande attrattiva. Al centro della zona pista sono anche ubicati due campi per l’equitazione uno in erba, lungo m. 120 e largo m. 60, e l’altro in sabbia lungo m. 60 e largo m. 30.

Per Ulteriori Info è consultabile il sito dell’Ippodromo del Mediterraneo: http://www.ippomed.it/

Inoltre si comunica che l’Ippodromo del Mediterraneo ha promosso e costituito con altre realtà ippiche internazionali l’Unione Ippica del Mediterraneo http://www.medunion.it/ che ha la finalità di celebrare la comunanza storica e culturale dei paesi dell’area del Mediterraneo e del Mar Nero, promuovendo lo sviluppo di relazioni amichevoli tra gli Stati membri e sviluppandone la collaborazione nel settore dell’ippica attraverso la valorizzazione delle razze di cavalli da corsa, la diffusione dei valori, della cultura, delle tradizioni e del prestigio delle corse ippiche nel mondo, la promozione del rispetto del cavallo nell’attività agonistica e del suo benessere nelle comunità.  Si organizzano Campionati fantini, gentleman e purosangue.

Il Consiglio dell’Unione Ippica del Mediterraneo è composto da un membro in rappresentanza di ciascuno Stato membro attivo dell’Associazione e a rappresentare l’ITALIA è il Dr. Concetto Mazzarella, Presidente Ippodromo del Mediterraneo e Presidente Unione Nazionale Ippodromi, Siracusa.

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Trotto&Turf: domani in edicola il magazine settimanale. Una coraggiosa impresa che testimonia la stima di chi crede nel mondo del cavallo.

di Claudio Gobbi

Nasce domani, il nuovo magazine settimanale sul modo del cavallo, costola di Trotto&Turf, che vuole rappresentare on solo il mondo delle corse, l’ippica ddl trotto e del galoppo, ma anche il mondo variegato dell’equitazione, Complimenti dunque a Denis Masetti che con coraggio, in momenti difficili come questi, propone, lui si davvero il rilancio della grande ippica e della grande equitazione italiana, purtroppo preda da troppo tempo di personaggi inqualificabili.

BFC MEDIA LANCIA EQUOS: IL NUOVO SETTIMANALE DEDICATO AL MONDO DEL CAVALLO, IN EDICOLA OGNI SABATO.   Milano, 15 gennaio 2021   Prosegue la crescita del progetto EQUOS di BFC Media con il lancio di un nuovo settimanale che propone una formula assolutamente innovativa, quella di un news magazine con tre anime. Si chiamerà EQUOS e sarà full color, stampato su carta speciale per garantire massima qualità delle immagini e proporrà inchieste, approfondimenti, reportage, classifiche, rubriche, servizi, interviste su trotto, galoppo ed equitazione. All’interno l’edizione del sabato di Trotto & Turf e l’inserto BET Sport con focus sul betting e sui suoi protagonisti. Il tutto per un prodotto complessivo di almeno 80 pagine, tutte dedicate agli appassionati del cavallo, in edicola ogni sabato in tutta Italia, a partire dal prossimo 16 gennaio, al prezzo di 4,90 euro. EQUOS, diretto da Marco Trentini, raggiungerà anche le edicole di Sicilia e Sardegna, nei tempi consentiti dalla distribuzione della stampa nelle isole, potrà essere spedito a casa con il servizio di Poste Italiane ma soprattutto proporrà una versione digitale di facile accesso con la possibilità di acquistare anche una singola copia.   Il primo numero del settimanale è dedicato agli EQUOS AWARDS del TROTTO 2020, premi che ogni anno saranno riservati ai migliori cavalli, driver, allenatori, proprietari e ai protagonisti del Trotto italiano e che saranno consegnati in un prossimo evento dedicato. Sul fascicolo Trotto&Turf ci saranno servizi sulle corse, risultati e partenti in Italia e nel mondo, mentre la sezione BET Sport sarà dedicata ai Bookmakers con tabelloni per ricevitorie, progetti e interviste sul mondo delle scommesse ippiche.   La nascita del settimanale EQUOS è un ulteriore passo in avanti in una strategia di rafforzamento di BFC Media nel settore editoriale ippico dopo l’ingresso, nel maggio scorso, nel trisettimanale Trotto&Turf e la solida politica di sviluppo che ne è seguita con la nuova grafica del giornale e numerose nuove iniziative come l’inserimento delle rubriche su temi specifici tra cui gli allevatori, i driver, i proprietari, i gestori degli ippodromi, le classifiche, gli AWARDS, gli eventi, il Fantagaloppo con oltre 1200 fantascuderie iscritte e giunto già alla seconda edizione. In grande espansione la parte digitale e tv del mondo EQUOS di BFC Media: il sito Equos.it conta 60 mila utenti unici mensili, la newsletter ha oltre 40 mila iscritti, sono stati creati il nuovo database per le attività BtoB, che si rivolge a editori internazionali e bookmakers e a breve verrà lanciato anche il comparatore di quote in tempo reale Equos Bet. Nel campo televisivo ampi servizi sono stati realizzati in occasione dei grandi appuntamenti ippici italiani come, per esempio, il Derby di Roma di galoppo o il Campionato europeo di trotto a Cesena, trasmessi sulla piattaforma Ott di BFC Media e di EQUOS oltre alle corse americane trasmesse in diretta tutte le sere a cominciare dall’affascinante Breeder’s Cup.   Denis Masetti presidente di BFC Media ed EQUOS srl ha dichiarato: “Tale progetto multimediale, comprendente magazine, web, social, newsletter, eventi, fanta game, video, dati, banche dati per gli operatori e i bookmakers e servizi per gli scommettitori, ha l’obiettivo di creare un ecosistema con il brand EQUOS, leader nella comunicazione nel mondo del cavallo e della valorizzazione del movimento ippico”.

Di Paola: traguardo storico per l’equitazione italiana. Ora il cavallo è considerato un vero e proprio atleta.

“Con l’approvazione della nuova Riforma dello Sport gli sport equestri in Italia raggiungono un obiettivo fondamentale grazie all’individuazione della figura del cavallo-atleta.

Lo ha dichiarato Marco Di Paola, Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, commentando con soddisfazione la Riforma dello Sport, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri.

“Si è trattato di un percorso lungo e complesso, per il quale la FISE si è molto impegnata, e che oggi arriva finalmente alla conclusione anche con l’inserimento delle norme che riguardano il benessere e la cura degli animali impegnati nelle competizioni sportive. Abbiamo ritenuto e continuiamo a ritenere – ha aggiunto Di Paola – che nel nostro sport gli atleti siano duel’uomo e il cavallo. Si tratta di un traguardo storico e di riconoscimento fondamentale per gli Sport Equestri, per il raggiungimento del quale voglio ringraziare il Ministro Vincenzo Spadafora e lo staff del Dipartimento dello Sport che, in un anno particolare che ci ha visti tutti coinvolti nell’emergenza sanitaria, sono riusciti a dare vita a questo fondamentale passaggio legislativo, mantenendo l’impegno preso con il mondo degli sport equestri e con i cavalli protagonisti delle attività sportive al pari di cavalieri e amazzoni”.

Cristian Demuro: il terzo italiano a vincere l’Arc

Onore a Demuro che dopo Enrico Camici e Lanfranco Dettori è il terzo italiano a vincere l’Arc de Triomphe dal 1950 quando è assurto a corsa faro in Europa (precedentemente questo ruolo era ricoperto dal Gran Prix de Paris).

Domenica era in sella a un combattivo sauro Sottsass. Sconfitta Enable, apparsa affaticata. All’uscita dalla curva che immette nella breve di frittura di Longchamp è apparsa subire il peso di una lunga e veramente logorante carriera.

Nel video la vittoria di Demuro in sella a Sottsass nell’Arc.

Centre Hippique Mahdia, l’appello di Gabriella incisa di Camerana: abbiamo urgente bisogno di aiuto! – Appel: nous avons besoin d’aide

français/italiano

Santorre di Santarosa

« Autant de petites gouttes d’eau font la mer… ensemble nous pourrons y arriver ! » c’est avec ces mots, chargés en même temps de chagrin et d’espoir, que Gabriella Incisa di Camerana fait appel à une collecte  de fond.

Gabriella Incisa di Camerana; Italienne d’origine, elle est la présidente de l’association Centre Hippique Mahdia, qui œuvre depuis presque trente ans, au soutien de l’enfance et qui se mobilise, en particulier,  pour la neurodiversité.

Dans cette petite ville, dans le Sahel tunisien, un team d’animaux autochtones, dont deux races menacées de disparition comme le Poney des Mogods et le Sloughi, le lévrier berbère, sont éduqués spécialement pour accueillir les plus petits et leurs familles, à fin de les accompagner dans un parcours d’acquisition de compétences nécessaires à une correcte intégration scolaire et sociale, grâce aux IAA, les Interventions Assistées avec l’Animal.

La nuit du 10 septembre, une inusuelle tornade a frappé cette localité au bord de mer.

Dans un tourbillon de vents extrêmement violents, les tentes et les toitures qui protégeaient les chevaux ont été emportés. Une nuit de tragédie pour tous, submergés par cette tempête sans précédent, qui a heureusement épargné les animaux du centre équestre de Mahdia mais qui ont causé des dégâts importants aux structures. Pour une association qui ne bénéficie pas de subventions étatiques, c’est presque impossible de pouvoir refaire les abris aux chevaux.

« Reconstruire est devenu urgent et nécessaire, car plus que la pluie je crains le soleil qui, dans cette région maghrébine enduit des coups de soleil chez les chevaux les plus clairs, ceux à peau rose. Les zones particulièrement vulnérables et sensibles sont généralement celles qui sont dépigmentées : le nez, les lèvres, le contour des yeux, les balzanes, les cicatrices, etc.  – précise Gabriella désespérée et accablée par ce désastre qui vient d’aggraver le retour à la normalité d’après l’émergence du Covid19 – Cette photosensibilisation aux rayons UV du soleil s’accompagne souvent d’une photodermatose, c’est-à-dire un ensemble de démangeaisons cutanées et de lésions plus ou moins importantes et plus ou moins profondes selon le type de photosensibilisation rencontrée. La rougeur, l’inflammation, et la chaleur de la zone apparaissent aussitôt. Très douloureux pour le cheval, qui s’il ne se laisse soudainement pas toucher, des croûtes se forment ensuite et peuvent être suivies de saignements. Des infections peuvent suivre. Pour les cas les plus graves, certaines lésions peuvent être irréversibles !

Les chevaux ne réagissent pas de la même façon, leur vulnérabilité varie selon l’âge, le système immunitaire, le temps d’exposition, la chaleur environnante, etc. ».

Ne pouvant pas ouvrir, en Tunisie, des collectes sur les réseaux sociaux ni de lancer un Crowdfunding, objet d’une loi adoptée récemment mais pas encore en vigueur, l’association Centre Hippique Mahdia lance aujourd’hui un appel à participer aux dons pour pouvoir ouvrer autant pour les mineurs en situation de difficulté, de santé et sociale, que pour le bien-être animal.

Il est donc possible de contribuer à cette levée de fonds de deux manières différentes:

1) Avec PAY PAL dont le bénéficiaire est le mail suivant

donate.bc@gmail.com

2) À la PTT, avec MONEYGRAM ou WESTERN UNION, en spécifiant les données suivantes.

Association Centre  Hippique Mahdia

Zone Touristique

5111 Hiboun – Mahdia (Tunisie)

C.I.F. 1502151 / P

Tél 00216 24 75 1 464

Il est indispensable d’envoyer le reçu du mandat au mail gabi_incisa@yahoo.com                  

Fançais/italiano

«Come tante piccole gocce d’acqua fanno il mare … insieme ce la faremo!» È con queste parole, cariche di dolore ma anche di speranza, che Gabriella Incisa di Camerana fa appello per un’importante raccolta fondi.

Di origine italiana, è la presidente dell’associazione Centre Hippique Mahdia, che opera da quasi trent’anni a favore dei bambini e, in particolare, al riconoscimento della neurodiversità.

A Mahdia, una piccola città nel Sahel tunisino, un team di animali autoctoni, tra cui due razze a rischio di estinzione come il Pony di Mogods e lo Sloughi, il levriero berbero, viene appositamente educato per accogliere i più piccoli e le loro famiglie e supportarli in un processo di acquisizione delle competenze necessarie per una corretta integrazione scolastica e sociale, grazie agli IAA, gli Interventi Assistiti con gli Animali.

Nella notte del 10 settembre, un tornado ha colpito questa cittadina sul mare.

In un turbine di venti estremamente forti, le tende e le tettoie che proteggevano i cavalli sono stati spazzati via, accartocciati come fogli di carta. Una notte di tragedia per tutti, travolti da questo temporale senza precedenti, che fortunatamente ha risparmiato gli animali del centro ippico di Mahdia ma che ha causato danni significativi alle strutture. Per un’associazione che non beneficia dei sussidi statali, è quasi impossibile poter ripristinare i ricoveri per i cavalli.

« La ricostruzione è diventata urgente e necessaria, perché più della pioggia temo il sole che, in questa regione del Maghreb, provoca dei colpi di sole ai cavalli più chiari, quelli dalla pelle rosa. Le zone particolarmente vulnerabili e sensibili sono generalmente quelle depigmentate: naso, labbra, contorno occhi, balzane, cicatrici, ecc. – precisa Gabriella disperata e sopraffatta da questo disastro che ha appena aggravato il ritorno alla normalità a seguito del Covid19 – Questa fotosensibilizzazione del sole ai raggi UV è spesso accompagnata da fotodermatosi, cioè prurito cutaneo e lesioni più o meno importanti e più o meno profonde. Il rossore, l’infiammazione e il calore dell’area appaiono immediatamente. Molto doloroso per il cavallo, che improvvisamente non si lascia più toccare la parte lesa. Si formano quindi delle croste che possono essere seguite da sanguinamento. Possono seguire infezioni. Nei casi più gravi, alcune lesioni possono diventare irreversibili! I cavalli non reagiscono allo stesso modo, la loro vulnerabilità varia a seconda dell’età, del sistema immunitario, del tempo di esposizione, del calore circostante, ecc. ».

Non potendo aprire, in Tunisia, collette on line sui social o lanciare un Crowdfunding, oggetto di una legge adottata recentemente ma non ancora in vigore, l’associazione Centre Hippique Mahdia lancia oggi quest’appello accorato per poter ritornare, a breve, a lavorare sia per i minori in situazioni sanitarie e sociali difficili quanto per il benessere degli animali.

È quindi possibile contribuire a questa raccolta fondi in due modi diversi:

1) Con PAY PAL il cui beneficiario è la seguente email

donate.bc@gmail.com

2) Oppure, con MONEYGRAM o WESTERN UNION, specificando i seguenti dati.

Association Centre Hippique Mahdia

Zone Touristique

5111 Hiboun – Mahdia (Tunisia)

C.I.F. 1502151 / P

Telefono 00216 24 75 1464

È indispensabile inviare la ricevuta dell’effettuato versamento mandato via mail: gabi_incisa@yahoo.com

Un nuovo inizio. Comunicato 2 l’ippica deve cambiare

“Quando la confusione sotto il cielo è tanta – diceva un vecchio saggio – la situazione è eccellete”. E l’ippica si trova appunto in un momento i cui è necessario approfittare della grande aria di cambiamento che sta arrivando. Una occasione da nn perdere per eliminare una classe dirigente che ha fallito sotto ogni punto fi vista. Ecco il secondo comunicato stampa di ITALIA VIVA IPPICA EQUITAZIONE

Comunicato stampa ITALIA VIVA IPPICA EQUITAZIONE https://www.italiaviva.it/265907

IPPICA: UN NUOVO INIZIO

Presentazione e proposte del Comitato Italia Viva Ippica Equitazione Milano

Porterà il suo saluto Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura alla Camera dei deputati e promotrice di un progetto di legge volto a sostenere il settore dell’ippicoltura, che ha recentemente avviato il suo iter parlamentare.

L’iniziativa è organizzata a Milano via Cappuccio, 5 sabato 17 ottobre dal Comitato Italia Viva Ippica Equitazione con il supporto del blog Chavalier.net

Grazie all’intervento della ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, gli ippodromi hanno potuto finalmente riaprire i battenti consentendo l’ingresso al pubblico dopo i mesi di lockdown.

Questo é un segnale importante ad un comparto, che purtroppo viene da diversi anni di crisi e politiche sbagliate. L’ippica italiana deve essere rilanciata, valorizzando l’intera filiera dell’allevamento e della gestione del cavallo, e dello sport equestre eccellenza del made in italy con cavalli da corsa e sportivi riconosciuti in tutto il mondo.

Un settore che negli Stati Uniti vale circa 4 miliardi di dollari e in Europa non meno di 3. Che in Italia ha subito un pregiudizio culturale che ne ha impedito lo sviluppo economico, culturale, e agricolo, e che conta ancora 100.000 addetti.

Un comparto quindi dalle grandi potenzialità che oggi soffre inefficienze nei pagamenti a proprietari e allevatori, mancanza di adeguati strumenti di promozione, con una fiscalità da riformare, in cui le corse devono tornare alle glorie del passato e ai livelli delle principali corse internazionali.

Argomenti del convegno.

-Defiscalizzazione sul modello americano | Eugenio Colombo (rinomato broker in Usa per acquisto e vendita cavalli da corsa) e Giovanni Martinelli (commercialista)

-Contributi all’allevamento comunitari

-Pagamento premi sul modello francese con rimessa diretta sui c/c dei premi a 10 gg dall’avvenuto evento

-Ristrutturazione del calendario sul modello ante 1970

-Riutilizzo del cavallo da corsa in ambito equestre

-Il modello inglese

-Il trotto elemento vivo dell’ippica italiana

-Pubblicità e promozione

-Il ritorno del Gran Premio di Merano e del Gran Premio Lotteria a lotterie nazionali con una nuova lotteria riservata al CSIO di Piazza di Siena

-TV Ippica: deve pagare il concessionario o è il concessionario che deve pagare lo Stato sul modello del calcio? Per una nuova convenzione che preveda la trasmissione oltre che dello spettacolo ippico, anche di quello equestre, in particolare dei concorsi ippici, in cui sono presenti sponsor di alto livello per portare nuove risorse economiche al settore che in una prossimo futuro sia capace di sostituire in parte l’intervento economico dello Stato.

Hanno garantito la loro  partecipazione Marco Di Paola, presidente della Fise nazionale, e Vittorio Orlandi presidente della Fise Lombarda.

Interverrà con un video messaggio l’on. Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura alla Camera dei deputati e prima firmataria della proposta di legge in materia di ippicoltura attualmente in discussione in parlamento.

Il responsabile del Comitato di Italia Viva

Claudio Gobbi

Milano 20 settembre 2020

Ippica: il si del Presidente della Fise e del Coni alla gestione del settore.

Intervista a Marco Di Paola sul possibile passaggio dello spettacolo ippico al Coni

Claudio Gobbi

Ippica: la crisi che attanaglia ormai da un lustro il settore, potrebbe essere finalmente risolta da questo governo, dopo che ministri al Mipaaf inconcludenti come Martina, o altri con tutta la buona volontà come Centinaio, hanno fallito nell’impresa.

Un primo segnale di disponibilità e soprattutto di attenzione al settore, lo aveva dato la ministra Bellanova intervenendo sul Presidente del Consiglio per la riapertura degli ippodromi che ha permesso la ripresa di un mondo che ha dato i natali a Federico Tesio, il mago del galoppo, e ai capostipiti internazionali Nearco e Ribot. Oggi avvilito da mancati pagamenti agli operatori, una fiscalizzazione opprimente che non permette l’ingresso nel settore di nuovi proprietari, e una promozione ormai nulla, dovuta anche alla scomparsa delle lotterie nazionali di Agnano e di Merano che hanno ridotto l’ippica italiana a fanalino di coda dell’ippica europea con buona pace di una pletora di associazioni che hanno fatto tutto il male possibile a questo mondo.

Su questo impianto l’attuale inquilina del Mipaaf, sta lavorando a soluzioni definitive. Sono sostanzialmente in cantiere due opportunità: Lo scorporo del settore dove la parte allevamento rimane gestita dal Mipaaf, mentre la parte corse passerebbe al Coni in quanto viene considerato sport al pari delle discipline sportive di salto ostacoli, dressage, completo di equitazione. L’altra opzione sul tappeto e che viene studiata al ministero, sarebbe quella della ricostruzione di un organismo ippico del tutto simile al vecchio Unire, una opzione che nel passato è già risultata di difficile attuazione con l’incapacità delle varie categorie che compongono l’ippica di trovare punti d’incontro per la gestione.

Su questo tema Chavalier.net ha interpellato uno dei diretti interessati, il presidente della Fise, (Federazione italiana sport equestri), Marco Di Paola.

<La destinazione dello spettacolo ippico al Coni è uno dei progetti allo studio del ministero per risolvere una volta per tutte il problema del decadimento del settore, ormai non più rinviabile. Sicuramente il passaggio allo sport porterà un grande vantaggio in termini mediatici, e soprattutto dei vantaggi fiscali  di cui godono le federazioni sportive. Un altro dei vantaggi sono i valori di cui è portatore lo sport, e le regole ferree che lo governano a cui dovrà sottoporsi anche l’ippica (leggi doping, ndr). Comunque – prosegue Di Paola – nella famiglia dello sport, del Coni, c’è posto anche per l’ippica. In questo scenario, tra chi propende per il passaggio al Coni e chi opta per un nuovo contenitore in cui inserire l’ippica, una voce autorevole è quella dello stesso presidente del Coni, Malagò, che è per portare lo spettacolo ippico sotto l’egida dello sport>.