Chavalier.net è un blog sul mondo del cavallo, racconta storie di uomini e cavalli, di business e di politica ippica – Chavalier.net is a blog about the horse world, tells stories of men and horses, business and horse racing politics – Info chavalier.magazine@yahoo.it
Ci voleva una ex contadina di nome #TeresaBellanova per riaprire un settore in cui incapaci e truffaldini l’hanno ridotta a quello che è tuttora un fantasma popolato da cialtroni.
Una classe dirigente vergognosa da cui non è esclusa quella del Mipaaf ha ridotto una eccellenza del Paese a un simulacro in cui si aggirano allevatori che nn sono degni di questo nome che anche in un recente passato hanno snobbato un proprietario del livello di Stronak, o che alle aste del 2019 nn sono riusciti a proporre un puledro da oltre 75.000 Euro.
Incapaci che nn hanno nessuna considerazione del marketing. O trainer che con quattro soldi acquistano alle aste estere vagonate di puledri che fanno il pieno nelle corse nazionali.
Con una programmazione lontana da qualsiasi sistema europeo, con corse fallimentari come Derby e Oaks e Gran Premio di Milano dove corrono brocchi che nn sono im grado di vincere una condizionata a Newmarket. Un sistema in cui la promozione è un vocabolo sconosciuto. Con ippodromi che vivono dei contributi di Stato e a cui nn importa nulla se c’è il pubblico o meno che per fare cassa come San Siro, ci fanno i concerti o fallimentari mercatini. Con un ministero che non paga i premi e che fa morire di fame trainer, allevatori e proprietari. Gente che aspetta il proprietario per sopravvivere con le pensioni. NN vado oltre per decenza. un ippica in cui tutti i migliori Da Atzeni, a Marcialis, ai due De Muro, sono andati all’estero.
Ps da questo sistema escludo Merano di Giovanni Martone, naturalmente inviso dai cialtroni
E poi dopo che la Bellanova ha garantito la ripresa delle corse hanno fatto una inutile manifestazione nazionale.
Ps, nn importerà a nessuno, ma in ippodromo nn ci metto più piede
Il cavaliere azzurro in grande spolvero, come tutto il movimento equestre, ha dovuto interrompere l’attività in un momento di successi, ma pronto a riprendere un cammino già ricco di soddisfazioni.
Il Capo Aviere scelto, classe 1976, Emilio Bicocchi, nel 2016 varca il gradino più alto del podio ad Arezzo del Campionato Italiano salto ostacoli insieme al suo compagno Sassicaia Ares, già vincitore del titolo nel 2009 con Kapitol d’Argonne e nel 2005 in sella a Landrù. Tre volte campione italiano assoluto.
Inizia a montare a cavallo a 6 anni ma è con Ugolino che a 10 calpesta i primi campi gara nazionali mentre è Inedito del Terriccio il cavallo che lo accompagna a 13 anni al primo concorso internazionale a Vichi.
Con l’arrivo di Kapitol d’Argonne il gioco comincia a farsi serio, vanta la partecipazione a due campionati del mondo, ad Aquisgrana nel 2006 e a Lexington nel 2010, e un Gran Premio allo CSI cinque stelle di Madrid nel 2010. Un grande cavallo sotto la sella di un sempre più grande Emilio.
Sassicaia Ares, cavallo dal grande temperamento, ed Emilio Bicocchi, consolidano un rapporto simbiotico che li porterà a ottenere risultati straordinari, come la prestazione nel Grand Prix di Spruce Meadows, evento conclusivo del CSIO5* di Calgary, in Canada dove Emilio sfiora il podio. Diventa uno dei cavalieri di riferimento della compagine italiana.
Gentile e attento al bene fisico e psicologico dei suoi cavalli, Emilio intravede nella giovane figlia di Verdi, Evita SGZ, una cavalla con caratteristiche tali da meritare la sua attenzione. E infatti il fiuto non si era ingannato. Sotto la sua guida la trasforma in un’atleta veloce, attenta e collaborativa.
Se montare a cavallo è alla portata di molti creare un’intesa è già di per se una vittoria. Il neo binomio partecipa alle più prestigiose competizioni di coppa delle nazioni, coppa del mondo, e molto altro. Solo il Covid-19 e il conseguente rinvio di tutte le competizioni sportive ne ha fermato l’entusiasmante ascesa sportiva.
Quando il talento si combina con il lavoro, la pazienza e la sensibilità questi sono i risultati, Emilio Bicocchi un campione di cui andare fieri.
Stiamo vivendo un momento difficile sia dal punto di vista sanitario che emotivo. Siamo costretti a vivere confinati in casa senza poter andare dai nostri cavalli, e loro devono far a meno di noi e delle nostre attenzioni.
Scheda
Nome, regione di provenienza-Toscana, aeronautica militare
Cavallo di punta-Evita Sgz
Cavallo del cuore-Kapitol d’Argonne e Sassicaia Ares
Una curiosità sul tuo cavallo di punta-riconosce il suo Groom, Josef, dalla camminata quando entra in scuderia e lo chiama.
Cinque cavalli di cavalieri stranieri e/o italiani che vorresti montare-Alice, Cloney, Fit For Fun, Cornetto, Ottava meraviglia
Il concorso più bello al quale hai partecipato-Napoli, Piazza del Plebiscito
La gara più importante-Campionati del Mondo
La vittoria più sentita-Madrid 5*
Una gara sfortunata-finale LAS Vegas di questo anno ( non svolta)
قلنا منذ فترة طويلة أننا كنا نرغب في نشر خدماتنا باللغة العربية ، وهي لغة الخيول ، ونعتذر عن الترجمة التي ستكون ناقصة بالتأكيد
.Avevamo detto tempo fa che ci sarebbe piaciuto pubblicare i nostri servizi in arabo, quella che è la lingua dei cavalli.
كان هامبتون رجلاً خليجيًا ولد في عام 1872. كانت والدته ليدي لانغدين قد ركضت دون فوز ، وفي السباق كانت ستكشف عن نفسها من خلال توليد دربي وينر الإنجليزي لموسم 1879 ، السير بيفيز. كانت موجهة إلى اللورد كليفدين ، أحد أفضل أبناء نيومينستر الذين خرجوا على المسار مع المركز الثاني في Epsom Derby وبنجاح مذهل في Doncaster’s St. Leger ، مما أدى إلى مطاردة لا تنسى. على الرغم من هذه الصورة النسبية الممتازة ، لم يكن لدى هامبتون نموذجًا آسرًا ولم تكن الأذواق الأولى في مسيرته المهنية مثيرة: لقد بدأ من السباق إلى البيع وفي أربع سنوات تم توجيهه إلى السباق في العقبات ، وتحقيق المواضع فقط. ولكن من هذه المحاكمات المطاردة بدأ تسلقه الذي سيقوده ليصبح نزيلًا استثنائيًا. في العمل ، أظهر تقدمًا مدهشًا ، حتى أنه كان جاهزًا سراً لكأس Goodwood. في مرحلة سابقة للمراهنين ، على دراية بوظائفه الصباحية المقنعة بشكل متزايد ، راهنوا عليه بـ 40 مقابل واحد ووضعوا رطلًا أيضًا عند 33/1. في الاقتراب من الكلاسيكية ، كان ابن اللورد الراحل قد جمع أنهارًا من المال ، لدرجة أنه أغلق من المفضلة إلى ستة ضد واحد. فاز هامبتون بثلاثة أرباع الطول ضد الأدميرال بينج البالغ من العمر ثلاث سنوات. على الرغم من كل شيء ، لم يكشف ابن شقيق نيومينستر عن نفسه بالكامل – فشلت المحاولات في كأس دونكاستر و Cesarewitch – وفقط في خمس وست سنوات ، اقترح نفسه بطريقة مهمة كمقيم. في عام 1877 فاز بثمانية سباقات من بين عشرة سباقات ، وكلها تحمل وزنًا كبيرًا وتكرر النجاح في كأس Goodwood Cup ، وفي عام 1878 وجد خصمًا قيمًا في Verneuil. ساد هامبتون في كأس إبسوم الذهبي ، وحصل المنافس على أفضل أسكوت على ميلين من الكأس الذهبية. كان أحد أجمل العروض لابن اللورد كليفدين عندما أنهى المركز الرابع في كامبردجشاير: حمل وزنًا أعلى يبلغ 57 كيلوغرامًا ودافع عن نفسه بفخر كبير في مجال يضم سبعة وثلاثين منافسًا وعلى مسافة بعيدة عن اللقطات المثالية. بعد نهاية مسيرته في السباق ، تم شراؤها هذا الراحل الكبير الراحل مقابل سبعة آلاف وخمسمائة جينيس من قبل اللورد إليسمير. في مسيرته في الفحل ، ولّد ثلاثة فائزين في دربي وهذا باي رونالد وهو والد باياردو ، مؤلف في مسيرته لجناحين رائعين وسبعة انتصارات متتالية في عامين وستة عشر مطالبة على التوالي في ثلاثة بعد أن عانى من فقدان الشكل لا تضع في ال Guineas و Derby. في السباق اختفى في الحادية عشرة من عمره فقط ولكن كان لديه الوقت لوضع ختم الفصل على أنه مبتكر من فائزين اثنين من التاج الثلاثي وكأس الذهب ، مثلي الصليبي وجينزبورو. من ولد الصليبي غاي غامب ، والدة تيسيان إل غريكو ، الفائز في الختام وسانت ليجر ورفيق دوناتيلو الثاني. من غينزبورو ، يبدأ فرع غير عادي من مسمار ، من خلال متابعيها: ديربي وينر هايبريون ، ثم فحل أساسي ، أب كبير من الأفراس مثل سولاريو وسنغافورة ، الذين قدموا لنا في بستولفي ، خريج لمدة عامين من المعايير Labronical ، أفضل الحصان خمر 1938 على 1500 متر. نجل سنغافورة ، مرتديا ألوان Dormello Olgiata ، فاز بسهولة في باريس ، ضد أفضل المتخصصين من خارج جبال الألب ، في Prix d’Ispahan في يوم انتصار نيركو في Prix de Paris. ابنة باياردو ، مدرسة أثينا ، هي أم سانزيو الإيطالية (1928) ، التي أثبتت نفسها في سباق جراند ميلان وفي الدولية الكبرى لأوستند. هكذا. أكثر من إشارة مثيرة للاهتمام لإيطاليا في قصة العدو البريطاني العظيم في القرن التاسع عشر.
Hampton era un maschio baio nato nel 1872. La madre Lady Langden aveva corso senza vincere e in razza si sarebbe rivelata generando il derbywinner inglese della stagione 1879, Sir Bevys. Fu destinata a Lord Clifden, uno dei migliori figli di Newminster che in pista si era messo in luce con il secondo posto nel Derby di Epsom e con una stupenda affermazione nel St. Leger di Doncaster, a capo di un inseguimento memorabile. Nonostante questo eccellente quadro genealogico, Hampton non aveva un modello accattivante e i primi assaggi della carriera non furono esaltanti: cominciò dalle corse a vendere e a quattro anni fu indirizzato alle corse in ostacoli, conseguendo soltanto dei piazzamenti. Ma fu da queste prove da chaser che iniziò la sua scalata che l’avrebbe portato a diventare un eccezionale stayer. In lavoro aveva mostrato progressi sorprendenti, così che in segreto venne preparato per la Goodwood Cup. In antepost degli scommettitori, al corrente dei suoi lavori mattutini sempre più convincenti, lo avevano puntato a 40 contro uno e messo delle sterline anche a 33/1. Nell’avvicinarsi alla classica quel tardivo figlio di Lord Clifden aveva raccolto fiumi di denaro, tanto che chiuse da favorito a sei contro uno. Hampton vinse di tre quarti di lunghezza nei confronti del tre anni Admiral Byng. Nonostante tutto, il nipote di Newminster non si era ancora rivelato completamente – a vuoto i tentativi nella Coppa di Doncaster e nel Cesarewitch – e soltanto a cinque e sei anni si propose in maniera importante come stayer di livello. Nel 1877 vinse otto delle dieci corse disputate, tutte portando pesi notevoli e bissando il successo nella Goodwood Cup. Nel 1878 trovò un antagonista di valore in Verneuil. Hampton prevalse nella Epsom Gold Cup, il rivale ebbe la meglio ad Ascot sulle due miglia della Coppa d’Oro. Una delle più belle prestazioni del figlio di Lord Clifden fu quando terminò quarto nel Camdridgeshire: portava il top weight di 57 chili e si difese con grande orgoglio in un campo di trentasette concorrenti e su una distanza lontana dal suo metraggio ottimale. Chiusa la carriera agonistica, questo tardivo grande stayer fu acquistato per settemilacinquecento ghinee da Lord Ellesmere. Nella sua carriera da stallone generò tre vincitori di Derby e quel Bay Ronald che è il padre di Bayardo, autore nella sua carriera di due suite strepitose, sette vittorie consecutive a due anni e sedici affermazioni di fila a tre dopo aver accusato un calo di forma non piazzandosi nelle Ghinee e nel Derby. In razza scomparve ad appena undici anni ma facendo in tempo a mettere il sigillo della classe come sire di due vincitori della Triplice Corona e della Gold Cup, Gay Crusader e Gainsborough. Da Gay Crusader nasce Gay Gamp, la madre del tesiano El Greco, vincitore di Chiusura e St. Leger e compagno di Donatello II. Da Gainsborough parte un ramo straordinario dello stud, attraverso i suoi continuatori: il derbywinner Hyperion, poi stallone fondamentale, un grande padre di fattrici come Solario e Singapore, che da noi ha dato in Bistolfi, laureato a due anni del Criterium Labronico, il miglior cavallo dell’annata 1938 sui 1500 metri. Il figlio di Singapore, vestito dei colori della Dormello Olgiata, vinse facilmente a Parigi, contro i migliori specialisti d’oltralpe, nel Prix d’Ispahan il giorno del trionfo di Nearco nel Prix de Paris. Una figlia di Bayardo, Scuola d’Atene, è la madre dell’italiano Sanzio (1928), affermatosi nel Gran Premio di Milano e nel Grande Internazionale di Ostenda. Dunque. più di un interessante richiamo all’Italia in una storia del grande galoppo britannico dell’Ottocento.
Un grazie a Paolo Crespi per la pubblicazione di questo video eccezionale che documenta il parto di una cavalla di purosangue in questo che è uno dei principali allevamenti/stazione di monta italiano.
Mondo purosangue inglese. Ecco alcune proposte di cavalli in vendita o adozione. Il Psi è un cavallo come un altro e come tale è indicato per qualsiasi sport olimpico ma anche per semplici passeggiate. Solo la malafede di alcuni che hanno interesse a importare gli scarti europei, ne preclude un vasto utilizzo che abbasserebbe i costi di acquisto e favorirebbe i proprietari, invece di maneggi e istruttori.
di Sara Ceccacci & Camilla Orlandi
Cari lettori, ad oggi il gruppo “Cavalli da ricollocare” conta oltre 700 membri, cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli iscritti e chi ha apprezzato la nostra iniziativa, di seguito presentiamo i cavalli che potete vedere nel gruppo in cerca di una casa per la vita.
Doping (è un nome ndr) trottatore di 20 anni con un passato da vincente cerca casa come tosaerba e passeggiate leggere in Adozione, domato a sella.
Tambama è una purosangue inglese di 16 anni, alta 1.62 al garrese indole buonissima adatta a tutti, idonea anche come fattrice ed è in vendita.
Indian Summer una purosangue di 4 anni, era stata acquistata per le Quintane, mai corso in ippodromo, cerca casa come cavalla da trekking e lavoro in piano in vendita.
Silentfootsteps purosangue di 10 anni, castrone, struttura attorno all’1.70, cavallo docilissimo e collaborativo in tutto, quasi un cagnolone gigante, cerca casa come cavallo da compagnia e passeggiate tranquille in vendita.
Abbiamo ricevuto già richieste per alcuni di loro, ma in questo momento drammatico non sarà possibile spostare i cavalli per le normative del Ministero in atto, non appena sarà ripristinato l’ordine e l’emergenza sarà risolta tutti i nostri cavalli saranno disponibili per raggiungere le vostre case, potrete scegliere voi il trasporto oppure affidarvi ai nostri trasportatori di fiducia!
Nell’immagine di apertura Crapom Vincitore di Arc (a sx) e Braque.
Nelle immagini una sequenza di campioni da una stessa linea maschile. In alto a sx Ortello. Accanto a dx in alto Antonio Canale. Sotto Braque. In basso Marco Visconti.
Gli anni Venti del Novecento, fondamentali per lo sviluppo del galoppo italiano. Una lunga storia di grandi uomini ma soprattutto di grandi cavalli nell’epoca d’oro del galoppo italiano.
Di Paolo Allegri
Tra il 1920 e il 1930 il galoppo italiano ha vissuto un periodo effervescente, dove attraverso impegno, entusiasmo e ambizione si pongono le basi di un incremento ippico. In un clima di antagonismo illuminato – gli anni felici della Razza Oldaniga, dei fratelli Guzzi, della Scuderia Cella e ancora la Razza Padana, la Razza di Besnate, De Montel, Tesio, Fiamingo, negli anni Venti del Novecento il nostro turf pose le basi per i futuri successi.
Nel foulard riprodotto qui sotto le principali scuderie dell’epoca
E’ del 1920 l’acquisto da parte di Tesio, di Chuette, la madre di Cranach e di Cavaliere d’Arpino. Ed è in quell’anno che viene inaugurato l’ippodromo di San Siro, il nuovo ippodromo ideato da Mario Locatelli e disegnato da Vietti Violi che sintetizzava nel suo ampio respiro, nella grandiosità dei tracciati, delle diritture, delle monumentali tribune, tutta l’ambizione del nostro galoppo di virare verso una prospettiva internazionale.
Ormai i grandi proprietari vedevano a portata di mano la possibilità di andare a vincere all’estero. Parte così da Milano il decennio d’oro dell’Italia che galoppa, illustrato da Apelle e da Ortello, attorniati da soggetti di altissimo valore quali appunto Cranach e Cavaliere d’Arpino e due femmine che nel 1928 daranno vita a duelli rimasti nell’immaginario, Delleana e Erba, la prima che oggi si direbbe front runner e la seconda dallo spunto micidiale piazzato dopo corsa all’attesa.
Apelle fu il primo cavallo italiano di valore assolutamente mondiale: tredici corse, otto vittorie, quattro piazzamenti, in meraviglioso sauro che stabilì un record rimasto a lungo insuperato, i 3000 metri del Gran Premio di Milano galoppati in 3’11” e 3/5. La madre di Apelle, Angelina, era stata acquistata nel 1921 da Tesio e, nel ’23, diede nel futuro laureato del Milano il miglior figlio di Sardanapale.
Ortello fu un grande passista alla Teddy e dopo aver vinto il Chiusura a due anni, fu il dominatore della campagna primaverile del 1929. Dopo aver dimostrato il suo grande valore sui 3000 metri del Milano, si confermò nel St. Leger staccando così il biglietto per Parigi dove nell’Arc venne fuori in dirittura respingendo nel finale il tentativo del piccolo Kantar. Alla linea di Ortello, attraverso suo figlio Torbido, appartiene lo scatenato e dispersivo Antonio Canale che dopo essere stato battuto nel Derby del 1948 venne impiegato all’attesa nel Milano. La tattica si rivelò vincente, con il nipote di Ortello dominatore in dirittura per ben otto lunghezze su Murghab e il francese Diamant VII.
Quel fuoco, quell’estrosità in razza Antonio Canale la trasmise a suo figlio Marco Visconti. Un prodotto della Razza Spineta, galoppatore di potenza rara, di magnifica azione ma psichicamente e anche fisicamente delicatissimo. Siamo nella stagione 1965 – vedete amici come ci portano a cavalcare gli anni, i decenni le linee del purosangue – e Marco Visconti nel Derby perde la partenza, resta indietro di cento metri ma recupera con coraggio e finisce terzo. E’il segno di una classe cristallina che l’erede di Antonio Canale esprimerà al meglio a 4 anni vincendo Milano e Jockey Club, le grandi corse di San Siro.
Antonio Canale diede anche un soggetto notevole nel derbywinner Braque, corridore di notevole potenza e con un difetto ad un piede (il piede dell’anteriore sinistro piu’ lungo del destro) che ne limitò la carriera. In campo nella stagione 1957 passò di vittoria in vittoria, dal Parioli al Filiberto, dal Derby e ancora Italia e Milano. Vedete come quel seme di sviluppo di un turf d’alto livello, posto nei primi anni Venti del Novecento abbia dispiegato, oltre agli Dei dell’ippica nazionale, da Nearco a Tenerani da Ribot a Molvedo, una miriade di progetti di corse e campioni, di linee di sangue. Rappresentano la linfa vitale, il pozzo inesauribile di cultura al quale il nostro turf, così come ogni appassionato, ogni ippico autentico, deve attingere per rilanciare ancora il SOGNO di un’ippica italiana dalla vocazione internazionale.
Solo incompetenti e spesso in malafede negano che il cavallo da corsa, purosangue e trottatore possa essere utilizzato nelle competizioni olimpiche e negli altri sport dedicati al cavallo. Ecco l’esempio e uno scritto di Sara Ceccacci e Camilla Orlandi (CG).
Qui sopra: da sx. Luca e Luca con Aguja una cavalla ricondizionata e ricollocata, Only Now, Orbita Azzurra e Dieta Petral
Nelle foto di apertura Sara (a sx) e Camilla
di Sara e Camilla
La storia di Camilla
Buongiorno a tutti i lettori, ci presentiamo: siamo Sara Ceccacci e Camilla Orlandi, due ragazze unite da una passione in comune che nasce in entrambe con una storia analoga. Abbiamo 26 e 25 anni, abitiamo nel Lazio e in Toscana. Ci siamo affacciate nel mondo equestre all’età di 8 anni, per lo più passeggiate. Poi ognuna di noi ha avuto un vissuto distinto, Camilla ha dato una svolta alla sua passione con l’arrivo della sua prima cavalla Orbita Azzurra, una Trotter di 3 anni. Il suo arrivo l’ha trasportata nel mondo ippico per cercare notizie sul suo passato, ed è cosi riuscita ad entrare in contatto con gli allenatori della sua puledra entrando a far parte di una delle migliori scuderie di cavalli da trotto montato. La sua passione è maturata di giorno in giorno fino ad avvicinarsi al mondo del galoppo, del quale oggi fa parte come Amazzone montando in corsa.
La storia di Sara
Invece la mia storia equestre è partita nella monta inglese con la disciplina del completo e dei pony games, ma già da piccolissima ho sempre avuto attrazione verso il cavallo da corsa. Circa sette anni fa comprai la mia prima cavalla, una Anglo araba a fondo inglese in piena attività, ritirata da me dal mondo ippico, uscita lei, entrata io, che inevitabilmente finivo con l’innamorarmi di quei cavalli speciali, in particolare uno, quello che ha fatto scattare in me la voglia di fare qualcosa di concreto per loro. Only Now, purosangue, il cavallo dei miei sogni, un carattere eccezionale, venduto a fine carriera in Sicilia. Feci una promessa a quel cavallo, gli dissi che l’avrei salvato e dopo un viaggio durato 10 mesi l’ho riportato a casa con me. Arrivò zoppo, ma con una luce negli occhi che non dimenticherò mai.
Entrambe negli anni abbiamo cercato sistemazione per i cavalli che ci sono entrati un po’ nel cuore come nel caso di Noble Soul purosangue di 3 anni che Camilla ha sistemato a Roma in una famiglia con due bambine che lo trattano come un fratello, Aguja anche lei una purosangue di 3 anni che ho presentato ad un amico e condividono da tempo una bellissima storia di intesa e collaborazione.
Il gruppo Facebook “Ricollocamento cavalli da corsa”
La nostra unione oggi si concretizza nell’idea di creare un gruppo Facebook dove segnalare e condividere cavalli in cerca di casa, in vendita o adozione, filtrando noi le richieste per assicurarci che vadano a star bene. “Ricollocamento cavalli da corsa” il nome del nostro gruppo è solo l’inizio di mille idee che vorremmo portare a compimento, come quelle di fondare un’associazione atta a rieducare questi cavalli superlativi con l’appoggio di scuderie e volontari, così da poter dare una seconda vita non solo come animali da affezione ma anche come atleti, data l’età e la breve carriera ippica restano cavalli versatili su più discipline e sarebbe un messaggio importante per rilanciare anche il settore ippico sapere che in Italia esiste un canale di redistribuzione legale che pensa al loro benessere, poter dare cavalli avviati, rieducati, trasformerebbe anche l’opinione distorta che esiste nel settore equestre del purosangue ingestibile e non adatto.
La valorizzazione di una razza straordinaria
Si rivalorizzerebbe una razza intera e cesserebbe di essere il cavallo preso perché costa poco che poi finisce nelle mani sbagliate che lo rende ingestibile. Faremo un passo alla volta sperando che questo progetto possa arrivare lontano e suscitare interesse nelle persone così da avere la possibilità di creare questa fondazione per aiutare cavalli e umani ad incontrarsi per vincere la corsa più importante insieme!