I cavalli di #Annibale alla ribalta. Li porta alla fiera cavalli di Roma (dal 15-17/2), #GabriellaIncisadiCamerana.

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di Gabriella Incisa di Camerana

L’iniziativa è prodotta da #Gabriella Incisa di Camerana con #HORSEPAINTING, un evento nato in Tunisia che celebra la vittoria cartaginese a Canne.

Un esempio di collaborazione e di integrazione tra i popoli che il #CentreHippiqueMahdia replica martedi 26 febbraio, alla presenza del dottor Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia in Tunisia

La tela/coperta

Il Salone dell’Equitazione e dell’Ippica CAVALLI A ROMA ospiterà il prossimo 15 febbraio 2019, giorno dell’inaugurazione, l’evento internazionale HORSE PAINTING, nato e ideato nel 2016 a Mahdia, in Tunisia, per commemorare il comandante e uomo politico cartaginese Annibale Barca, in occasione dei 2.200 anni della vittoria della battaglia di Canne.

Per la prima edizione, fu organizzato un laboratorio di pittura e di costumi con decorazioni realizzate in DIY (acronimo del fai-da-te) per mettere in luce la strategia di Annibale, che rafforzava il suo esercito, eterogeneo e sempre meno numeroso di quello del nemico, con tattiche innovative sorprendenti, grazie anche alla famosa cavalleria numida. Secondo gli esperti, questi pony di Mogods passarono in un tratto semi-paludoso vicino al Col de la Traversette, uno stretto passaggio tra la Francia e Torino, a pochi chilometri a nord del Monviso.

Questi piccoli destrieri montati senza morso ne’ gualdrappa”, come ci tramanda Tito Livio, sono oggi degli eccellenti mediatori nelle IAA (Interventi Assistiti con l’Animale) come coadiuvanti delle attività convenzionali, in cui l’animale assume il ruolo di intermediario, di catalizzatore tra un operatore ed un fruitore finale con problematiche fisiche, mentali o comportamentali.

Di questa razza ne esistono ormai, nel mondo, meno di duecento unità e un piccolo branco vive ancora nel quartiere di Hiboun a Mahdia, l’antica “Hippon”, dove c’erano le scuderie di Annibale. Minacciati di estinzione, sono stati immortalati in quei preziosi mosaici tuttora conservati nel Museo del Bardo a Tunisi.

Oggi, HORSE PAINTING è un progetto che include storia, cultura, belle arti, bambini, salute e tanta solidarietà. Un’attività interattiva integrata che fa parte della campagna di sensibilizzazione, promossa dal Centro Ippico Mahdia, per l’infanzia, la disabilità e la diversità: un’occasione anche per infrangere pregiudizi e barriere che sono il principale ostacolo per l’integrazione nella comunità. HORSE PAINTING è una divertente ed educativa kermesse congiunta sulle due rive del Mediterraneo, a dimostrazione di come l’arte ed i cavalli, interagendo insieme, possano diventare un efficace mezzo di comunicazione tra le persone nonché una rappresentazione simbolica e diacronica che unisce culture diverse.

La tela-coperta, espressione artistica ideata dall’associazione tunisina Centre Hippique Mahdia, non è invasiva per l’equino, che è abituato ad indossare quella invernale per proteggersi dal freddo o l’estiva, a rete, contro le mosche. Questo «cavallo-cavalletto», mobile e imprevedibile, va ben oltre la semplice funzione di supporto e consente all’artista di entrare in relazione con l’identità specifica di questo eccezionale mediatore emotivo che è il cavallo. In questo caso, il coinvolgimento di un animale, che ha un linguaggio corporeo elaborato, pone l’artista in un’interazione interspecifica che lo porta a sviluppare, contemporaneamente, nuovi modi di esprimersi per condividere un’esperienza, unica nel suo genere. Questo eccezionale mediatore emotivo, assorbendo le nostre vibrazioni, permette di migliorare la connessione con noi-stessi.

La tela-coperta rivela alcune parti del corpo del cavallo che sono accessibili a livello tattile e visivo: il collo potente e sinuoso, la folta criniera, la coda che serve per esprimere le sue emozioni, le membra ma, soprattutto, la testa che è il centro della mimica facciale equina, vale a dire le orecchie mobili, gli occhi grandi, le labbra e le narici morbide.

L’associazione Centre Hippique Mahdia, in collaborazione con l’Associazione A.S.SE.A. ONLUS di Moncalieri, in provincia di Torino, animerà dunque, nello spazio fieristico « Slow Life » di CAVALLI A ROMA dedicato alle attività didattiche e ludiche rivolte ai più piccoli, questo happening equiartistico.

Un laboratorio di pittura che permetterà a tutti di partecipare, grandi, piccini e diversamente abili, nell’ottica di un’integrazione sociale globale e che sarà diretto in loco dalla dottoressa Nicole Rovera, amazzone e coaudiatore IAA dell’Associazione A.S.SE.A. ONLUS. I bambini potranno quindi divertirsi dipingendo, grazie ad una tavolozza di colori atossici, con le proprie mani, direttamente sulle tele-coperte in tessuto di jean, realizzate artigianalmente in Tunisia e indossate dai cavalli, mediatori e catalizzatori empatici d’eccezione.

Clarissa Lionello, insegnante di pittura e disegno, è l’artista che ha aderito a questo progetto e che si esibirà esprimendo la propria arte dal vivo, sperimentando questa novità equi-pittorica.

I tre video tematici che Chavalier.net proporrà poco prima dell’inaugurazione della Fiera cavalli di Roma

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Video Dream

Contemporaneamente saranno proiettati in continuo, su grande schermo, dei video tematici realizzati espressamente per questa occasione.

Alessandra Casino, istruttrice di equitazione e cautautrice, ha composto specialmente su richiesta del Centre Hippique Mahdia, la canzone « Every Person », dedicata alla valorizzazione della diversità, portata sullo schermo dal regista Michele Conidi, che ha scelto infatti questo brano come colonna sonora per il suo cortometraggio sul tema sociale del bullismo «Cinque minuti ancora», in concorso al David di Donatello 2019.

Il secondo video è stato realizzato grazie all’artista e ricercatrice Angela Demontis, appassionata di cavalli fin da bambina, autrice del libro « Il Popolo di Bronzo » sugli abiti, armi ed attrezzi delle popolazioni nuragiche della Sardegna dell’età del Bronzo. Il video si avvale della partecipazione del caglieritano Riccardo Mameli, appassionato di rievocazioni storiche medievali, e di Pietro Xander Mameli, che fa parte del gruppo “Compagnia Clugia Maior” per la  divulgazione e lo studio delle attività praticate nel Medioevo, con particolare riferimento alla storia locale nonché esperto di Buhurt, lo sport internazionale basato sul full contact di cavalieri che si sfidano in duello con armature ed armi rigorosamente filologiche.

Questo clip è stato interamente girato nel bosco di olivastri secolari del parco San Sisinnio a Villacidro, in provincia di Cagliari, amena località, cantata anche nel sonetto «La Spendula» di Gabriele D’Annunzio, ma il vero protagonista è Lio’i, Leone, un cavallo da sella italiano nato in Sardegna che incarna il medievale cantore di gesta, un aedo a quattro zampe, grazie alla tela-coperta in tessuto di jean che la Janas, alias Angela Demontis, ricopre di disegni premonitori come l’Arazzo di Bayeux, il tessuto che descrive per immagini gli avvenimenti chiave relativi alla conquista normanna dell’Inghilterra.

Il terzo video, infine, si avvale del contributo di un gruppo di appassionati volontari sia locali che italiani residenti nella cittadina di Mahdia, sulla costa tunisina, che hanno dedicato tempo ed energie per realizzare questa storia la cui trama verte sulla trasmissione generazionale dei valori fondamentali che la microcomunità familiare trasferisce ai propri figli, permettendogli di vivere meglio nella società e, tutto sommato, di essere più felici. In tale contesto, il cavallo è visto come un catalizzatore di empatia e di comunicazione non verbale nei bambini. Hanno partecipato anche una quarantina di giovani «artisti in erba», accompagnati dai loro genitori, che si sono prestati piacevolmente a dipingere le tele-coperte poste sui cavalli e a giocare a fare il cinema.

In un tempo fuori dal tempo, lontano dai tumulti del mondo, il sogno infantile si evolve in un universo in cui il cavallo, la natura e la pittura diventano i veri protagonisti della storia dove i sogni dell’infanzia si confrontano con la realtà e, spesso, prendono un’altra dimensione

« Dream- حلم » è una storia di fragilità e vitalità, che deriva dall’umiltà e dal rispetto, non dalla forza bruta, in cui la vecchiaia non è più l’emblema dei limiti dell’uomo di fronte alla natura e al destino ma rappresenta la culla delle risorse e dei valori che la contraddistinguono e ne esprimono la grandezza.

Una visione che ci lascia tutti sognatori …

Questi video saranno inoltre il tema centrale dell’appuntamento « CUORI ALLA RIBALTA » presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi, il martedi 26 febbraio, alla presenza del dottor Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia in Tunisia. Una proiezione-dibattito a sostegno dell’educazione emozionale dell’infanzia per sensibilizzare sia la società civile che quella politica ed economica locale, perché «Ogni bambino oggi è il cittadino di domani! » come sottolinea Gabriella Incisa di Camerana, presidente dell’associazione Centre Hippique Mahdia.

 

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#Au-DelaDesPistes Charity: quando il #cavallopurosangue viene riconvertito negli #sportequestri. La manifestazione di #Pau della scorsa settimana.

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Diamo seguito alla nostra sponsorizzazione del cavallopurosangue adattato al mondo degli sport equestri, uno strumento per gli istruttori ma soprattutto per gli appassionati, per disporre di un grande cavallo, che nn ha nulla da invidiare alle razze tedesche e olandesi.

Il primo Retraining of Racehorses Day del 2019 si è tenuto a Pau domenica scorsa.

Ecco cosa ha detto Isabelle Pacault, allenatrice di uno dei cavalli presentati a sostegno di queste iniziative di riconversione del cavallo purosangue- “È importante che le persone sappiano che un cavallo da corsa è capace di fare altre cose dopo la carriera iniziale. È anche importante per noi, come formatori, proprietari e allevatori, avere soluzioni valide per i nostri cavalli alla fine della loro carriera. Li dobbiamo a loro”.

Parallelamente all’incontro all’#ippodromodiPau che ha ospitato la Grand Cross de Pau Reverdy e il 132 ° Grande Course de Haies, l’#Au-DelaDesPistesCharity ha avuto il piacere di organizzare il suo primo Retraining of Racehorses Day del 2019.

Con il sostegno di #AlShaqabRacing, l’organizzazione benefica ha organizzato una serie di diverse dimostrazioni. In Dressage, in terzo in Gr1 201l del Prix Alain du Breil, MONPILOU ha mostrato la sua abilità, mentre gli ex cavalli da corsa che hanno formato la squadra femminile professionista di Brandeau Equitation, un centro ippico accreditato da Au-Dela Des Pistes, hanno mostrato le loro abilità in Horse-Ball.

Il momento clou della giornata è stata la Champions Parade, dove il pubblico e i professionisti presenti sono stati in grado di vammirare il ritorno dello specialista di Pau del Cross-Country TOUTANCARMONT e FEU CROISE, il vincitore della Grand Cross de Pau del 2015. È stato ritirato dopo la vittoria nella Grand Cross de Mont de Marsan del 2016 e ora si gode le sue giornate a casa nella regione delle Landes.

#IsabellePacault, ex allenatrice di TOUTANCARMONT, ha spiegato al pubblico tramite microfono, come “TOUTANCARMONT sia stato magnifico oggi. E’ stato inoltre un vero piacere vedere i nostri campioni in così buona forma”. È importante che le persone sappiano che un cavallo da corsa è capace di fare altre cose dopo la carriera iniziale. È anche importante per noi, come formatori, proprietari e allevatori, avere soluzioni valide per i nostri cavalli alla fine della loro carriera. Li dobbiamo a loro “.

Il prossimo Retraining of Racehorses Day si svolgerà domenica 26 maggio all’#ippodromoParis-Longchamp.

Per ulteriori informazioni sull’associazione benefica e sugli istituti accreditati di Au-Dela Des Pistes, visitare: http://www.audeladespistes.fr.

Il Cavalier Orlandi e la bella gioventù ancora in sella

Redazione Chavalier.net

Ecco il servizio apparso su Il Foglio a firma di Claudio Gobbi

E’ stato l’ultimo italiano a vincere una medaglia olimpica nell’equitazione. Oggi è presidente della Fise Lombardia e si dedica anima e corpo a fare conoscere uno sport non più d’élite

Vittorio Orlandi

Fise Lombardia

Sorgente: Il Cavalier Orlandi e la bella gioventù ancora in sella

Il Cavalier Orlandi e la bella gioventù ancora in sella (il Foglio on line. Oggi 31-1.2019

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https://www.ilfoglio.it/sport/2019/01/31/news/il-cavalier-orlandi-e-la-bella-gioventu-ancora-in-sella-235622/

E’ un uomo speciale il Cavalier Orlandi, indomito, ferro nei suoi propositi, nelle decisioni. Può cadere ma si rialza con rinnovato spirito. Il Foglio gli ha dedicato un servizio che vi invitiamo a legge aprendo il link che postiamo qui sopra.

Qui il testo completo in word

Lui ha 81 anni, è stato l’ultimo italiano a vincere una medaglia olimpica nel l’equitazione (Monaco 1972), è presidente di una azienda di rilevanza nazionale. Lo potete incontrare a Castellazzo di Bollate in quello che fu il maneggio di Mancinelli che con lui, e i D’Inzeo, formavano quel Dream team padrone dell’equitazione in Europa e nel Mondo negli anni tra i sessanta e i settanta. Ma naturalmente dovrete aspettare d’incontralo personalmente sulle tribune del maneggio dato che prima deve scendere da uno dei suoi 6 cavalli di alta genealogia e dal grande fisico provenienti da tutto il pianeta. Lui è il Cavalier Vittorio Orlandi, di nome e di fatto. Non è mai andato in pensione e non ha ancora appeso la sella al chiodo. E non solo non è mai sceso da cavallo, ma oggi si occupa a tempo pieno dei problemi dell’equitazione. Da ottobre dopo l’esperienza nazionale dove ha risanato il debito della Fise frutto di scellerate gestioni, ha vinto con percentuale bulgara le elezioni per la presidenza della Fise Lombarda, la più importante a livello nazionale con i suoi 340 centri ippici affiliati che visita si può dire quotidianamente. Un uomo dalla grande energia dunque <alimentata – ci dice – dai progetti che ho realizzato, dai risultati posativi che ho prodotto nel mio lavoro, in sella e nelle istituzioni ippiche>. Vittorio Orlandi è un uomo di coraggio perché non si monta a cavallo ogni santa mattina in sella a soggetti che non sono propriamente delle pecore, come si usa dire in gergo equestre di cavalli fatti di legno, se non si ha del coraggio, lo stesso coraggio che ad Aquisgrana (che i tedeschi chiamano Aachen), lo portava a saltare ostacoli che superavano e superano tutt’ora per i cavalieri che vi si cimentano, il metro e sessanta. O cavalli che non erano propriamente soggetti tranquilli: come Samba, <un cavallo che visionai e acquistai in America e che una volta portato a casa (in maneggio, ndr), si fermava pericolosamente davanti agli ostacoli con i rischi che si possono immaginare>. Ma ci vuole anche coraggio e passione per questo sport se alla bella età di 81 (d’altra parte Berlusconi ne ha 83) diventi presidente della Fise Lombardia e ti metti a viaggiare in lungo e in largo per la regione per affrontare i problemi dei cavalieri e dei maneggi. E soprattutto a dirigere una struttura complessa come la Fise. <La bombarda è la regione dove c’è ricchezza e passione per il cavallo e gli sport equestri e che ha le maggiori possibilità di sviluppo>. Il progetto è quindi ambizioso. Ma Vittorio Orlandi non è nuovo a imprese che altri non si sognerebbero neppure. É stato lui a promuovere negli anni Ottanta la trasformazione della fiera agricola di Verona nell’attuale Fieracavalli che porta a questa kermesse tra le maggiori al mondo, oltre 100.000 appassionati e operatori del settore. E sempre lui è stato colui che ha “inventato” i Pony Club, una struttura a livello nazionale indispensabile sia per avvicinare i ragazzi all’equitazione, sia per portare nuova linfa ai maneggi. Ora l’impresa con Orlandi presidente si estende a più vasti orizzonti con un idea che da sempre è il filo conduttore della sua azione nel mondo equestre. <Con il progetto suola vogliamo coinvolgere il maggior numero di ragazzi lombardi. Abbiamo calcolato in 5000 gli istituii di primo e secondo grado che intendiamo contattare e in 700.000 i bambini possibili cavalieri. A questi abbiamo aggiunto 3000 oratori in cui esporremo cosa significa l’equitazione e i suoi benefici in modo da avviare al nostro sport il maggior numero possibile di ragazzi e famiglie, per offrire anche ai maneggi una fonte di “reclutamento” di nuove energie>. Vittorio Orlandi per la passione che ha per il mondo equestre, ha dato vita anche una fondazione che porta il suo nome e che raccoglie in se le migliori energie del settore in cui operano istruttori, comunicatori, e dove si è dato vita a stage per groom (uomini di scuderia) in modo da fornire ai maneggi personale altamente specializzato e affidabile. L’Orlandi cavaliere aveva iniziato a 9 anni a salire su un cavallo, si chiamava Maremmano, come la razza a cui apparteneva. A 17 fece il suo primo concorso ippico. Poi le Olimpiadi e il Mondiale di salto ostacoli di Roma dove il suo Lianos vinceva il titolo sotto la sella di Rodrigo Pessoa, il grande cavaliere brasiliano, a cui era stato affidato per quella competizione. Ora questo campione assoluto, pascola nei cieli. Dopo un meritato riposo sui prati di Castellazzo, <un meritato riposo, che si dovrebbe riservare a tutti i cavalli. E non a caso, mi sto occupando con le associazioni di settore e le istituzioni di un progetto che contempla la possibilità di ricovero per tutti i cavalli che escono dalle competizioni, sia quelli da concorso ippico, sia per quelli delle corse al trotto e al galoppo>.

Anact, Valter Ferrero interviene sulla nuova presidenza Finlandese di UET. E’ finita l’egemonia francese sul trotto europeo.

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#ValterFerrero è appena tornato da Parigi # #hippodrome de Vincennes dove oltre a gustarsi un gran bel #Prixd’Amerique, ha presenziato alla annuale riunione di #UET, #UnioneEuropeaTrotto, i massimo organismo a livello continentale di governo del settore che dopo decenni ha cambiato il suo presidente. Ecco cosa ci ha raccontato di questi due avvenimenti.

<La retta dell’Amerique, è stata davvero entusiasmante. La vincitrice, #BelinaJosselyn è assolutamente una cavalla bellissima. Ed è molto difficile davvero competere con questa campionessa guidata e allenata da #Bazire. Tuttavia se gli italiani avessero avuto cavalli pronti, potevamo almeno ben figurare in questa compagnia di assoluto livello. É stato certamente un #Amerique molto lottato e ha vinto sicuramente la più bella e la più forte al via. Belina Josselyn potremo vederla anche in Italia? <Nn credo che verra a correre da noi>. La cavalla era al suo terzo tentativo, dopo il secondo posto del 2017 e il quarto dello scorso anno, infine, la splendida Belina Josselyn ha finalmente conquistato l’alloro nella massima corsa europee di trotto.

Durante il meeting è avvenuta anche l’elezione dei nuovi vertici di UET, Unione Europea Trotto, Dopo decenni, il vento cambia con l’elezione alla presidenza della finlandese #MarjaanaAlaviuhkola, medico veterinario, già presidente di #SvenskTravsport (Federazione Svedese del trotto). Era vicepresidente dal 2010.

<Sicuramente è un segnale di rinnovamento -, ci dice Valter Ferrero -. Per altro è la prima donna eletta all’UET. É stata una elezione sostenuta dalla Svezia, oltre che dalla Finlandia, naturalmente. É davvero un bel segnale innovativo. Sicuramente le Svezia è paese di maggior consistenza che non la Svizzera (la precedente presidenza era Svizzera, e sostenuta dalla Francia, ndr). Pertanto mi sembra che l’egemonia francese non sia più cosi ben delineata. Sicuramente questa presidenza è certamente a trazione europea e nn francese. Non sono andato a fondo del suo programma, ma cambierà abbastanza, Inoltre il segretario storico dell’UET, Chartier dopo trent’anni, è andato in pensione e al suo posto è entrato Mopas, più giovane, e direttore dell’ente tecnico francese. Il segretario è sempre comunque francese, ma vi sarà maggiore attenzione ai piccoli stati. A breve farò una relazione al ministro #GianMarcoCentinaio, dato che siamo stati latitanti a livello di UET da troppo tempo e sono stato investito dal ministro proprio per la partecipazione italiana a questo organismo internazionale. La mia nomina a rappresentare l’Italia nell’UET, comporta una relazione per Centinaio che sto preparando, in modo che la politica si renda conto delle criticità del settore a livello europeo, tra cui l’apertura delle corse francesi (oggi aperte solo per un 20%, ndr) che non è mai stata richiesta>.

Infine un ultimo chiarimento. Come si sta sviluppando il tema dei pagamenti delle corse? <Per quanto ne so, dovrebbe essere in pagamento settembre>.

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Qui sopra le nazioni che fanno parte di UET, Unione Europea Trotto

Valter Ferrero oltre a essere presidente dell’Anact è titolare di un allevamento a Orbassano, in provincia di Torino ch dispone di 15 fattrici e 4 stalloni, tra cui Vivid Wise AS

Winx e Cracksman vincono il titolo di Longines World’s Best Racehorse 2018, il Qatar Prix de l’Arc de Triomphe premiato come Longines World’s Best Horse Race per la terza volta. Primo tra i fantini Lanfranco Dettori.

Mercoledì 23 gennaio, Longines insieme alla Federazione Internazionale delle Autorità Ippiche (IFHA), partner di lunga data, ha avuto il piacere di presentare la cerimonia di consegna dei premi Longines World’s Best Racehorse e Longines World’s Best Horse Race 2018 a Londra (GB). Con un punteggio di 130, Winx e Cracksman si sono aggiudicati ex-aequo il titolo di Longines World’s Best Racehorse 2018.

 

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Winx figura nella Top 10 della classifica Longines World’s Best Racehorse fin dal 2015, oltre a essere dal 2016 la puledra/giumenta con il miglior punteggio al mondo. Il 2018 l’ha visto trionfare in una stagione che è culminata con la vittoria del Ladbrokes Cox Plate per la quarta volta, unico cavallo nella storia a raggiungere un simile traguardo.

 Anche l’altro vincitore, Cracksman, ha lasciato il segno, con la sua impressionante vittoria nel QIPCO Champion Stakes nel British Champions Day ad Ascot, di cui Longines è Partner principale e Cronometrista Ufficiale. Il cavallo da corsa britannico è stato montato dallo stesso team di Golden Horn, il miglior cavallo da turf al mondo nel 2015. Il fantino di Cracksman nel 2018 è stato Frankie Dettori, vincitore del Longines World’s Best Jockey nel 2018 e nel 2015.

 Accelerate, con 128 punti, si è aggiudicato il terzo posto nella classifica dei migliori cavalli al mondo durante la cerimonia, che per la prima volta si è tenuta nell’iconico hotel The Landmark di Londra. Accelerate nel 2018 ha dominato le classifiche in America, e Longines ha avuto l’onore di cronometrare la sua grande vittoria nella Breeder’s Cup Classic a Churchill Downs.

 La classifica è stilata da un gruppo di handicapper internazionali, in base alla performance dei cavalli nelle corse più importanti al mondo. Lo scorso anno Arrogate, purosangue americano, si era aggiudicato il titolo di Longines World’s Best Racehorse 2017 in seguito alle due epiche vittorie nella Pegasus World Cup in Florida e nella Dubai World Cup.

 Oggi i rappresentanti dei tre cavalli vincenti hanno ricevuto in dono eleganti orologi Longines. Inoltre, i team di Winx e Cracksman hanno ricevuto una riproduzione del vaso del Longines World’s Best Racehorse, consegnata loro dai rappresentanti dell’IFHA.

 Una cerimonia, due premi

 Per l’occasione, Longines e l’IFHA hanno anche avuto il piacere di assegnare al Qatar Prix de lArc de Triomphe la vittoria del Longines World’s Best Horse Race 2018. Longines è fiera di essere Partner e Cronometrista Ufficiale di questa gara leggendaria, che si tiene nell’ippodromo di ParisLongchamp e vede la partecipazione dei migliori cavalli, allevatori, allenatori e proprietari di tutto il mondo.

 Il presidente di France Galop, Edouard de Rothschild, mercoledì era a Londra per accettare il premio. Ha ricevuto in dono un elegante segnatempo Longines, una targa commemorativa e una riproduzione del trofeo, che raffigura una testa di cavallo in posizione fiera. Enable, Sea Of Class, Cloth of Stars e Waldgeist sono stati i primi quattro finisher dell’edizione 2018 del Qatar Prix de lArc de Triomphe, gara che è stata la vincitrice inaugurale del titolo di Longines World’s Best Horse Race nel 2015 e si era aggiudicata il premio anche lo scorso anno.

 Il Longines World’s Best Horse Race premia la gara con il miglior punteggio tra le corse internazionali del Gruppo 1 con il rating più alto, stabilito da un gruppo di handicapper internazionali. La valutazione si basa sui punteggi dei migliori quattro finisher in ogni corsa.

 Longines e lIFHA: una partnership di lungo corso e valori comuni

 Con la sua passione per l’ippica che dura da oltre un secolo, Longines è orgogliosa di essere Partner e Orologio Ufficiale dell’IFHA, e di poter prestare il suo nome alla classifica Longines World’s Best Racehorse. La partnership tra Longines e l’IFHA, nata molto tempo fa, ha portato all’istituzione di una serie di prestigiosi premi destinati alla celebrazione dell’ippica d’eccellenza. I premi Longines World’s Best Racehorse e Longines World’s Best Horse Race, il Trofeo International Award of Merit Longines e IFHA e il premio Longines World’s Best Jockey sono rispettivamente un tributo ai cavalli da corsa, alle corse di cavalli, alle personalità e ai fantini che eccellono in questo sport.

 

American Racing: tutti i premiati della grande sera degli Oscar dell’ippica americana.

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Redazione JJcdH

La grande ippica statunitense ha premiato i suoi migliori esponenti nella serata che annualmente consacra cavalli e uomini al vertice dell’ippica americana ma che ha influenze importanti su tutto il mondo del purosangue del pianeta.

* Outstanding Trainer: Chad Brown
* Outstanding Owner: Hronis Racing
 
* Outstanding Jockeys: Ortiz Jr. and Hamilton
 
* Champion Older Dirt Horses: Accelerate and Unique Bella
 
* Champion Turf Horses: Sistercharlie and Stormy Liberal
 
* Champion 3-Year-Olds: Justify and Monomoy Girl
 
* Outstanding Breeder: John Gunther
 
* Champion Sprinters: Roy H and Shamrock Rose
 
* Champion 2-Year-Olds: Game Winner and Jaywalk
 
* Unique Oaklawn Penalty Resolution: Move Jock’s Days to N.Y.
 
* CHRB Tweaks Microchipping Rules
 
* TwinSpires.com Triple Crown Throwdown: Smarty Jones
 
* Thursday’s Pegasus Trackside Report
 
*Notable US-Breds in Japan: Jan. 26 & 27, 2019
 
* Spendthrift’s Mark Toothaker Discusses the Buzz Around ‘Bolt’

#Justify è cavallo dell’anno 2018 (vedi le votazioni).

Redazione-JJcdH

Justify, il campione di #BobBaffert (da Scat Daddy-Stage Magic, da Ghostzapper) è stato un esempio di perfezione durante tutta la sua breve carriera, in cui ha realizzato cinque vittorie su cinque corse disputate tra cui le tre della Triplice Corona.

Non c’era dubbio che avrebbe vinto l’Eclipse per il miglior maschio dell’anno. Ma c’è stata competizione  e dibattito nella categoria Cavallo dell’Anno con il vincitore del Classic (GrI), Accelerate (da Lookin At Lucky) acquistato alle #keeneland sptember del 2014 per 380.000 dollari e comunque Champion Eclipse Older Male (maschi anziani), 2018.

Campionato da China Horse Club, WinStar Farm, Head of Plains Partners e Starlight Racing e allevato da John D. Gunther, il vincitore della Triple Crown 2018 è stato allenato dalla Hall of Famer di Bob Baffert. Da yearling di alle KEESEP fu battuto a $ 500.000.

Ecco i risultati della votazione per il Cavallo dell’anno 2018: Justify, 191; Accelerate, 54; Monomoy Girl, 2; Abilita, (GB), 1; Astensione dei votanti, 1.

Daily Telegraph: un cavallo è il personaggio dell’anno

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Il Daily Telegraph ha proclamato Winx, una cavalla Purosangue Inglese dal palmarés strepitoso, Australiano dell’Anno: secondo il prestigioso giornale non c’erano candidati umani che potessero contenderle il titolo.

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Avevamo già pubblicato su queste pagine la leggenda di questa cavalla straordinaria che si è giustamente guadagnata il titolo di PERSONAGGIO DELL’ANNO australiano.

Riproponiamo il servizio

https://chavalier.net/2018/09/16/news-dal-mondo-winx-vince-anche-il-george-main-stakes-gr-i/.

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La madre, VEGAS SHOWGIRL per parte di padre, in linea diretta risale nientemeno che a St Simon, una delle rarissime eccezioni presenti negli alberi genealogici.

Mondo trotto. Parla Ferrero, presidente Anact (e i numeri del settore).

Redazione JJcdiH

A colloquio con il presidente dell’Anact Valter Ferrero.

<Siamo all’anno zero, o giù di li>. E’ questo il pare del presidente dell’Associazione allevatori del cavallo trottatore a cui abbiamo chiesto un pare sullo stato attuale dell’ippica italiana su versante trotto.

Anche se con una freccina rivolta all’in su. Una situazione moderatamente positiva per il nostro allevamento>. D’altra parte, anche nei periodi di magrissima come quelli degli anni scorsi, il trotto non ha mai smesso di produrre cavalli da corsa che si sono fatti grandemente valere nelle corse estere. In primo luogo in Francia, ma anche in Svezia e in Olanda. <Una situazione moderatamente positiva>.

La cosiddetta task force dovrebbe trovare un primo momento di sintesi alla fine di febbraio per concludere i lavori nel giro di un anno. <Centinaio sta facendo bene, vediamo i risultati>.

<Noto tuttavia una frenata sul terreno dei pagamenti dei premi di cui nn sappiamo ancora nulla. E quindi nel settore si avverte un certo malumore. Per quanto riguarda la force, questa deve deve trovare ancora una sua dimensione>.

QUESTI I NUMERI DEL SETTORE 2018

Nati – 1900

Fattrici 2600 – 3000

Cavalli in corsa 8000

Montepremi 42 milioni

Provvidenze alle sull’estero 1 ml

Premio aggiunto solo x allevatori 2 milioni

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