Buckpasser, una formidabile macchina da corsa raccontata per noi da Paolo Allegri (video).

Schermata 2020-05-08 alle 16.36.34.pngUna nuova puntata delle storie dei grandi cavalli. Ecco il bellissimo Buckpasser.

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di Paolo Allegri

La stagione 1965 del galoppo americano, nel circuito dei due anni, rivelò un puledro di bellissimo modello, Buckpasser. Figlio di Tom Fool, un vincitore di handicaps con pesi proibitivi, e di Busanda, una cavalla della linea di La Troienne, madre base dello stud statunitense, tra l’estate e l’autunno questo baio dal collo lungo e sottile, una bella spalla e un posteriore altissimo, disputò 10 corse, vincendone otto. Buckpasser in quella carriera giovanile scese in pista nelle canoniche prove di selezione del galoppo americano. In luglio vinse le Tremont Stakes, la prova da cui sono passati assi come Man O’War e Alydar. Quindi si confermò nelle Sapling, la corsa che rivelò Hail To Reason e confermò le ambizioni di Alydar. In agosto il portacolori di Phipps proseguì in questa splendida carriera dei due anni affermandosi nelle Hopefull, nel cui albo d’oro figurano fuoriclasse del calibro di Man O’War, Native Dancer, Secretariat e Affirmed. In settembre altro successo nell’Arlington Washington Futurity seguito dal secondo posto nelle Futurity. Chiusura di un’intensa stagione a due anni con il ritorno alla vittoria nelle qualificanti Champagne, la prova di gruppo che legittimò le ambizioni di Seattle Sew, un vincitore della Triplice Corona.

Il nipote di War Admiral (padre della madre) all’inizio della stagione dei tre anni vinse a fatica le Flamingo Stakes ad Hialeah Park. L’allenatore Eddie Neloy pretese una visita accurata del puledro e Buckpasser, infatti, presentò un’incrinatura all’interno dello zoccolo anteriore destro. Un contrattempo che gli fece saltare l’intera stagione classica. Il figlio di Tom Fool fu messo a riposo e rientrò a Belmont Park il giorno dell’ultima prova della Triplice Corona. Vinse un handicap non importante. Successivamente, rientrò nel salotto buono del galoppo a stelle e strisce conquistando le Leonard Richards, l’Arlington Classic (battendo Kauai King dal quale riceveva mezzo chilo e stabilendo il nuovo record del mondo sul miglio: 1’32” e 3/5). La serie proseguì riportando il Chicagoan (precedendo quell’ Abe’s Hope dal quale aveva rischiato di perdere nelle Flamingo), il Brooklyn e l’American Derby. A fine stagione, in ottobre, ancora un successo prestigioso sulle due miglia della Jockey Club Cup di Aqueduct. A quattro anni vinse il Metropolitan Handicap con 62 chili e mezzo. Venne ritirato in razza contando venticinque successi e due secondi posti su trentuno uscite, per complessivi dollari 1.462.014. L’enorme struttura fisica gli è stata dannosa da stallone, almeno nelle prime annate, coi prodotti maschi, mentre le femmine, di modello più gentile, hanno assorbito la potenza in maniera utile. Citiamo per tutte Numbered Account ( miglior puledra della stagione 1971 e della stessa famiglia del vincitore del Kentucky Derby 2014 California Chrome) e La Prevoyante, cavalla dell’anno in Canada nel 1972.  Nel pedigree di Buckpasser di rilievo l’apporto di La Troienne, che dopo modesta e breve carriera in Francia fu importata negli Stati Uniti e si affermò come madre base. Il suo nome si trova nelle genealogie di molti campioni americani. Non solo Buckpasser ma anche il vincitore dell’Arc Pearl Cap (figlio di quella Pearl Maiden che compare nella linea femminile dell’italiana Maggiolina, la madre di Molvedo) e il francese Pearl Diver, laureato del Derby inglese del 1947. E pensate che questo fil rouge tra America, Francia e Italia nelle linee di sangue del galoppo internazionale origina dagli anni Trenta ed ha come approdo  quell’Arc de Triomphe del 1961 che Molvedo, figlio di Ribot vestito della casacca rosso-cremisi della Razza Ticino, vinse con un grande allungo finale.

Vedete quanto sia appassionante viaggiare nelle alchimie e nei punti di contatto delle genealogie del purosangue. Un bagaglio di conoscenza sconfinato e sempre da rinnovare nel valore prezioso, fondamentale di cultura e tradizione.

 

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È il mondo del cavallo che salverà il mondo dal Coronavirus.

Redazione

Un antiparassitario per equini distrugge il CORONAVIRUS in 48 ore. Testato in Australia da una equipe di scienziati.

http://www.mondoturf.net/2020/04/coronavirus-studio-australiano.html

قصة أصيلة إنجليزية: Hampton ، الفحل السلف. La storia di Hampton, un capostipite della razza purosangue inglese.

di Paolo Allegri

قلنا منذ فترة طويلة أننا كنا نرغب في نشر خدماتنا باللغة العربية ، وهي لغة الخيول ، ونعتذر عن الترجمة التي ستكون ناقصة بالتأكيد
.Avevamo detto tempo fa che ci sarebbe piaciuto pubblicare i nostri servizi in arabo, quella che è la lingua dei cavalli.

كان هامبتون رجلاً خليجيًا ولد في عام 1872. كانت والدته ليدي لانغدين قد ركضت دون فوز ، وفي السباق كانت ستكشف عن نفسها من خلال توليد دربي وينر الإنجليزي لموسم 1879 ، السير بيفيز. كانت موجهة إلى اللورد كليفدين ، أحد أفضل أبناء نيومينستر الذين خرجوا على المسار مع المركز الثاني في Epsom Derby وبنجاح مذهل في Doncaster’s St. Leger ، مما أدى إلى مطاردة لا تنسى. على الرغم من هذه الصورة النسبية الممتازة ، لم يكن لدى هامبتون نموذجًا آسرًا ولم تكن الأذواق الأولى في مسيرته المهنية مثيرة: لقد بدأ من السباق إلى البيع وفي أربع سنوات تم توجيهه إلى السباق في العقبات ، وتحقيق المواضع فقط. ولكن من هذه المحاكمات المطاردة بدأ تسلقه الذي سيقوده ليصبح نزيلًا استثنائيًا. في العمل ، أظهر تقدمًا مدهشًا ، حتى أنه كان جاهزًا سراً لكأس Goodwood. في مرحلة سابقة للمراهنين ، على دراية بوظائفه الصباحية المقنعة بشكل متزايد ، راهنوا عليه بـ 40 مقابل واحد ووضعوا رطلًا أيضًا عند 33/1. في الاقتراب من الكلاسيكية ، كان ابن اللورد الراحل قد جمع أنهارًا من المال ، لدرجة أنه أغلق من المفضلة إلى ستة ضد واحد. فاز هامبتون بثلاثة أرباع الطول ضد الأدميرال بينج البالغ من العمر ثلاث سنوات. على الرغم من كل شيء ، لم يكشف ابن شقيق نيومينستر عن نفسه بالكامل – فشلت المحاولات في كأس دونكاستر و Cesarewitch – وفقط في خمس وست سنوات ، اقترح نفسه بطريقة مهمة كمقيم. في عام 1877 فاز بثمانية سباقات من بين عشرة سباقات ، وكلها تحمل وزنًا كبيرًا وتكرر النجاح في كأس Goodwood Cup ، وفي عام 1878 وجد خصمًا قيمًا في Verneuil. ساد هامبتون في كأس إبسوم الذهبي ، وحصل المنافس على أفضل أسكوت على ميلين من الكأس الذهبية. كان أحد أجمل العروض لابن اللورد كليفدين عندما أنهى المركز الرابع في كامبردجشاير: حمل وزنًا أعلى يبلغ 57 كيلوغرامًا ودافع عن نفسه بفخر كبير في مجال يضم سبعة وثلاثين منافسًا وعلى مسافة بعيدة عن اللقطات المثالية. بعد نهاية مسيرته في السباق ، تم شراؤها هذا الراحل الكبير الراحل مقابل سبعة آلاف وخمسمائة جينيس من قبل اللورد إليسمير. في مسيرته في الفحل ، ولّد ثلاثة فائزين في دربي وهذا باي رونالد وهو والد باياردو ، مؤلف في مسيرته لجناحين رائعين وسبعة انتصارات متتالية في عامين وستة عشر مطالبة على التوالي في ثلاثة بعد أن عانى من فقدان الشكل لا تضع في ال Guineas و Derby. في السباق اختفى في الحادية عشرة من عمره فقط ولكن كان لديه الوقت لوضع ختم الفصل على أنه مبتكر من فائزين اثنين من التاج الثلاثي وكأس الذهب ، مثلي الصليبي وجينزبورو. من ولد الصليبي غاي غامب ، والدة تيسيان إل غريكو ، الفائز في الختام وسانت ليجر ورفيق دوناتيلو الثاني. من غينزبورو ، يبدأ فرع غير عادي من مسمار ، من خلال متابعيها: ديربي وينر هايبريون ، ثم فحل أساسي ، أب كبير من الأفراس مثل سولاريو وسنغافورة ، الذين قدموا لنا في بستولفي ، خريج لمدة عامين من المعايير Labronical ، أفضل الحصان خمر 1938 على 1500 متر. نجل سنغافورة ، مرتديا ألوان Dormello Olgiata ، فاز بسهولة في باريس ، ضد أفضل المتخصصين من خارج جبال الألب ، في Prix d’Ispahan في يوم انتصار نيركو في Prix de Paris. ابنة باياردو ، مدرسة أثينا ، هي أم سانزيو الإيطالية (1928) ، التي أثبتت نفسها في سباق جراند ميلان وفي الدولية الكبرى لأوستند. هكذا. أكثر من إشارة مثيرة للاهتمام لإيطاليا في قصة العدو البريطاني العظيم في القرن التاسع عشر.

Hampton era un maschio baio nato nel 1872. La madre Lady Langden aveva corso senza vincere e in razza si sarebbe rivelata generando il derbywinner inglese della stagione 1879, Sir Bevys. Fu destinata a Lord Clifden, uno dei migliori figli di Newminster che in pista si era messo in luce con il secondo posto nel Derby di Epsom e con una stupenda affermazione nel St. Leger di Doncaster, a capo di un inseguimento memorabile. Nonostante questo eccellente quadro genealogico, Hampton non aveva un modello accattivante e i primi assaggi della carriera non furono esaltanti: cominciò dalle corse a vendere e a quattro anni fu indirizzato alle corse in ostacoli, conseguendo soltanto dei piazzamenti. Ma fu da queste prove da chaser che iniziò la sua scalata che l’avrebbe portato a diventare un eccezionale stayer. In lavoro aveva mostrato progressi sorprendenti, così che in segreto venne preparato per la Goodwood Cup. In antepost degli scommettitori, al corrente dei suoi lavori mattutini sempre più convincenti, lo avevano puntato a 40 contro uno e messo delle sterline anche a 33/1. Nell’avvicinarsi alla classica quel tardivo figlio di Lord Clifden aveva raccolto fiumi di denaro, tanto che chiuse da favorito a sei contro uno. Hampton vinse di tre quarti di lunghezza nei confronti del tre anni Admiral Byng. Nonostante tutto,  il nipote di Newminster non si era ancora rivelato completamente – a vuoto i tentativi nella Coppa di Doncaster e nel Cesarewitch – e soltanto a cinque e sei anni si propose in maniera importante come stayer di livello. Nel 1877 vinse otto delle dieci corse disputate, tutte portando pesi notevoli e bissando il successo nella Goodwood Cup. Nel 1878 trovò un antagonista di valore in Verneuil. Hampton prevalse nella Epsom Gold Cup, il rivale ebbe la meglio ad Ascot sulle due miglia della Coppa d’Oro. Una delle più belle prestazioni del figlio di Lord Clifden fu quando terminò quarto nel Camdridgeshire: portava il top weight di 57 chili e si difese con grande orgoglio in un campo di trentasette concorrenti e su una distanza lontana dal suo metraggio ottimale. Chiusa la carriera agonistica, questo tardivo grande stayer fu acquistato per settemilacinquecento ghinee da Lord Ellesmere. Nella sua carriera da stallone generò tre vincitori di Derby  e quel Bay Ronald che è il padre di Bayardo, autore nella sua carriera di due suite strepitose, sette vittorie consecutive a due anni e sedici affermazioni di fila a tre dopo aver accusato un calo di forma non piazzandosi nelle Ghinee e nel Derby. In razza scomparve ad appena undici anni ma facendo in tempo a mettere il sigillo della classe come sire di due vincitori della Triplice Corona e della Gold Cup, Gay Crusader e Gainsborough. Da Gay Crusader nasce Gay Gamp, la madre del tesiano El Greco, vincitore di Chiusura e St. Leger e compagno di Donatello II. Da Gainsborough parte un ramo straordinario dello stud, attraverso i suoi continuatori: il derbywinner Hyperion, poi stallone fondamentale, un grande padre di fattrici come Solario e Singapore, che da noi ha dato in Bistolfi, laureato a due anni del Criterium Labronico, il miglior cavallo dell’annata 1938 sui 1500 metri. Il figlio di Singapore, vestito dei colori della Dormello Olgiata, vinse facilmente a Parigi, contro i migliori specialisti d’oltralpe, nel Prix d’Ispahan il giorno del trionfo di Nearco nel Prix de Paris. Una figlia di Bayardo, Scuola d’Atene, è la madre dell’italiano Sanzio (1928), affermatosi nel Gran Premio di Milano e nel Grande Internazionale di Ostenda. Dunque. più di un interessante richiamo all’Italia in una storia del grande galoppo britannico dell’Ottocento.

UN DOCUMENTO ECCEZIONALE! Da S.A.B., l’Allevamento di Besnate : il parto di una cavalla di Psi. (video)

Santorre di Santarosa – Claudio Gobbi

Un grazie a Paolo Crespi per la pubblicazione di questo video eccezionale che documenta il parto di una cavalla di purosangue in questo che è uno dei principali allevamenti/stazione di monta italiano.

Omaha Beach🏇I tempi di recupero saranno molto lunghi. Così Richard Mandella, il suo trainer.

Redazione JJcdiH

Omaha Beach, l’ex favorito del Kentucky Derby, affetto da problemi alla gola che non ha potuto correre la grande corsa, e ha dovuto subire un intervento chirurgico al palato, è tornato lunedì alla base dell’allenatore Richard Mandella a Santa Anita Park.

Mandella ha dichiarato martedì che il figlio di War Front, vincitore di tre corse consecutive, tra cui l’Arkansas Derby (G1), continuerà a galoppare fino all’ultimo dei suoi giorni”.

“La sua gola va molto meglio, ma non è ancora del tutto perfetta”, ha detto Mandella. “Quando lo riterremo sarà perfetto, torneremo a galoppare in ippodromo”.

Dopo aver ricevuto la diagnosi di un epiglottide intrappolato nella settimana nel mercoledì antecedente il Derby, Mandella ha ipotizzato che possa correre l’Haskell del 20 luglio (G1) e le fondamentali Travers Stakes (G1) del 24 agosto. Purtroppo Omaha Beach ha impiegato più tempo del previsto per guarire, e, appunto non è ancora a posto. Nel frattempo sono saltati tutti i piani di corsa e di allenamento. “Non vogliamo fargli respirare forte e irritare ulteriormente la gola”, ha detto Mandella.

Il Dr. Rolf Embertson ha eseguito l’intervento il 3 maggio – proprio in concomitanza delle Kentucky Oaks, presso il Rood & Riddle Equine Hospital di Lexingon, Ky. Successivamente, Omaha Beach ha recuperato in parte nella vicina WinStar Farm, che ha ospitato anche la puledra Monomoy Girl dopo le coliche che l’avevano afflitta all’inizio di quest’anno.

La Fox Hill Farm di Rick Porter è la compagnia proprietaria di Omaha Beach. Il cavallo ha iniziato a essere competitivo davvero perdendo per un soffio una gara di Gr1 sul miglio il 4 gennaio, prima di vincerne tre consecutivamente.

Acquistato privatamente da Fox Hill dopo che non aveva raggiunto la riserva nel ring di vendita. I diritti di allevamento del puledro sono già stati acquisiti da Spendthrift Farm per sostenerlo quando uscirà dalla corse.

 

 

 

Il cavallo nella filatelia. L’esempio della Tunisia e dei mille francobolli dedicati alle razze arabe.

LA FILATELIA TUNISINA CELEBRA IL CAVALLO

di Gabriella Incisa di Camerana

In Tunisia, il cavallo è presente anche nelle emissioni filateliche. Un’insolita collezione di francobolli che diventa un approfondimento e un arricchimento culturale a cominciare da quest’ultima serie, emessa il 22 maggio, dedicata agli animali autoctoni minacciati di estinzione, tra cui figura il pony di Mogods.

Originario del nord-ovest della Tunisia, questo cavallo si distingue per la sua piccola taglia. In questo ambiente dove ogni sentiero è una scuola di difficoltà, il pony di Mogods ha sviluppato un’agilità prodigiosa, unita a un carattere calmo ed energico. Robusto, elegante, frugale, ben adattato alla montagna ed alle sue risorse, così come alle difficoltà generate dagli spostamenti e dalla tipologia del materiale trasportato a basto, questo cavallo è docile e ubbidiente.

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La grafica di questa carta-valore è l’opera della pittrice tunisina Leila ALLAGUI, che ha vinto per ben quindici volte il primo premio nei concorsi indetti dalle Poste per la realizzazione dei francobolli.

2.JPGNel  I959, in una Tunisia ormai  indipendente, il Ministero delle Comunicazioni dedica un francobollo al  «Cavaliere Tunisino» disegnato da Yahia TURKI. Per la prima volta, un equino appare nel patrimonio filatelico di questo paese del Maghreb, in cui il primo francobollo è stato emesso il 1 luglio 1888. Dieci anni dopo, il tema del cavallo ritorna nella serie dedicata alla fauna tunisina. L’Equus Caballus è opera di Jalel BEN ABDALLAH.

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Nel 1975, Hatem EL MEKKI firma un esemplare filatelico per la serie dedicata all’«Artigianato e i suoi prodotti». Per colori ed espressività, questo francobollo ricorda molto la tecnica pittorica su vetro, di origine turca, impiegata per realizzare quei piccoli quadretti che ancor oggi si possono reperire nei negozietti della varie medine.

Per la serie «Calligrafia, Arte e Tradizioni», emessa nel 1978, è ancora lo stesso artista che crea questo inusuale cavaliere dello Zlass, la regione centrale della Tunisia famosa per i suoi spericolati cavalieri della Fantasia, simulazione dell´azione militare tradizionale. Una delle manifestazioni equestri tra le più apprezzate di tutti il Maghreb. La particolarità è data, inoltre, dall’integrazione della complessa calligrafia araba nel contesto pittorico generale.

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Nel 1992 una serie di francobolli viene dedicata ai Mosaici Tunisini. La Tunisia possiede infatti la collezione di mosaici più ricca al mondo. Sicuramente il sottosuolo ci riserva ancora altre sorprese riguardo a questo indubbio patrimonio artistico. Ma ciò che finora è stato portato alla luce rappresenta già un tesoro di straordinaria ricchezza, che contribuisce al prestigio dei diversi musei tunisini che li espongono al pubblico: Bardo, Sousse, El Jem e Sfax. Un´attenta analisi di queste pitture su pietra permette sia di studiare l´evoluzione dei temi principali e dello stile di questi pavimenti sia di comprendere maggiormente le implicazioni semantiche dei soggetti rappresentati. Il mosaico dedicato ai cavalli delle corse con le quadrighe, riprodotto in questo francobollo, era stato utilizzato per decorare il caldarium, la stanza per i bagni caldi, di terme private costruite verso tra la fine del IV° sec. d.C. e l’inizio del V° sec. d.C. a Hippo-Diarrythus, l’attuale Bizerta nel nord della Tunisia.

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Ma la più completa e interessante emissione di serie ordinaria è quella di quattro francobolli dal titolo « I cavalli », che chiude il programma filatelico del Ministero delle Comunicazioni Tunisino per il 1997. Questa serie limitata è  interamente dedicata agli equini tunisini di razza berbera, arabo-berbera, araba orientale e araba occidentale. La realizzazione grafica è affidata a tre artisti di calibro:Yosr BEN HLOUA, Sadok BEN YACOUB e Yosr JAMOUSSI .

Il cavallo berbero costituisce la razza veramente autoctona del Maghreb. Rustico, resistente ma dal temperamento dolce e calmo, è il cavallo ideale per gli sport equestri, soprattutto l’Endurance. L’arabo berbero, che è l’incrocio tra il purosangue arabo e il berbero, presenta delle caratteristiche intermedie  a quelle delle razze da cui trae origine. Un incrocio praticato dagli allevatori che cercano di migliorare le attitudini da corsa e di eleganza dei loro prodotti.   Uno   Stud   Book per recensire e controllare i soggetti sia di razza berbera che arabo-berbera

è stato istituito dalla F.N.A.R.C., Fondazione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine con sede a Sidi Thabet a venti chilometri a nord di Tunisi.

Il   purosangue  arabo è invece presente in Tunisia dal medioevo, ma è solo dalla fine dell’Ottocento che il suo allevamento è stato oggetto di un interesse privato e di un inquadramento amministrativo tra i più importanti del mondo. Grazie alla selezione che dal deserto ha portato questa cavallo a diventare un fuoriclasse delle piste da galoppo, due modelli differenti sono apparsi all’interno diella razza: “l’orientale”  che corrisponde al purosangue arabo originale, fine, bello e meglio equilibrato nelle sue forme e “l’occidentale” di più grande taglia e migliore velocista in pista. Il cavallo purosangue arabo di linea tunisina costituisce oggi  la percentuale quasi totale dei soggetti  presenti negli ippodromi locali  e riesce anche ad imporsi in quelli internazionali, nelle corse riservate a questa razza.

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E per finire, in omaggio al turismo sahariano, è l’artista Ali FAKHET, pittore, scenografo e desiger che celebra nel 2002 la Fantasià come simbolo della tradizione equestre di tutto il Magherb. Questa sorta di simulazione di attacchi militari è ancora oggi presente nelle cerimonie e nelle feste più importanti, la M’daouri, sorta di volteggio acrobatico, e la M’chef ovvero la corsa sfrenata con i cavalli bardati da preziosi finimenti che simulano una carica di cavalleria la cui apoteosi è il tiro coordinato di una raffica di armi da fuoco.

Pittori orientalisti dell’ottocento come Delacroix, Fromentin e Fortuny o il romanzo gotico Vathek, sulla vita del Califfo Al-Wathiq, dello scrittore francese Mercier di cui Lord Byron era un fervente ammiratore, hanno reso immortale la Fantasià.

Le colonie del Maghreb, da sempre, avevano permesso alla cavalleria francese una rimonta di cavalli sobri, agili e resistenti. Questo in quantità notevole nonché ad un prezzo irrisorio. Non dimentichiamoci che la Cavalleria d’Africa aveva offerto alla Francia l’ultima vittoria della grande guerra: Uskub, il 29 settembre 1918. In questa occasione la cavalleria leggera aveva potuto contare sul migliore cavallo da sella ad uso bellico. Grazie anche alla tattica, alla strategia e alla competenza del comandante in capo Franchet d’Espéry, nativo dell’Algeria, e il generale di Brigat Jouinot-Gambetta. A quest’ultimo Beudant, celebre maestro di equitazione, dedicò la sua opera « Équitation d’extérieure et Haute École » frutto della sua esperienza in terra nordafricana grazie al suo stallone berbero di nome Mabrouk.

DeutschesDerby 2019. Ecco i favoriti di Giorgio Bergamaschi (Die Favoriten Deutsches Derby).

La storia

Il Deutsches Derby è una gara per cavalli purosangue in piano di gruppo 1 in Germania aperta a puledri maschi e puledri purosangue di tre anni. È gestito ad Amburgo-Horn su una distanza di 2.400 metri (circa 1½ miglia).  Solitamente si svolge ogni anno anella prima domenica di luglio.

Deutsches Derby
Gruppo 1 gara
Città dove si disputa Horner Rennbahn
Amburgo , Germania
Primo Derby 1869
Tipo di gara Corsa piana per purosangue
Sponsor IDEE
Ippodromo Amburgo
Informazioni sulla corsa
Distanza 2.400 metri (1½ miglio)
Superficie torba
Tracciato A mano destra
Proposizione di corsa per puledri di tre anni 
esclusi i castroni
Pesi 58 kg 
1½ kg in meno per le puledre
Dotazione € 650.000 (2016) 
€ 300.000 al primo arrivato

Cenni storici 

L’evento fu fondato nel 1869 e originariamente era chiamato Derby Norddeutsches. Divenne noto come Deutsches Derby nel 1889.

Per gran parte della sua storia la corsa si è disputata ad Amburgo. È stato anche messo in scena a Grunewald (1919), Hoppegarten (1943-44), Monaco (1946) e Colonia (1947). Fu intitolato Grosser Deutschlandpreis der Dreijährigen durante la seconda guerra mondiale.

L’attuale sistema di classificazione fu introdotto in Germania nel 1972 e al #DeutschesDerby fu assegnato lo status di Gruppo 1.

La corsa è stata sponsorizzata da BMW dal 1991 al 2008. È stata supportata da IDEEKaffee dal 2009 al 2011 e Sparda-Bank dal 2012 al 2014, prima che IDEE tornasse come sponsor dal 2015.

Deutsches Derby – Giorgio Bergamaschi – Giornalista

 

Ecco come il Telegraph ha rappresentato Teresa May nella crisi della Brexit.

Redazione

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Teresa May è terribilmente debole e ha provocato un nuovo livello di crisi surreale. Lei se ne deve andare.

Un classico dei britannici che la buttano tutta sulle corse. molto simile al nostro “datti all’ippica”.

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Ecco i primi tre favoriti di #KentuckyDerby, #DerbyItalianodigaloppo e del #PrixdiJockeyClub. A cura di operatori del settore italiani ed esteri.

Ecco i primi tre favoriti di Derby Usa, Italia e Francia con i link che rimandano alle rispettive genealogie complete di allevatore, proprietario, corse e somme vinte. Sono proposti da operatori del settore italiani ed esteri. Su uno dei prossimi numeri completeremo il pronostico con quelli di Germania, Inghilterra e Irlanda.

(Successivamente ogni mese aggiorneremo questi pronostici sulla base delle prestazioni)

Italian Derby di Paolo Allegri Giornalista ippico

Leader giovanile, imbattuto in 4 corse, compreso il Gran Criterium. Figlio di Paco Boy, di proprietà della scuderia Blueberry. Ha classe, se tiene la distanza può puntare anche al Nastro Azzurro.

Femmina da Sea The Stars, di proprietà della scuderia Effevì. Imbattuta in due corse, compreso il Premio Campobello. Il team dovrà decidere se puntare alle Oaks o tentare di realizzare il sogno del signor Villa di vincere il Derby con una femmina.

Maschio da Ruler of the World (linea di Galileo), terzo nel Premio Riva (linea di Mission Boy) e secondo nel Campobello (linea di Call Me Love). Ha dimostrato di galoppare forte, a contatto con i due migliori prospetti finora visti sulle piste nazionali.

Prix di Jockey Club par Bernard Salvat Consulente

Kentucky Derby di Horse Racing Nation  Magazine on line Usa

#HORSEPAINTING. Quando Pet e Arte Terapia si coniugano. Che cos’è e di cosa tratta. Ecco il decalogo di una iniziativa internazionale.

di Gabriella Incisa di Camerana

Quando Pet e Arte Terapia si coniugano per sviluppare esperienze su livelli sensoriali, emozionali e relazionali tra bambini, adulti e i nostri amici cavalli, che costituiscono un ottimo esempio educativo di capacità qualicalma, tolleranza e accettazione delle diversità.

 IL DECALOGO DI HORSE PAINTING

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  1. HORSE PAINTING è un laboratorio equiartistico che associa i benefici delle attività plastiche a quelle mediate dai cavalli. Per questo, necessita della presenza di referenti abilitati, secondo le Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali, che garantiscono il rispetto degli animali e in grado di occuparsi, inoltre, di valutare e documentare il vissuto dei bambini, anche mediante un incontro finale con i genitori e i ragazzi.

Verranno anche coinvolte una o più persone con esperienze professionali maturate in campo artistico, che si esibiranno esprimendo la propria arte dal vivo, sperimentando questa novità e introducendo l’argomento pittorico nella sua totalità, a cominciare dalla preparazione della tavolozza dei colori.

Un progetto IAA è tale quando si prefigge, come scopo, una relazione eterospecifica che porti lo stato di salute o lo sviluppo emotivo e psichico di un individuo ad equilibri nuovi.

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  1. HORSE PAINTING è un’attività a sostegno dell’educazione emozionale dell’infanzia, che consente, in maniera ludica, di apprendere il confine, per sé stesso e nella relazione intraspecie e interspecie, tra il « Non si deve» e il  «Si può ».Quello dell’uso delle mani è uno dei diritti più disattesi nella nostra società post-industriale e la troppa pulizia fa male anche alla psiche. Il bambino deve potere liberamente muoversi ed esplorare l’ambiente in cui vive: conoscere e sperimentare spronati da una sana curiosità. L’ossessione per la pulizia e la paura dello sporco possono diventare una vera e propria patologia, che impedisce un sano rapporto col mondo esterno.

Le esperienze creative nello sviluppo infantile, come queste, coinvolgono tutti i sensi e rafforzano l’acquisizione di competenze.

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  1. HORSE PAINTING è un happening che vede protagonisti, insieme, nello stesso spazio operativo: cavallo con bambini e cavallo con artista. La relazione che si crea tra questi attori è tale da attivarne così tanto i sensi, che la risposta si esprime con forza psichica, fisiologica e morale, mutando la percezione della realtà, ampliandone e modificandone la consapevolezza. Il cavallo, consapevole della vicinanza dell’uomo, è partecipe con curiosità e crea una sfera fatta dalla sua fisicità, dal suo respiro, dal suo ritmo cardiaco, dalla sua volontà, nella quale fa entrare l’essere umano che, pur accompagnato e osservato dai “custodi” dell’animale, percepisce con tutti i sensi questi input, li elabora e sviluppa risposte che valorizzano la percezione del presente e arricchiscono per il divenire.

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4.JPGHORSE PAINTING privilegia la relazione ed il contatto con il cavallo, in capezza, che può essere tenuto semplicemente alla longhina, in modo che abbia la possibilità di esprimere, volendo, il proprio eventuale disagio momentaneo. Si farà quindi fare una piccola passeggiata a mano, prima di riprendere il laboratorio di equipittura. È anche un modo per far capire al bambino che il cavallo non è solo un animale da sellare ma un compagno con cui porsi in maniera diversa e ugualmente affascinante. Un “complice” con cui giocare.

     HORSE PAINTING rispetta i canoni di coinvolgimento di cavalli anche anziani nelle Attività Assistite. Il cavallo è uno degli animali sociali d’eccellenza; la comunicazione chimico-fisica attraverso i diversi organi di senso, il linguaggio del corpo e le vocalizzazioni, origina dal fatto che il cavallo vive naturalmente in branco e possiede una potente memoria che ne influenza la percezione della realtà e la sua performance futura. Cavalli che hanno vissuto molti anni in scuderia e hanno il compito giornaliero di un lavoro in campo, hanno sviluppato una visione della realtà e della propria vita peculiare e soggettiva. Se verso di loro sono sempre stati applicati comportamenti etici, la consuetudine, il riconoscere le persone, l’aver instaurato rapporti sia gerarchici sia di amicizia con cospecifici e/o eterospecifici, risultano d’importanza fondamentale per il mantenimento del suo benessere anche da anziano. In un Centro Ippico mettere a riposo un cavallo, vuol dire per lui mantenere la possibilità di continuare ad avere i rapporti sociali abituali e non interrompere le relazioni con i suoi simili o con le persone che ha visto per anni, non interrompere in modo brusco le attività relazionali stabilite con particolari soggetti. Permettere al cavallo anziano di scegliere se svolgere e per quanto tempo Attività Assistite cosiddette “a terra”, ovviamente in modo consono e congruo alle sue possibilità, può essere veramente importante per il mantenimento del suo benessere psichico ed anche fisico. Il mantenimento del legame con il suo coadiutore e con alcuni piccoli utenti, soddisfa il forte bisogno di relazione sociale che il cavallo ha. I suoi rapporti di amicizia, fondamentali, possono continuare.

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  1. La tela-coperta di HORSE PAINTING, realizzata artigianalmente in Tunisia appositamente per questo tipo di attività equiartistica, è di tessuto grezzo in denim, spesso e poroso, senza parti metalliche, fibbie o ganci e presenta solo dei laccetti come sottopancia e nel sottocoda, che vanno annodati in maniera lasca e morbida. Le tele-coperte non sono costrittive, né fastidiose per l’equino, abituato ad indossare quella invernale per proteggersi dal freddo o l’estiva, a rete, contro le mosche.

La scelta del colore della tela-coperta, indossata dai cavalli, mediatori e catalizzatori empatici d’eccezione, non è casuale. Infatti, il blu è uno dei colori che il cavallo distingue meglio, insieme al giallo. A livello cromoterapico, inoltre, questa tonalità ha un effetto rasserenante e calmante sia sugli equini che sugli umani, che vanno a interagire in stretta equazione relazionale tra loro.

La tonalità del blu-denim è un colore che può essere associato all’oscurità, accogliente e profondo, che non distrae ma procura benessere interiore.

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  1. I colori utilizzati per HORSE PAINTING devono essere atossici e adatti all’uso a mano. Il referente artistico prepara la tavolozza con le tinte che possono essere multicromatiche o monocromatiche nelle sue infinite sfumature, a seconda degli obiettivi di lavoro prefissati.

Durante questa attività di pittura, è meglio privilegiare le forme astratte che non interferiscono con la libera espressività artistica dei bambini, sono adatte a tutti, e incentivano a giocare con i colori, con le tecniche e con gli strumenti. Eventualmente, oltre all’uso delle mani, è possibile affiancare degli stampini di spugna molle. Le diverse forme devono avere una dimensione adatta per le piccole dita dei bambini e i soggetti seguiranno un preciso percorso educativo. Il valore speciale che possiede l’attività grafico-pittorica consiste nell’elemento narrativo che questa contiene perché il bambino, mentre scarabocchia o dipinge, racconta sempre qualcosa di sé.

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  1. HORSE PAINTING consente l’uso delle dita, della mano o di entrambe, indifferentemente e in piena libertà espressiva. Secondo la dottoressa Maria Montessori, il concetto di “esperienza” è l’atto in cui il fare e l’azione rappresentano la manifestazione esterna del pensiero. In questa concezione, l’esperienza manipolativo-sensoriale, tipica della produzione artistica, assume un ruolo centrale in chiave evolutiva e la mano può essere considerata una sorta di “protesi” della mente.

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  1. Horse painting può essere un vero “battesimo” dove non c’è una performance adattativa, ma l’inizio della consapevolezza umana che questo essere così grande, così caldo, così forte, eppure così vulnerabile, può diventare un amico prezioso.Il bambino che per la prima volta avvicina un cavallo duranteil laboratorio equiartistico, vive l’esperienza partecipativa relazionandosi in modo educativo: il cavallo non è un mezzo o uno strumento, ma un altro essere vivente con esigenze e realtà peculiari che gli “permette” di entrare nel suo modo e glielo fa scoprire.

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  1. La pittura sulla tela-coperta di HORSE PAINTING permette di interagire, in maniera spontanea, tridimensionale, su entrambi i lati del cavallo, contemporaneamente, dando la possibilità ai bambini di “guardarsi” al di sopra della groppa, creando diversi “giochi di squadra”. È possibile notare come i ragazzi, che interagiscono anche senza bisogno di comunicare, siano molto concentrati, come se ognuno avesse un proprio progetto che si fonde naturalmente con quello degli altri in un’attività che risponde ad una loro necessità profonda.

Traspare sempre la serenità e la pittura lascia ampi spazi all’interazione fisica con le parti dei cavalli che la tela-coperta lascia scoperte.

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  1. HORSE PAINTING è un’attività che, coinvolgendo direttamente il cavallo, ha un linguaggio corporeo elaborato e pone l’artista in un’interazione interspecifica che lo porta a sviluppare modalità espressive nuove, poliedriche, uniche nel suo genere. Durante la pittura, il gesto della pennellata viene influenzato dalla consapevolezza di “accarezzare il cavallo”, un atto percepito in maniera molto forte. Più che un tocco, un vero e proprio collegamento, in un interscambio continuo.

HORSE PAINTING : SCATTI D’AUTORE

 «Amo fotografare, a 360° gradi, persone, paesaggi, luoghi; raccontare storie con la macchina fotografica è la sintesi che si racchiude in un’immagine sopra un foglio di carta, fatta di un momento in cui tutto si concentra e si raccoglie: cultura, memoria, ricordo, testimonianza, documentazione.

E ci sono momenti in cui un fotografo chiude gli occhi e fotografa con il cuore; questo mi è successo durante la giornata Horse Painting al Centro ippico del Meisino. Ho visto la gioia negli occhi, nelle mani, nei sorrisi di bambini che hanno dato sfogo alla loro felicità in simbiosi con cavalli, colori, natura, sotto lo sguardo tenero di genitori, assistenti, amici. E poi capisci che la disabilità è un pensiero relativo, che esiste solo nella non conoscenza, ovvero nell’ignoranza.»

(Emilio Ingenito, autore di questi scatti di HORSE PAINTING, presidente de « Il terzo Occhio » nato come gruppo di ricerca, e divenuto in seguito associazione culturale artistica fotografica, grazie alla comune collaborazione di alcuni fotografi dell’area metropolitana torinese. La sua ricerca artistica è orientata principalmente nella rappresentazione dell’uomo nel paesaggio e negli spazi urbani, e nella produzione di lavori più concettuali. Lavora in progetti tematici, pubblicazioni, calendari e organizzazione di mostre).

 Si ringraziano il Centro Ippico Meisino di Torino e la Fondazione Noi Altri Onlus di Fossano

Per maggiori informazioni: A.S.Se.A. Onlus 333 752 0732 / a.assea@libero.it

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