Scandalo pagamento premi🏇L’Interpellanza dell’Onorevole Chiara Gadda di Italia Viva: pagare subito.

Ippica | Gadda (IV): “Ritardi e mancati pagamenti dei premi da parte del Mipaaf rischiano di far precipitare il settore e compromettere la reputazione all’estero del nostro Paese”.

“La pandemia ha aggravato le già croniche difficoltà del settore ippico: i costanti ritardi registrati nel pagamento dei premi al traguardo in favore degli operatori ippici nazionali e stranieri da parte del Ministero rischiano di far precipitare il settore e di danneggiare l’immagine del nostro Paese, facendo definitivamente scappare gli operatori stranieri”.
Vengo da un territorio, quello di Varese, ove vi sono allevatori e professionisti leader del settore, e un ippodromo comunale inserito nei luoghi tra i più belli d’Italia. Credo fermamente che questo settore debba essere sostenuto e rilanciato attraverso investimenti mirati e certezza nei pagamenti dovuti dallo Stato, perché questo significa occupazione e indotto. Altrettanto importante è dotare il comparto di una legge quadro, e confido che la proposta di legge a mia prima firma in materia di ippicoltura possa essere approvata alla Camera in prima lettura entro l’autunno.”Con queste parole la deputata Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura, ha annunciato il deposito di una interrogazione in Commissione rivolta al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, in merito alle difficoltà del settore ippico e al cronico ritardo dei pagamenti per gli operatori.

“I pagamenti degli operatori italiani con fattura sono fermi a novembre 2m020 e le liquidazioni degli operatori esteri sono ancora più datate. Dobbiamo evitare che i mancati pagamenti dei premi al traguardo espongano l’Italia al rischio di espulsione dal Comitato internazionale delle Corse di Gruppo, che comporterebbe una sostanziale svalutazione dei purosangue italiani da corsa da noi allevati e una perdita di credibilità rispetto ad investitori esteri. Questo avviene proprio a ridosso della prossima asta che presenterà sul mercato la più significativa produzione di puledri italiani”, prosegue Gadda.
“Non possiamo permetterci di pregiudicare gli investimenti nel nostro Paese da parte di operatori stranieri – con conseguente ulteriore perdita di gettito e di prestigio internazionale – né di vanificare anni di lavoro e sacrifici degli allevatori. Ho chiesto espressamente al ministero di garantire il pronto pagamento dei premi al traguardo dovuti agli operatori nazionali e stranieri e per garantire tempistiche certe anche per il futuro”, conclude.

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Giuseppe L’Abbate riapri gli ippodromi 🐎

Redazione

Ecco il comunicato di Sergio Celin inviato al sottosegretario del Mipaaf per la riapertura degli ippodromi

Gent.mo Sig. Sottosegretario con delega all’Ippica,On. Giuseppe L’Abbate:

<Come portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa, ritengo sia arrivato il momento da parte del Suo Ministero, di ritornare ad aprire gli Ippodromi Italiani e di ridare fiducia, a tutte quelle persone perbene che lavorano nel mondo dell’Ippica,”sacrificando” spesso anche gli affetti personali ed affrontando enormi sacrifici economici, per non trascurare i loro amati Cavalli!Questa tragedia del Covid19, che ha sconvolto l’Italia ed il mondo intero, ha “insegnato” a tutti noi umani, che tutta la nostra arroganza, egoismo e presunta “onnipotenza” di superiorita’ su tutti gli altri esseri viventi del pianeta, ci ha relegato agli “arresti” domiciliari e questa e’ l’occasione migliore che ci viene “offerta”,per cercare di rimediare a tutti i nostri errori; iniziando col rispettare i nostri amici Cavalli,c he ritroviamo ancora una volta accanto a noi e senza paura(nonostante l’essere umano, sia l’unico che ha riempito di violenza la Terra!),che non ci hanno MAI abbandonato al nostro misero “destino”,dalla Preistoria ai giorni nostri, perche’ una nostra carezza li ripaga di tutto, dal momento che i sentimenti di generosita’ e di altruismo,ormai albergano solo nel cuore dei Cavalli!Gent.mo On. L’Abbate, capisco che sta affrontando a Roma,il compito piu’ difficile di tutta la Sua carriera politica, cercare di riportare l’Ippica, al ruolo che da sempre occupava di diritto nella societa’, perche’ e’ un’ attivita’ agonistica appassionante per i giocatori, che mette a confronto diretto i vari interpreti!Il rilancio dell’Ippica non puo’ prescindere dal Cavallo, il principale ed INSOSTITUIBILE degli interpreti(es.:al posto di un guidatore, di un fantino o di un allenatore, ne arriva subito un’altro, ma se viene a mancare il Cavallo…?),bisogna valorizzarlo al di sopra di ogni altra cosa e soprattutto RISPETTARLO!!Ora il Suo Ministero non puo’ permettersi di sbagliare,questa e’ l’ultima occasione concessa al mondo Ippico per “risorgere”,mi auguro che non dia particolare ascolto ai tanti “fenomeni” da tastiera, oppure ai tanti burocrati o “passacarte” che la circondano al Ministero; al contrario ascolti di piu’ invece, i consigli di coloro che vivono da sempre l’Ippica,365 giorni all’anno h24,c he prima del proprio tornaconto personale(anche se e’ pienamente legittimo, dal momento che un imprenditore non e’ la “Caritas”…),antepongono l’amore genuino e sincero per i Cavalli e per l’Ippica quella “SANA”, (non me ne vogliano gli altri)posso citarLe alcuni nomi:la famiglia di Anita e Milva Carelli, proprietarie dell’Ippodromo Paolo VI di Taranto; la famiglia dei fratelli D’Angelo gestori di Agnano e dell’allevamento dei GAR; la famiglia dell’Ing. Maurizio Biasuzzi di Treviso, proprietari di uno degli allevamenti al trotto tra i piu’ prestigiosi in Europa; la famiglia Fraccari di Verona, proprietari dell’allevamento la Gardesana; il team della famiglia Botti nel galoppo; l’Associazione “Horse Angels” la cui presidente Dott.ssa Roberta Ravello, e’ una profonda conoscitrice dei Cavalli ed esperta nella lotta al doping; ecc. Infine ricordi sempre una cosa:dove domina l’egoismo, fare del bene ai Cavalli e non solo, e’ visto come un capriccio od una stranezza, quando va bene, ma non deve preoccuparsene e proseguire per la Sua strada>.
Nel ringraziarLa per l’attenzione che mi ha dedicato ed in attesa di una lieta conferma, l’occasione mi e’ gradita per inviarLe i miei piu’ distinti saluti e sinceri auguri per il Suo lavoro.Sempre W i CAVALLI ❤!!
In fede:Celin Sergio Via San Marco,29635129 PadovaCell.:3896530339

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A Schiavolin quel che è di Schiavolin.

Riportiamo il comunicato stampa di #Snaitech in merito al rinvio del Concorso ippico di luglio All’Ippodromo di San Siro

MILANO SAN SIRO JUMPING CUP’. RINVIATA ALL’ESTATE 2021

Sono da sempre molto scettico e spesso contrario alle scelte di #Snaitech e del suo ad dottor #Schiavolin che in questi anni nn sono stati in grado di valorizzare il grande patrimonio architettonico e sportivo voluto dalla grande borghesia milanese. Questo nn mi esime dal riconoscere l’importanza dell’iniziativa di luglio in cui si proponeva la realizzazione di un concorso ippico internazionale nell’area Dell ippodromo che ho personalmente da anni proposto anche in occasione di #MilanoHorseShow del 2012. È stato un peccato che a causa del CORONAVIRUS nn si sia potuta realizzare.

L’emergenza Covid-19 allinea lo show internazionale di Salto Ostacoli, in programma negli impianti ippici di Milano San Siro dal 2 al 5 luglio 2020, all’agenda degli eventi sportivi rinviati in tutto il mondo per il coronavirus. Snaitech, organizzatrice del concorso di equitazione, rinnova l’impegno per l’estate 2021.

Milano, 28 aprile 2020 – La gravissima situazione determinata dall’emergenza  Covid-19 nel nostro Paese – e in particolare, purtroppo, nella regione lombarda  –  e le conseguenti, necessarie misure per il contenimento del contagio decise e applicate dal governo e dai Paesi europei, hanno portato ad un fisiologico stop delle diverse competizioni sportive, con la conseguente cancellazione dai calendari internazionali di decine di eventi.

Snaitech, organizzatore unico della «Milano San Siro Jumping Cup» Csi 3*/1*  lo show internazionale di Salto Ostacoli in programma negli impianti ippici di Milano San Siro dal 2 al 5 luglio 2020 – ha dovuto prendere una decisione dolorosa quanto inevitabile, rimandando l’appuntamento con la grande equitazione all’estate 2021. E lo ha fatto allineandosi responsabilmente alle necessità del momento nella città di Milano. Il comitato organizzatore ha già comunicato alle istituzioni sportive di riferimento, nazionali e internazionali l’inevitabile decisione di rinunciare all’evento.

L’impegno di Snaitech nel colmare il vuoto storico della città di Milano nell’ambito dei grandi circuiti dell’equitazione resta comunque intatto. E, anzi, nonostante il rinvio alla prossima estate, la squadra Snaitech lavorerà ancor più duramente per dare vita ad un evento che dovrà essere –  questo è l’augurio –  testimone e testimonianza della rinascita della quotidianità, dello sport e di quei valori universalmente riconosciuti alla città.  Resta intatta l’ambizione  di guadagnare un posto di rilievo nei grandi appuntamenti dell’equitazione internazionale, consci di quanto sia importante l’evento sportivo nell’ottica della condivisione sociale. A maggior ragione dopo essere stati al centro di accadimenti così drammatici.

L’ad di Snaitech Fabio Schiavolin ha confermato questo impegno per l’estate del 2021, in data da definire seguendo il calendario dei grandi eventi internazionali: «Quando abbiamo presentato la ‘Milano San Siro Jumping Cup lo scorso novembre, l’abbiamo definita una ‘Grande avventura equestre’, nell’augurio di regalare alla città di Milano un evento che potesse essere punto di riferimento dell’equitazione ma anche dell’intrattenimento e della socializzazione. Ora – prosegue Schiavolin – siamo costretti a spostare il nostro sogno di sport un po’ più in là e, certamente, rinnoviamo l’impegno di fare qualcosa per la città e con la città già la prossima estate, anche se in questo momento testa e cuore sono rivolti a tutti coloro che a causa di questo flagello stanno soffrendo qui a Milano, in Italia e nel resto del mondo. Speriamo di tornare presto alla vita così come la conosciamo».

Equitazione. Storia di una passione: cronaca di una coppa delle nazioni. (parte prima e seconda)

Questa l’esplosione di gioia dopo l’ultimo salto di Antonio Alfonso ultimo percorso dei due giri di coppa, percorso netto. Duccio abbraccia il papà di Filippo Bologni.

Nella foto l’esplosione di gioia del team vincitore. A sx Duccio Bartalucci capo spedizione.

Nelle foto qui sopra. A sx la proprietaria del cavallo, Roberta Zaganelli. Al centro in alto CONQUESTADOR e Antonio Garofano. A dx una fattrice con redo di Roberta Zaganelli.

Un racconto unico, la storia di un cavallo, e di un concorsi ippico internazionale vinto nelle parole della sua appassionata proprietaria.

di Roberta Zaganelli

Di quando ha inizio l’avventura.

Una gara di Coppa delle nazioni da dietro le quinte sono un’esperienza senza eguali nel mondo dell’equitazione, ma io che sono una proprietaria di cavalli la soffro ancora di più. La preparazione sportiva parte molto tempo prima, all’inizio della stagione agonistica cominciando con un severissimo vet check una gestione alimentare equilibrata, un programma atletico ben studiato, esercizi in campo, consigli, confronti e conforti. I proprietari invece, insieme ai supporter le mogli i parenti e affini di tutti i componenti della squadra, attivano immediatamente il tam tam delle operazioni di routine: spunta calendario iscritti, pillole di serotonina, esercizi mentali sopravvivenza grande evento, scongiuri di rito, richiesta di interventi soprannaturali, formule magiche, superstizioni e scaramanzie.

Il giorno della partenza del van, insieme al portellone si chiude un capitolo importante, l’immenso lavoro per quei 90 secondi di gara, e quando cavallo e cavaliere partono per il concorso, I supporter tessono una ricca trama di relazioni ai quali viene affidato il fragile compito di supporto dei supporter stessi: pensatemi, mandate influssi positivi, guardate lo streaming, non ditelo a quello, quell’altro deve fare le stesse cose dell’altra volta e così via con le indicazioni di massima. Last but not least chat collettiva al fine di minimizzare le perdite di tempo, perchè si sa in gara il tempo è prezioso.

Il giorno della gara ha inizio con quell’insolito silenzio misto a nausea per ansia da prestazione. Sveglia traumatica, adrenalina in circolo, abbigliamento rigorosamente appropriato. Eh si i vestiti hanno un’importanza direttamente proporzionale all’entità del concorso. Maglietta fortunata, braccialetti scaccia malocchio, scarpe da letame-campo prova-pioggia-fango e scaramanzie.

La preparazione di noi proprietari e accompagnatori si svolge con il mantra della filosofia decoubertiana, siamo qui per partecipare, non per vincere. Non ci dobbiamo creare aspettative. Sarà quel che sarà…certo che…però…

Nel frattempo in scuderia i riti sono più o meno gli stessi, ovviamente con una attenzione maggiore perché è decisamente più accurato l’impegno del binomio, ogni piccolo errore può compromettere la gara. Preparare il cavallo invece è tutta un’altra storia, il quale a suon di coccole passa il vaglio di vari controlli, verifica gambe, garretti, piedi, massaggio schiena, pulizia e lucidatura pelo, intrecciatura criniera. Conquestador è un cavallo molto dolce ed educato, ama i grattini in testa ed è ghiotto dii brownies. 30 minuti prima di ogni gara ne mangia due mentre subito dopo Antonio allunga degli zuccherini. Perché Antonio, ama Conquestador e lo tratta come fosse un gioiello di famiglia, di una famiglia molto allargata, la ‘big’ family composta da me, la vera proprietaria di mia figlia Elena, la sorella Carlotta, la moglie di Antonio Sonia, l’amichetto di Conqui (groom) e naturalmente la sua metà, Antonio Maria Garofalo.

Lucidato. testiera, sella paratendini, testiera si scartano come fossero reliquie le dotazioni della FISE per le gare di Coppa delle Nazioni il sottosella e cuffietta. Non parliamo della tanto sospirata giacca rossa di Antonio con il tricolore nel colletto. Si signori oggi si combatte per il tricolore! E noi siamo fieri ed anche tanto emozionati.

Calpestare campi prestigiosi degli CSIO 5 stelle e poter ammirare un parco ostacoli che non ha eguali, non è appannaggio di molti, averci un cavallo che ci gareggia ancora meno. Mi ritengo fortunata di aver un elicottero chiamato Conquestador, un concentrato di forza e propulsione. Nato da Nabab de Reve e Melissa (da Farmer) ne eredita quella impulsività tipica dei cavalli di talento. Di difficile gestione ha bisogno di un cavaliere pacato e dai modi gentili. Testardo suscettibile ma con un cuore grande ripaga la sua incontenibile esuberanza con la generosità durante lo svolgimento di percorsi complessi che richiedono grandi sforzi.

La ricognizione del percorso per noi accompagnatori invece finisce sempre con gli stessi commenti: è un giro immenso, da qui non se ne esce vivi, legna per questo inverno, no vabbè ma il “4” lo hai visto? Perché il centrale della doppia? la rivieraaaa!

Il campo prova è la penultima dolorosa prova che si affronta. Concentrati e orgogliosi accompagniamo i nostri guerrieri al fronte, e si perché di guerra trattasi miei cari. Dal campo prova la postazione spesso è la seguente: alcuni sbirciano nascosti dietro gli alberi, altri rimangono in attesa in un limbo separato, io assisto e divulgo i dispacci ai turni con Sonia: ha appena iniziato! No sta ancora lavorando in piano… sta cominciando a saltare! Non sai…sta su un oxer che è una casa, Conqui si cappotta, non puoi capire come salta…sta al passo…l’ultimo verticale…aiutoooo.

Garofalo to the gate. Panico.

Chi non appartiene al mondo dei cavalli non può rendersi conto della sofferenza che si prova e l’adrenalina che si produce quando si guarda il percorso dal “kiss and cry”, e nemmeno può immaginare che il percorso oltre al cavaliere lo saltano anche gli accompagnatori. E chi non ha il coraggio di guardare, viene avvolto da un silenzio sempre più assordante. Ogni minimo errore può compromettere il duro lavoro di mesi e anche quello della squadra, dove niente viene lasciato al caso. Si soffre e si gioisce insieme perché anche se l’equitazione non è un gioco di squadra in realtà si avvale di una squadra grandissima.

Antonio Maria Garofalo Conquestador Filippo Bologni Quilazio Antonio Alfonso Donanso  Emanuele Camilli Jakko i quattro principi delle Asturie agli ordini del capo equipe Duccio Bartalucci hanno tutti contribuito alla vittoria della storica Coppa delle nazioni di Gijon in Spagna. Un anno di lavoro per quei maledetti pochi secondi per poi salire sul gradino più alto del podio.

Qualcuno mi ha chiesto più volte se io ero a conoscenza delle caratteristiche di Conquestador che per me è come un figlio, e io non ho mai avuto dubbi. Una mamma lo sa e non può sbagliare!

 

A Legnano, il giorno del Palio. Una grande rievocazione storica di cui è protagonista il cavallo (vedi anche video).

di V.B. – Ippocampo Riding Club (Cislago-Varese)

2 Giugno 2019. Palio di Legnano.

 

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Secondo una leggenda  riportata per la prima volta dal cronista trecentesco Galvano Fiamma, che scriveva 150 anni dopo la battaglia di Legnano, la Compagnia della Morte doveva il suo nome al giuramento che fecero i suoi componenti, che prevedeva la lotta fino all’ultimo respiro senza mai abbassare le armi. Secondo Galvano Fiamma la Compagnia della Morte difese fino allo stremo il Carroccio per poi effettuare, nelle fasi finali della battaglia di Legnano, una carica contro l’esercito imperiale liberando la città dalla tirannia di Federico Barbarossa. Ogni anno durante il Palio di Legnano, il momento clou della rappresentazione sono gli onori al Carroccio, con la levade di Alberto da Giussano e la riproduzione della carica in cui conduce 20 stalloni in file schierate al galoppo sulla pista

Finalmente possiamo raccontare di un valoroso Alberto da Giussano, interpretato dal Monzese Vismara  Federico che, domenica durante la sfilata in Legnano ha dimostrato vero spirito cavalleresco. Un guerriero che è andato in soccorso di uno dei  cavalieri, privandosi di una redine per mettere in sicurezza la sfilata, e che ha continuato gli onori in levade privato ausilio.

Possiamo raccontare di un condottiero che ha coinvolto il popolo legnanese con il suo carisma invocando il motto  “Per Legnano, per la Croce! ” in onore della città. Un uomo, che ha glissato gli onori al Comune per rispetto alla difficile situazione politica, che si è soffermato in  reverenza alla postazione della croce rossa, che ha eticamente ringraziato il suo cavallo con una carezza dopo ogni levade.

Quest’anno il nuovo Alberto da Giussano ha veramente dato il meglio di sé, portando sempre  la spada al cuore durante il giro d’onore nel campo Mari, che ha condotto una carica definita da più testate giornalistiche “da brivido”, con una prestanza fisica degna di un attore.

Gian Marco Centinaio informati. Così il cavallo aiuta che è affetto da autismo

In un video di #GabriellaIncisdiCamerana una grande dimostrazione dei benefici che apporta il rapporto con il cavallo anche bambini affetti da autismo.

https://youtu.be/cHKYoQUmz2o

Ippodromo del Mediterraneo in festa: è il tempo della fragola di Cassibile.

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Nella foto, veduta delle tribune

Redazione JJcdiH

L’ippodromo del Mediterraneo in quella Sicilia così amata da quell’europeista convinto che è stato Federico II, mette in scena una festa tuta dedicata a un frutto prelibato come la fragola per la gioia di grandi e piccini.

La prelibata fragola di Cassibile sarà al centro di una ricca e suggestiva “Festa” a lei dedicata all’interno dell’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, il  27 – 28 – 30 aprile e 1 maggio 2019.

La Festa della Fragola, edizione 2019, coniuga lo squisito frutto rosso a tanto divertimento, musica, sport, spettacolo, folklore, artigianato e ai sapori nostrani con una eccellente enogastronomia ospitata in una vasta e accogliente area “food”. La struttura di contrada Maeggio-Spinagallo, ogni anno, per l’occasione, ospita più di 80.000 visitatori. Circa 160 gli stand espositivi, con artigiani, commercianti e produttori che non mancano di promuovere i propri prodotti e la propria attività, provenienti da tutta la Sicilia. Travolgenti, esilaranti e suggestivi gli spettacoli e i vari intrattenimenti proposti al visitatore. Il cabaret protagonista su tutti con Uccio De Santis e il suo spettacolo “Vi presento il mio mudù”, che andrà in scena martedì 30 aprile alle ore 21 e Carmelo Caccamo e Cristiano Di Stefano che allieteranno la serata di sabato 27 aprile. Tutto in una struttura cullata da una splendida cornice verde e da numerosi servizi: viali, parco-giochi per bambini, ampi spazi e bar, ristoranti, pizzerie, hotel con centro benessere, palestra, piscina coperta e un comodo parcheggio interno per circa 2.000 posti auto. Poi il fascino delle corse dei cavalli, sulle piste di un Ippodromo del Mediterraneo che riserva, tra le competizioni di giorno 1 maggio anche il Premio Città di Siracusa – Trofeo ITM, mentre il trotto sarà in pista domenica 28 aprile. La Regina della Festa è, però, la FRAGOLA, quella genuina e di qualità, garantita dal territorio siracusano e presentata in molteplici e succulente proposte culinarie e enogastronomiche. Culmine di delizia la trionfale TORTA ALLA FRAGOLA di ben 600 Kg preparata e offerta al pubblico nel pomeriggio del 1 Maggio. Un’occasione di festa e di turismo. I visitatori della FESTA DELLA FRAGOLA possono infatti beneficiare dell’ottima posizione dell’Ippodromo del Mediterraneo, sito lungo la Strada Spinagallo ad appena 3 Km da Cassibile e dal relativo svincolo autostradale, a soli 15 Km da Siracusa, per accedere a tutti i siti storici, turistici e culturali della Provincia di Siracusa: Siracusa città e gli splendidi monumenti (a 15 km), Necropoli Pantalica (25 Km), Noto e il suo Barocco (15 Km), Oasi di Vendicari (30 Km), Cavagrande del Cassibile (10 Km), i borghi marinari di Marzamemi e Portopalo (33 Km). Di seguito il Programma:

PROGRAMMA FESTA DELLA FRAGOLA 2019

27 – 28 – 30 APRILE & 1 MAGGIO / IPPODROMO DEL MEDITERRANEO di Siracusa

Sabato 27 aprile

ORE 16.00: Apertura: stand e mercatino artigianale / Area Bimbi /area Food

Ore 16.00 PASSEGGIATA A CAVALLO a cura di Agriturismo “Vita è Natura” (TONDINO)

ORE 16.00/20.00: ENDAS FOR DANCE Performance di danze (PALCO CENTRALE)

ORE 21:00: CARMELO CACCAMO E CRISTIANO DI STEFANO (PALCO CENTRALE)

Domenica 28 aprile

ORE 10.00: Apertura: stand e mercatino artigianale / Area Bimbi / Area Food

ORE 10.30: POMPIEROPOLI: DIVENTARE PICCOLO POMPIERE. (INGRESSO)

GARE DI CARROZZE Equitazione Endas (PISTE)

PASSEGGIATA A CAVALLO a cura di Agriturismo “Vita è Natura” (TONDINO)

ANIMAZIONE “Le fragolose” a cura dell’Ass. Ninphea per “Dopo la scuola” (INGRESSO)

ORE 15.00: CORSE AL TROTTO (PISTE)

     2° Top Dog DELLA FRAGOLA Concorso cinofilo (PALCO CENTRALE)

ORE 21.00: ULTIMO STADIO (PALCO CENTRALE)

Martedì 30 aprile.

ORE 16.00: Apertura: stand e mercatino artigianale / Area Bimbi / Area Food

ORE 16.00 PASSEGGIATA A CAVALLO a cura di Agriturismo “Vita è Natura” (TONDINO)

ORE 17.30/20.30: Revolution Talent Show (PALCO CENTRALE)

ORE 21:00: UCCIO DE SANTIS in: “Vi racconto il mio mudù” (PALCO CENTRALE)

Mercoledì 1 Maggio

ORE 10.00: Apertura: stand e mercatino artigianale / Area Bimbi / Area Food

ORE 10.30: STREET BAND – Spettacolo Itinerante

       PASSEGGIATA A CAVALLO a cura di Agriturismo “Vita è Natura” (TONDINO)

     ANIMAZIONE “Le fragolose” a cura dell’Ass. Ninphea per “Dopo la scuola” (INGRESSO)

ORE 15.30: CORSE GALOPPO – “PREMIO CITTÀ DI SIRACUSA” (PISTE)

ORE 16.00: TARANTE, TARANTELLE E TAMMURIATE – Danze del Sud – Spettacolo Itinerante

ORE 18.30: DISTRIBUZIONE MAXI TORTA ALLE FRAGOLE (PALCO CENTRALE)

Tanto era solo un animale! IL PONTE TRA LA VITA E L’ALDILA. ANCHE LUI HA PASSATO QUEL PONTE…

di #GabriellaIncisadiCamerana

di Gabriella Incisa di Camerana.

Il processo di elaborazione del lutto dopo l’esperienza totalizzante dell’amore per il proprio animale.

« Tanto era solo un animale, ne prenderai presto un altro » è il ritornello che molte volte ci viene ripetuto come un mantra di consolazione. Invece l’elaborazione di un lutto vale anche per chi, in silenzio, ha saputo comunicare un affetto incondizionato, una dedizione costante e un amore che va ben al di là della specie.

Quando le porte di quel mondo parallelo in cui vige sincerità, lealtà e fedeltà si aprono grazie alla vicinanza dei nostri animali, il paragone con il quotidiano e la realtà umana ispirano considerazioni e giudizi che non lasciano spazio a ripensamenti.

Sono presenze costanti per le quali sei disposto a fare sacrifici e rinunce, a cedere il passo, a chiedere scusa, a dare il tuo tempo e molti tuoi spazi, ma ne vale sempre la pena.

E poi, un giorno, ritrovi in fondo a quel cassetto, in un armadio in cantina o nel cartone che sta in quella scansia lassù in alto, in scuderia, quel giochino a sonagli, la pallina, il guinzaglio e la capezzina che, nonostante la muffa, sa ancora di « Lui ».

Anche se lo sai dal primo giorno che il tempo di un animale da compagnia non è uguale a quello umano, ma che il suo « anno » è accelerato di tre, cinque o anche sette volte, come se vivesse sul pianeta Mercurio, il momento di quell’ultima carezza è sempre difficile, doloroso e devastante.

Quel box vuoto, quella passeggiata in solitaria e quella ciotola senza più cibo sono difficili da accettare nel ricordo di quell’amico sincero che non c’è più.

Perché sono ben più di un cane, di un gatto o di un cavallo: sono compagni di vita! Sono quelli a cui racconti, sapendo che non sarai giudicato né rimproverato, il brutto voto a scuola, la prima cotta, la speranza di cambiare lavoro e anche la fine di un’amore che ti riporta a lui, l’amico fedele che ti aspetta a casa, sempre.

E quel galoppo sul prato, quell’ultimo salto e quello zuccherino che tieni in fondo alla tasca diventano « ultimi » mentre la sella si copre di polvere e ricordi. E ti sembra impossibile, perché solo fino a ieri « Lui » era lì. Fino all’utimo momento ha tenuto i suoi grandi occhi profondi nei tuoi quando gli hai detto: « Ti prego, non te ne andare! Non lasciarmi qui, da sola, senza di te… »

Perché, anche se la vita continua e va avanti con altri animali che incrociano il nostro cammino, ciascuno di loro resta il solo, unico e insostituibile. Ognuno è un individuo ben distinto e non solo per carattere, attitudini o performance sportive ma perché occupa quel pezzetto del nostro cuore che appartiene solo a « Lui » e non può essere di nessun altro.

Appuntamento con #PiazzadiSiena 1. PIAZZA DI SIENA E GALOPPATOIO: UN’INTERA SETTIMANA DI GRANDE EQUITAZIONE.

Redazione


Photo Lorenzo De Luca e Halifax vh Kluizebos © CSIO Roma/Mario Grassia

Fine maggio nel calendario dell’elite mondiale dei cavalieri e in quello dei grandi eventi dello sport a Roma ha un unico, inequivocabile, significato: l’appuntamento con ‘Piazza di Siena‘.

Quella che andrà in scena quest’anno a Villa Borghese, tra la storica ellisse tornata verde e il riqualificato spazio del Galoppatoio, sarà un’edizione novità perché il palinsesto, normalmente previsto su quattro giornate, si amplia sino alla copertura completa della settimana.

Da lunedì 20 maggio – data in cui in serata si parte con il torneo Italia Polo Challenge – a mercoledì 22 maggio, attività e attenzione saranno concentrate esclusivamente al Galoppatoio con polo e gare nazionali e internazionali di salto ostacoli.
L’inedito prologo si prospetta come ideale introduzione e avvicinamento al lungo week end di ‘top sport’.

I due poli di attività saranno attivi in contemporanea, e Piazza di Siena con il suo Concorso Ippico Internazionale Ufficiale (CSIO) tornerà ineguagliabile palcoscenico per i grandi protagonisti del circuito internazionale… leggi tutto

DAL CONCORSO IPPICO UN NUOVO CIPRESSO PER PIAZZA DI SIENA

L’anello di cipressi che circondano Piazza di Siena è nuovamente completo.
Un albero di trent’anni alto dodici metri è arrivato questa mattina all’alba ed è stato impiantato al posto di quello centenario che recentemente era purtroppo caduto sotto il flagello delle forti raffiche di vento che hanno fatto strage di alberi a Villa Borghese.


Photo © Equi-Equipe

L’intervento è messo in atto dal CONI che con la Federazione Italiana Sport Equestri – quest’ultima designata da Roma Capitale come ‘assegnataria in adozione’  della storica ellisse romana – dal 2017 organizza in partnership l’evento che con l’edizione 2019 festeggia il novantesimo anno di vita a Piazza di Siena (1929-2019).
Il cipresso proviene dallo stesso vivaio che ha fornito i quattro che sono stati piantati otto anni orsono nella parte dell’ellisse limitrofa a Via Canonica ed ha le stesse caratteristiche.
Il Presidente della FISE Marco Di Paola e l’Event Director Diego Nepi hanno assistito alle fasi conclusive del lavoro curato da una squadra di specialisti impegnata per oltre cinque ore di lavoro… leggi tutto

NOVE SQUADRE PER LA COPPA DELLE NAZIONI

Saranno nove le squadre che prenderanno parte alla Coppa delle Nazioni del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma – Master d’Inzeo edizione 2019. Alle formazioni ufficiali si aggiungeranno altre nazioni rappresentate da binomi ai vertici del ranking mondiale.

Lo ha reso noto oggi il Presidente della FISE Marco Di Paola nel corso di un sopralluogo effettuato a Piazza di Siena.

“Siamo felici di annunciare che quello di quest’anno sarà un concorso di grandissimo spessore tecnico – ha dichiarato – e che per la Coppa delle Nazioni che avrà un montepremi di 250 mila euro, saranno in gara FranciaGermaniaIrlandaIsraeleOlandaSpagnaSveziaSvizzera e, ovviamente, Italia. Lo CSIO, in calendario da giovedì 23 a domenica 26 maggio, articolato in 11 categorie con un montepremi complessivo di 900 mila euro, sarà il momento conclusivo di un programma di gare ed eventi che inizierà a Villa Borghese già lunedì 20 maggio”.


Photo © Simone Ferraro/CONI
APERTA LA BIGLIETTERIA

Come lo scorso anno il concorso ippico avrà a Villa Borghese due diverse sedi di gara: l’ovale di Piazza di Siena, più che mai affascinante con il suo terreno erboso, e il Galoppatoio dove saranno disputate alcune delle gare che fanno parte del programma internazionale e la maggior parte delle gare del programma nazionale.


Photo © Simone Ferraro/CONI

Entrambe le aree avranno accesso libero, consentendo agli appassionati di poter seguire gratuitamente le gare: al Galoppatoio dalle tribune predisposte a bordo campo e a Piazza di Siena dai gradoni dell’ovale e dal prato della Casina Raffaello.
In linea con il precedente progetto, anche per l’edizione 2019 di Piazza di Siena avrà un impatto minimo delle strutture costruite attorno al campo con due basse Tribune coperte posizionate sui lati lunghi dell’ellisse sotto alle omonime Casine, la Partner Lounge Tribuna Orologio riservata ai Partner, e la Corporate Lounge Tribuna Raffaello che, oltre all’area dedicata ai cavalieri e ai proprietari, include un’ampia area con tavoli in vendita. –info e prenotazioni: corporate@piazzadisiena.it
Una terza tribuna, la Tribuna Fratelli d’Inzeo, scoperta e con posti in vendita, è invece posizionata nel lato corto dell’ellisse opposta all’ingresso del campo di gara. Per accedere a questa tribuna i biglietti possono essere fin da ora acquistati on line sul sito di TicketOne – clicca qui per accedere alla biglietteria online

1929-2019: UNA STORIA INIZIATA NOVANT’ANNI ORSONO

E’ una data che ha un suo bel ‘perché’ quella di quest’anno per Piazza di Siena. Si festeggiano infatti i novant’annida quando il concorso ippico ha trovato la sua stabile sede in quella ellisse che, gioiello di architettura del paesaggio, attraverso la storia dello CSIO è diventata una delle cartoline più note di Villa Borghese nel mondo.

Non tutti infatti sanno che, nonostante i cavalli e cavalieri avessero già saltato in Piazza di Siena con esordio nel 1922, quando il concorso nel 1926 è stato inserito dalla Federazione Equestre Internazionale nell’agenda internazionale ed è iniziata la sua numerazione ufficiale, l’organizzazione dell’evento a Villa Borghese… leggi tutto

Photo Giulio Borsarelli su Crispa © Archivio Equi-Equipe

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#Snaitech presenta #LeonardoHorseProject. Peccato che si siano dimenticati del 150mo anniversario della nascita di #FedericoTesio.

Una selezione di artisti internazionali rende omaggio al #CavallodiLeonardo, protagonista della #MilanoDesignWeek2019. Dimenticando Federico Tesio nel 150° anniversario della nascita di colui che ha rivoluzionato l’ippica mondiale.

Ulteriore precisazione al cs di Snaitech. l’arrivo a Milano del Cavallo di Leonardo fu reso possibile grazie all’allora assessore alla cultura Philippe Daverio

Riportiamo il comunicato stampa di #Snaitech

Milano, 14 febbraio 2019 – In occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, la maestosa statua bronzea del #Cavallo di Leonardo custodita all’Ippodromo Snai San Siro è protagonista di un importante progetto di valorizzazione. Snaitech, società proprietaria dell’Ippodromo, celebra la ricorrenza con la realizzazione di riproduzioni in scala dell’opera, coinvolgendo importanti artisti italiani e internazionali a immaginare e a creare i Cavalli d’Artista che saranno prima accolti all’Ippodromo e successivamente esposti in luoghi della città di Milano legati al genio toscano.

Leonardo Horse Project, che prenderà il via il 10 aprile e si concluderà nel mese di novembre, è uno dei progetti scelti ed inseriti all’interno del palinsesto del Comune di Milano per le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo.

“Questo progetto – spiega Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech ha una duplice e importante valenza: da un lato valorizzare lo straordinario monumento equestre che abbiamo l’onore di custodire, portandone le copie in luoghi simbolo della città attraverso i Cavalli d’Artista, dall’altro a partire dalla settimana del design aprire l’area dell’Ippodromo ai milanesi proponendola come nuova location per l’intrattenimento e come centro di aggregazione per tutta la cittadinanza. Il Leonardo Horse Project non è un’iniziativa isolata, ma un importante passo del percorso avviato tre anni fa, quando abbiamo iniziato a lavorare al rilancio dell’Ippodromo Snai San Siro, dichiarato Monumento di interesse Nazionale. Da allora abbiamo fatto molta strada: attraverso concerti, eventi e iniziative dedicate ai cittadini di ogni età siamo riusciti a portare all’ippodromo oltre 500.000 visitatori e oltre 2.000 bambini delle scuole. Quest’anno puntiamo a fare ancora meglio, portando per la prima volta una delle bellezze del nostro Ippodromo in città grazie all’invasione pacifica dei Cavalli d’Artista”.

Leonardo da Vinci fu inventore scienziato, artista dotato di inesauribile curiosità, attratto da tutte le discipline artistiche e osservatore dei fenomeni naturali. L’inesauribile sete di ricerca e indagine nell’affrontare le sfide presentate dalla tecnologia e dai limiti dell’epoca avvicina la figura di Leonardo a quella del designer contemporaneo. È proprio questo particolare talento del genio di Vinci che Snaitech ha voluto omaggiare, celebrando Leonardo come primo designer della storia. A lui si devono infatti non solo opere pittoriche, scultoree e meccaniche, ma anche oggetti d’uso, innovativi e funzionali, in grado di essere motori di cambiamento nella società.

Proprio questa sperimentazione e versatilità hanno guidato le scelte curatoriali di Cristina Morozzi che ha selezionato talenti e artisti provenienti dal mondo del design, dell’arte, della moda e della tecnologia. I contenuti scientifici su Leonardo portano la firma del fisico Massimo Temporelli. A vent’anni dalla sua collocazione a Milano, il Cavallo di Leonardo diventa così fonte di ispirazione per gli artisti chiamati a immaginare e reinterpretare le riproduzioni del Cavallo all’interno di un progetto condiviso.

 

La curatrice Cristina Morozzi presenta così gli artisti al lavoro per rendere omaggio al genio di Leonardo: “Markus Benesch, noto per le sue installazioni policrome e per i suoi decori invasivi di tipo psichedelico; Marcelo Burlon, viandante culturale, commerciante di molti mestieri; Matteo Cibic, progettista eclettico, dalla inesauribile fantasia; Serena Confalonieri, creativa, abile nelle contaminazioni materiche e nell’utilizzare il design con suggestioni prese dal mondo della moda; Simone Crestani, artista del vetro, che soffia personalmente nel suo laboratorio in forme, prese al mondo vegetale e animale; Roberto Fragata, stilista che unisce l’eleganza di forme semplici ad accenni più audaci; Andrea Mancuso, dotato di un approccio narrativo, nutrito da riferimenti storici e di memoria; Vito Nesta, designer e progettista d’interni, abile illustratore di mondi onirici; Daniele Papuli, artifice di manufatti artistici in carta, che modella in forme complesse e spettacolari; Elena Salmistraro, che si distingue per un linguaggio figurativo elaborato e fiabesco; Mario Trimarchi, narratore epico in punta di matita; Marcel Wanders, promotore di una tendenza narrativa, venata da suggestioni di matrice gotica”.

Dall’inaugurazione del progetto – in data 10 aprile – per tutta la Milano Design Week i Cavalli d’Artista saranno esposti all’Ippodromo Snai San Siro nell’area che ospita la statua originale del Cavallo di Leonardo.

In occasione del Grand Opening l’Ippodromo verrà animato fino a tarda notte da un dj set di fama internazionale. Lo stesso giorno, negli spazi dell’ex selleria verrà inaugurata una mostra multimediale realizzata in collaborazione con il Museo della Battaglia di Anghiari sotto la curatela di Gabriele Mazzi, direttore dello spazio museale toscano. Gli studi anatomici sul cavallo, gli schizzi, i disegni e i cartoni preparatori della pittura murale mai realizzata da Leonardo della battaglia di Anghiari saranno il principio di un racconto che toccherà alcuni aspetti della personalità dell’artista e della sua formazione.

ll progetto prevede anche lo sviluppo di un’App con contenuti di realtà aumentata che permetterà al pubblico di inquadrare il Cavallo di Leonardo e i Cavalli collocati in città, attivando contenuti interattivi esclusivi su Leonardo e sugli artisti che hanno personalizzato le riproduzioni in scala dell’opera.

IL CAVALLO DI LEONARDO

Posizionato all’ingresso della Tribuna Secondaria dell’Ippodromo Snai San Siro, con oltre 7 metri di altezza e 10 tonnellate di peso, il Cavallo di Leonardo è una delle più grandi sculture equestri mai realizzate.

La maestosa opera – forgiata interamente in bronzo dall’artista statunitense Nina Akamu nel 1999 – si ispira a un monumento equestre dedicato alla memoria di Francesco Sforza progettato da Leonardo da Vinci tra il 1482 e il 1493. Gli studi e l’interesse nei confronti dell’anatomia del nobile animale, portati avanti da Leonardo già in precedenza, divengono la base su cui sviluppare un’impresa monumentale: realizzare un cavallo quattro volte più grande del naturale in posizione retta, sostenuto solo dalle zampe posteriori. Sfortunatamente Leonardo non riuscì a completare l’opera perché, quando il calco in gesso era finalmente pronto, i francesi invasero la città ed il bronzo destinato alla realizzazione del Cavallo fu utilizzato per costruire cannoni per la difesa di Milano.

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Nel 1977 Charles Dent, un pilota civile statunitense affascinato dalla storia del Cavallo mai compiuto, diede vita alla Leonardo da Vinci’s Horse Foundation che, cinque secoli dopo il progetto originale del maestro, attraverso una raccolta fondi, riuscì a portare l’opera a compimento. Il cavallo così realizzato da Nina Akamu venne donato alla città di Milano ed esposto presso l’Ippodromo Snai San Siro.

Diviso in sette parti, il Cavallo è arrivato nel capoluogo lombardo nell’autunno del 1999 e da allora accoglie i visitatori davanti alla scenografica cornice delle tribune di inizio secolo scorso.