ARQANA🐎609 eccezionali yearling alla sessione di ottobre. Dal 22 al 25 a Deauville. (vedi il catalogo).

Catalogo

https://www.arqana.com/catalogue/vente_de_yearlings_d-octobre_deauville_22_octobre_2019/255

Redazione

The October Yearling Sale continues to be a source of Group winners across the globe. SISTERCHARLIE continues to add to her winnings having triumphed in the Diana Handicap (Gr.1) at Saratoga and the Beverly D. Stakes (Gr.1) at Arlington Park. LORD GLITTERS won the Queen Anne Stakes (Gr.1), during the prestigious Royal Ascot meeting having finished third in the Dubai Turf (Gr.1) at Meydan

In France, GRAND GLORY finished an excellent third in the Prix de Diane Longines (Gr.1), less than a length off the winner, CHANNEL. Other graduates of this sale, ROBIN OF NAVAN, GALLIC CHIEFTAIN, CARTIEM, MORANDO, ELYSEA’S WORLD, PRIVILEGIADO, ALWAAB and Scandinavian champion SQUARE DE LUYNES, have all distinguished themselves at Listed and Group level. Several promising juveniles have also shown their talent this season such as WOODED, MY LOVES PASSION and GUILDSMAN. This year, a total of 609 yearlings will attempt to follow in their footsteps. The sale will begin on October 22 at 3pm with the first session, made up of 162 lots. The second session is made up of 181 lots and will take place on the Wednesday from 3pm, with the third session starting on the Thursday at 2pm. Finally, 90 colts and fillies will go under the hammer on Friday, October 25 at 11am for the final session, which closes the saleA total of 583 yearlings qualified for the 2020 Haras de Bouquetot – October Sale Criterium. The Critérium de la Vente d’Octobre, won last year by MASTER BREWER, subsequently exported to Hong Kong, will take place on Saturday, October 5 at ParisLongchamp Racecourse. Reserved for two-year-olds sold at the 2018 sale and qualified by their owners, the third edition of the race is worth €275,000 in prize-money down to eighth place, with €137,500 to the winner. The breeders of the first three home will be rewarded by the race sponsor Haras de Bouquetot with a free covering to Shalaa for the winner, Olympic Glory for the second, and Zelzal for the third. Of the 609 yearlings in the 2019 catalogue, 583 of these colts and fillies are qualified for the 2020 race, which takes place during the prestigious Qatar Prix de l’Arc de Triomphe weekend at ParisLongchamp.

The Critérium de la Vente d’Octobre, won last year by MASTER BREWER, subsequently exported to Hong Kong, will take place on Saturday, October 5 at ParisLongchamp Racecourse. Reserved for two-year-olds sold at the 2018 sale and qualified by their owners, the third edition of the race is worth €275,000 in prize-money down to eighth place, with €137,500 to the winner.

The breeders of the first three home will be rewarded by the race sponsor Haras de Bouquetot with a free covering to Shalaa for the winner, Olympic Glory for the second, and Zelzal for the third.

Of the 609 yearlings in the 2019 catalogue, 583 of these colts and fillies are qualified for the 2020 race, which takes place during the prestigious Qatar Prix de l’Arc de Triomphe weekend at ParisLongchamp.

 

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Keeneland in book 1 chiude col botto: 8.200.000 per una figlia di American Pharoah, e record vendite (guarda video dell’asta).

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Nella foto il momento finale dell’asta della yearling da American Pharoah da 8.200.000 milioni di dollari.

Santorre di Santarosa – Eugenio colombo

La prima parte delle Keeneland Sale chiude col botto: 8.200.000 dollari per una figlia di American Pharoah, il vincitore della Triplice Corona. Sette i cavalli venduti per $ 2 milioni o più, per un totale di 340 per il Book 1 per entrate lorde di $ 160.463.000.

Una femmina del vincitore della Triple Crown e Amercican Pharoah e dalla fattice of the Year Leslie’s Lady, è stata venduta per $ 8,2 milioni, uno tra i prezzi più alti nella storia della vendita annuale di settembre a Keeneland, che ha chiuso la prima parte dell’asta con il Book 1 è che ha registrato guadagni superiori a qualsiasi media.

Acquirente Mandy Pope, che alleva e corre sotto il nome di dell’allevamento Whisper Hill Farm, ha acquistato la puledra leader della vendita. La puledra è una sorellastra del globe-trotter Mendelssohn, vincitore del Grado 1.

Il prezzo pagato per per questa puledra da American Pharoah, (allevata e consegnata dalla Clarkland Farm della famiglia Mitchell), ha superato i 4,4 milioni di dollari che Shadwell aveva pagato per Moon’s Whisper nel 2000 come il prezzo più alto per una femmina a Keeneland settembre.

Tra i prezzi più alti dell’asta oltre a questa femmina, anche un quartetto di puledri acquistati da John Ferguson negli anni precedenti questa recessione: $ 11,7 milioni Meydan City (2006), $ 9,7 milioni Jalil (2005), $ 9,2 milioni Plavius (2006) e $ 8,2 milioni Act of Diplomacy (2006).

<Non ho parole”- ha detto il patriarca Clarkland Fred Mitchell – È qualcosa che non vediamo da molti anni, soprattutto per ha fatto il top price, il prezzo più alto finora. È irreale. Ma secondo me, questo è stato il miglior soggetto che la vecchia cavalla abbia mai avuto>.

Battuto sul filo di lana da Mandy Pope, che alleva e corre sotto il nome dell’allevamento Whisper Hill Farm, Mohammed bin Rashid Al Maktoum.

Ascot 3-Prince of Wales Stakes (Gr. I-2000 metri) sfida Magical vs Waldgeist vs Sea of Class.

 

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Nella foto il Fabre Waldgeist

Ascot – Se si guarda ai possibili protagonisti delle Prince of Wales Stakes (Gr. I sui 2000 metri) che domani metteranno di fronte a muso duro l’O’Brian Magical – 15:8 (che in corsa farà coppia con l’altro O’Brian Hunting Horn) – opposto a Sea of Class – 5:2, non si può fare a meno di allungare l’occhio sugli altri protagonisti della scena reale inglese… Già, perché al via ci sarà anche Crystal Ocean di Stoute con Dettori in sella, che saprà conferire del suo a questo rabbioso finisseur. Poi, se si guarda ad altri possibili protagonisti, non si può non tener conto del Fabre Waldgeist, che 51 giorni fa ha messo a segno il Prix Ganay, strappando al “Muto” di Chantilly l’ok per la trasferta Oltremanica, cui il portacolori di von Bőtticher (partecipato anche dall’inglese Newsells Park Stud della famiglia Jacobs) guarda con evidente mira…

Già, il sauro da Galileo, 5 anni come detto fresco reduce dal primo piano nel Ganay (al rientro!), dopo aver chiuso il 2018 con il quarto posto nell’Arc di Enable su Sea of Class, ha davvero convinto Fabre ad affrontare la trasferta: “Quella di Waldgeist nel Ganay è stata una performance impressionante: perché lui è soggetto dotato di stamina ed a 5 anni, per di più al rientro, ha finalmente palesato anche quella punta di velocità che cercavamo da tempo e messa in campo su una distanza più breve. Certo, dovrà misurarsi con Sea of Class che è sempre una straordinaria seconda di Arc ma… seconda di una certa Enable!”.

Insomma, la congiunzione rosso-verde della giubba di Borgia con l’oro-nero (il caffe!) di casa Jacobs sembrano promettere una miscellanea esplosiva e Fabre ci crede. (Gi.Ber.)

King Stand Stakes

Come nel 2018 – Blue Point piega ancora Battaash

1- Aste Purosangue arabi e berberi Tunisia🏇Primi video.

a cura di Gabriella Incisa di Camerana

 

Il servizio di presentazione pubblicato su Chavalier.net

https://chavalier.net/2019/06/04/le-aste-di-purosangue-arabi-in-tunisia-del-14-giugno/

IL LINK DEL CATALOGO :

http://www.creatis-pub.com/vente/index.html?fbclid=IwAR1YdkLkrk5OpxfOek1VZSitOyJHtTuoJvVlZzTZqbTyZ_y4pJy8KcHP88c#p=1

 

 

 

 

 

Tesio a 150 anni dalla nascita🏇Il servizio di Liberoquotidiano

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Il servizio di Claudio Gobbi su Liberoquotidiano, un omaggio al “Leonardo da Vinci” dell’Ippica. Misconosciuto in Patria come tanti grandi italiani in un momento storico in cui si parla tanto di italianità, ma si dimentica la storia gloriosa di chi ha fatto grande il Paese.

Il testo completo

Il 2019 è l’anno in cui ricorre il 150mo anniversario della nascita di #Federico Tesio, (Torino nel 1869 – Milano 1954), un piemontese che fece base a Milano e che la grande borghesia cittadina che allora era in prima fila nel mondo ippico internazionale, aveva adottato. Ma chi era questo personaggio che ha fatto immensamente grande l’ippica italiana nel mondo? Di lui si è persa qualsiasi memoria. E della sua più celebre creazione ippica, il ricordo è sbiadito. Il cavallo aveva il nome di un oscuro pittore dell’Ottocento, come ebbe a dire Luigi Gianoli, una delle firma più prestigiose del giornalismo italiano. Si chiamava Ribot, il più grande campione del galoppo mondiale del secolo scorso, di cui Tesio era il creatore, allevatore e proprietario di cui concepì l’incrocio tra Tenerani, vincitore delle Queen Elizabeth Stakes e della Goodwood Cup e Romanella (da El Greco), una bizzarra cavalla che aveva problemi alle gambe. Ma di quest’uomo che fece di Milano – San Siro, la sua città d’adozione, solo rare tracce hanno celebrato il genio del galoppo internazionale di cui ebbe a dire Lord Rosebery: “Nessuno in questo secolo ha influenzato più di lui e di Lord Derby l’allevamento del purosangue”. Non una riga è stata scritta sui più importanti quotidiani sportivi. Nessuna immagine televisiva lo ha ricordato e soprattutto ha ricordato la sua opera che ha trasceso i confini per approdare a livello internazionale. Tesio nel cuore degli appassionati e in qualsiasi paese che non sia l’Italia, è celebrato, ricordato con premi a lui intitolati, programmi di genetica, convegni. Perché Tesio è stato il padre della seconda nascita del cavallo da corsa, del purosangue inglese che prima del suo avvento, era relegato a una disputa tra inglesi e francesi e che lui fece diventare planetario. Un operazione compiuta a cavallo tra gli anni trenta e cinquanta quando fece nascere tre campioni assoluti: Donatello II (1934) e secondo di Gran Prix de Paris, Nearco (1935) che questa corsa la vinse nel ‘39, e Ribot (1952) vincitore di due Arc de Triomphe e di una King George, mica uno scherzo! I primi due dopo la disputa del Gran Prix de Paris furono ceduti a farm inglesi per le astronomiche cifre di allora rispettivamente a 40.000 e 60.000 sterline. Ribot, per 1 milione di dollari agli americani dopo che era già stato il padre di un altro vincitore di Arc de Triomphe, l’immenso Molvedo. Allevati a Dormello sul Lago Maggiore, erano allenati a Milano-San Siro, dove aveva sede il quartier generale della scuderia.

La lunga carriera ippica di questo allevatore/proprietario che soleva dare ai suoi cavalli i nomi di pittori e scultori clebri, la cui giubba era bianca, croce di St Andrea rossa, berretto rosso, era iniziata nel 1911 con la vittoria nel Derby italiano di Guido Reni. Poi non smise più di vincere una quantità infinita di Derby, ben 22 e di corse internazionali. Parigi-Longhamp, Maison Lafitte, Ascot, Goodwood erano le mete preferite dove inviare i suoi campioni a vincere montati da fantini italiani che si chiamavano Gubellini ed Enrico Camici, due mostri sacri del galoppo internazionale. Sposò donna Lidya di Fiori di Serramezzana, sua compagna di vita e consigliera, che lo lasciò durante gli anni della Prima Guerra Mondiale per arruolarsi nel corpo delle crocerossine, per poi tornare al suo fianco nella gestione dell’allevamento a Dormello sul lago Maggiore. Si dice sia stata lei a decider gli incroci che poi produssero grandi cavalla che diedero lustro al mondo ippico internazionale, ma queste sono, forse, malignità.

Furono immensi i capitali che profuse per produrre i grandi campioni del galoppo. Tanto che negli anni trenta dovette far ricorso a quelli dei marchesi Incisa della Rocchetta che diedero grande impulso all’allevamento. Da qui il cambio del marchio della scuderia che diventò Dormello Olgiata dai nomi delle tenute dove venivano allevati i cavalli mentre precedentemente Testo correva con il nome proprio. La grandiosità di questo allevatore/proprietario sta nel fatto nell’aver creato non solo tre campioni delle piste che avrebbero rivoluzionato il sistema corse internazionale che all’epoca era basato in Europa sulle lunghe distanze, mentre al contrario negli Stati Uniti venivano privilegiate quelle brevi. Ma soprattuto nell’aver allevato quei Donatello II, Nearco, Ribot che sarebbero poi diventati i capostipiti della razza purosangue nel mondo. Tesio con questi stalloni, ha dato uniformità all’allevamento del cavallo da corsa a livello internazionale. É stato soprattutto Nearco che ha influenzato enormemente il mondo del purosangue. Oggi i nove decimi dei cavalli che corrono sulle piste di tutto il mondo nascono in linea diretta maschile da questo capostipite. Mentre nelle genealogie dei restanti non esiste cavallo che non porti in se il sangue di questo campione. Fu definito il “Leonardo da Vinci dell’ippica, o più semplicemente “il mago di Dormello”, dal nome dell’allevamento dove produceva i campioni coadiuvato dalla consorte, donna Lydia.

Nelle foto: da sx Tesio in età avanzata, Ribot condotto alla premiazione dopo il trionfo nel Gp del Jockey Club a Milano, Ugo Penco (a sx) con Enrico Camici, Enrico Camici con Tesio che da gli ordini prima di una corsa

Trump 🏇errata la decisione dei commissari di togliere al vincitore del Kentucky Derby la vittoria. Ci racconta tutto Eugenio Colombo testimone oculare.

ECCO IL TWIT ORIGINALE DI DAINALD J. TRUMP

twitter.com/realdonaldtrump/status/1125067530828173313

Il parere di Eugenio Colombo sulla retrocessine.

Fosse accaduto in Europa il cavallo nn sarebbe mai stato retrocesso per un danneggiamento a 400 metri dal palo. Ma questo è il regolamento del Kentucky. Il problema sollevato da molti è che la pista da corsa è tarata per 15 cavalli e i 19 che hanno corso erano evidentemente troppi.

 

Il vero scandalo è che il 147 anni di storia del Derby è la prima volta in assoluto che un cavallo vincitore venga distanziato.

i presidenti americani hanno sempre buttato un occhio sul l’ippica e l’equitazione.

Nelle memorie del presente del senato Giovanni Spadolini si racconta di un incontro con Ronal Reagan in cui l’americano rivolgendosi al suo ospite ebbe a dire: È CERTO CHE VOI AVETE DATO I NATALI A FEDERIGO CAPRILLI. al che Spadolini fece buon viso a cattivo gioco conto per poi chiamare nella notte il presidente della Fise di allora per informarsi di chi era costui. Lo stesso Regan è ritratto con al braccio una sella Pariani che fa bella mostra di se nel laboratrio del celebre sellaio milaese. Il che la dice lunga sul valore della Pariani per il mondo equestre italiano a dispetto degli stessi nostri compatrioti a partire dai ministri Martina e Centinaio.

Il Cavalier Orlandi e la bella gioventù ancora in sella

Redazione Chavalier.net

Ecco il servizio apparso su Il Foglio a firma di Claudio Gobbi

E’ stato l’ultimo italiano a vincere una medaglia olimpica nell’equitazione. Oggi è presidente della Fise Lombardia e si dedica anima e corpo a fare conoscere uno sport non più d’élite

Vittorio Orlandi

Fise Lombardia

Sorgente: Il Cavalier Orlandi e la bella gioventù ancora in sella