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Comunicato Stampa A cura del Comitato Ippica Equitazione Italia viva
Un eccellenza cittadina: l’Ippodromo che c’era e non c’è più. Il convegno di sabato 26 giugno.
Questo il titolo del convegno di Italia Viva sul gioiello dimenticato del 26 giugno 2021a Monza alla Sala Conferenze Teatrino della Villa Reale. L’ippodromo era un gioiello vero è proprio. Un eccellenza della città di Monza, costruito in quel parco voluto da Napoleone Bonaparte. Poi l’oblio, la sua progressiva distruzione, la scomparsa dovuta a incuria di amministrazioni ed enti di Stato che avrebbero dovuto preservare questa costruzione del tutto simile ad altre in Europa prima fra tutte quella che si erge Chantilly (Francia), e del tutto simile al castello di Ludvig di Baviera.
Italia Viva Monza su quell’ippodromo ci ha realizzato la sua prima iniziativa in presenza, con un convegno che si è tenuto il 26 scorso nella sala conferenze del Teatrino di villa Reale a cui malgrado la scarsa pubblicità data all’evento dovuta alle affissioni che il Comune ha posto in luoghi poco frequentati, hanno preso parte circa 40 di persone, tra cui alcuni venuti da Milano, Varese e dai Colli Piacentini.
L’iniziativa è stata introdotta dalla coordinatrice di Iv architetto Francesca Pontani che ha illustrato le finalità dell’iniziativa a cui è seguito un intervento del moderatore, il giornalista Claudio Gobbi, responsabile del Comitato Ippica Equitazione aderente a IV e che con il coordinatore di Monza, l’ingegner Alberto Pilotto, ha reso possibile l’evento.
L’ippodromo di Mirabello fu costruito nel ’23 da una vera e propria archistar dell’epoca: Paolo Vietti Violi membro delle accademie delle Belle Arti di Brera e di Francia, che aveva già edificato quello di San Siro in Milano e altri in Italia e nel mondo, tra cui quello di Istambul.
Su quella pista si sono cimentati i più grandi cavalieri e amazzoni non solo italiani, in giornate di cross country da sempre tra le più celebri e che radunavano appassionati e popolo in una festa campestre dove i cavalli erano protagonisti e che oggi sono dimenticati come tanto altro del nostro Paese.
All’iniziativa hanno partecipato con testimonianze il marchese Giovanni Battista Litta Modignani, Frank Turner, di una nota famiglia ippica, la signora Adriana Felli che ha letto un brano sul cross country di Monza tratto dal volume dello scrittore Roberto Bertolini “Il Cross Country in Italia”. È intervenuta con una dotta relazione sulla struttura di quel l’ippodromo tratta da disegni di archivio, l’architetto Rossella Moioli.
Il foulard è un manufatto unico. Riproduce tutte le casacche storiche delle scuderie del galoppo e le maggiori di oggi. Viene prodotto in seta di twile, 90×90 cm a un costo di € 50 per minimo 2 pezzi. E’ acquistabile inviando una mail a cg.gobbi@gmail.com oppure con PayPall.
Presentiamo la proposizione del convegno organizzato dal Comitato Ippica Equitazione Milano che si terrà on line il prossimo 15 marzo a cui interverrà l’onorevole Maria Chiara Gadda capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera che ha proposto una riforma del settore che ha già avviato il suo iter parlamentare.
Un Nuovo Inizio atto secondo: l’ippica del Covid-19 e del Governo Draghi
Interviene la capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera dei Deputati onorevole Maria Chiara Gadda
Milano 15 marzo app ZOOM
Dopo il primo convegno sul mondo ippico ed equestre, il Comitato Ippica Equitazione Milano aderente a Italia Viva, propone una seconda iniziativa, a partire dal cambio della guardia a palazzo Chigi, susseguente alla caduta del governo Conte e all’insediamento del nuovo esecutivo guidato dal professor Mario Draghi. Con un nuovo inquilino del Mipaaf, Stefano Patuanelli (5Stelle) che sostituisce Teresa Bellanova di Italia Viva.
Quale potrà essere dunque il destino del settore ippico ed equestre? E’ questa la principale domanda a cui dovrà rispondere il convegno attraverso un confronto ampio tra le principali componenti del settore, il mondo dell’allevamento, quello delle imprese, e quello in cui si svolgono le competizioni, vale a dire gli ippodromi. Senza dimenticare le figure professionali che sono coinvolte nella filiera ippica ed equestre, veterinari, personale di scuderia, trainer, istruttori di equitazione, oltre a federazioni e associazioni ippiche ed equestri.
Il contributo decisivo a questa interrogativo verrà dato dall’onorevole Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera dei deputati. Che ha elaborato una proposta di legge sull’ippica, che dovrebbe essere risolutiva di problematiche che ormai si trascinano da alcuni lustri senza che il settore stesso, e la politica abbiano trovato soluzioni per fermare il decadimento di un mondo che ha dato ai natali a Federico Tesio e a Graziano Mancinelli.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato Italia Viva Ippica Equitazione Milano, coordinato dal giornalista Claudio Gobbi titolare dal blog Chavalier.net
È stato un anno molto difficile ma Chavalier.net ha lavorato per il bene di questo mondo. Un mondo difficile, nn amato dalle istituzioni, derubato della sua grande memoria e tradizione. Quella che ha nei suoi simboli Federico Tesio, Ribot e Nearco, Orsenigo e Donatello.
Nel nostro piccolo e con scarse risorse abbiamo prodotto un convegno a cui ha partecipato tra gli altri l’onorevole Chiara Gadda, responsabile per Italia Viva in commissione agricoltura, Vittorio Orlandi, presidente della Fise Lombardia, Eugenio Colombo, major broker in usa.
Grazie a Roberto Cociancih e alla stessa Chiara Gadda che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa
« Autant de petites gouttes d’eau font la mer… ensemble nous pourrons y arriver ! » c’est avec ces mots, chargés en même temps de chagrin et d’espoir, que Gabriella Incisa di Camerana fait appel à une collecte de fond.
Gabriella Incisa di Camerana; Italienne d’origine, elle est la présidente de l’association Centre Hippique Mahdia, qui œuvre depuis presque trente ans, au soutien de l’enfance et qui se mobilise, en particulier, pour la neurodiversité.
Dans cette petite ville, dans le Sahel tunisien, un team d’animaux autochtones, dont deux races menacées de disparition comme le Poney des Mogods et le Sloughi, le lévrier berbère, sont éduqués spécialement pour accueillir les plus petits et leurs familles, à fin de les accompagner dans un parcours d’acquisition de compétences nécessaires à une correcte intégration scolaire et sociale, grâce aux IAA, les Interventions Assistées avec l’Animal.
La nuit du 10 septembre, une inusuelle tornade a frappé cette localité au bord de mer.
Dans un tourbillon de vents extrêmement violents, les tentes et les toitures qui protégeaient les chevaux ont été emportés. Une nuit de tragédie pour tous, submergés par cette tempête sans précédent, qui a heureusement épargné les animaux du centre équestre de Mahdia mais qui ont causé des dégâts importants aux structures. Pour une association qui ne bénéficie pas de subventions étatiques, c’est presque impossible de pouvoir refaire les abris aux chevaux.
« Reconstruire est devenu urgent et nécessaire, car plus que la pluie je crains le soleil qui, dans cette région maghrébine enduit des coups de soleil chez les chevaux les plus clairs, ceux à peau rose. Les zones particulièrement vulnérables et sensibles sont généralement celles qui sont dépigmentées : le nez, les lèvres, le contour des yeux, les balzanes, les cicatrices, etc. – précise Gabriella désespérée et accablée par ce désastre qui vient d’aggraver le retour à la normalité d’après l’émergence du Covid19 – Cette photosensibilisation aux rayons UV du soleil s’accompagne souvent d’une photodermatose, c’est-à-dire un ensemble de démangeaisons cutanées et de lésions plus ou moins importantes et plus ou moins profondes selon le type de photosensibilisation rencontrée. La rougeur, l’inflammation, et la chaleur de la zone apparaissent aussitôt. Très douloureux pour le cheval, qui s’il ne se laisse soudainement pas toucher, des croûtes se forment ensuite et peuvent être suivies de saignements. Des infections peuvent suivre. Pour les cas les plus graves, certaines lésions peuvent être irréversibles !
Les chevaux ne réagissent pas de la même façon, leur vulnérabilité varie selon l’âge, le système immunitaire, le temps d’exposition, la chaleur environnante, etc. ».
Ne pouvant pas ouvrir, en Tunisie, des collectes sur les réseaux sociaux ni de lancer un Crowdfunding, objet d’une loi adoptée récemment mais pas encore en vigueur, l’association Centre Hippique Mahdia lance aujourd’hui un appel à participer aux dons pour pouvoir ouvrer autant pour les mineurs en situation de difficulté, de santé et sociale, que pour le bien-être animal.
Il est donc possible de contribuer à cette levée de fonds de deux manières différentes:
1) Avec PAY PAL dont le bénéficiaire est le mail suivant
donate.bc@gmail.com
2) À la PTT, avec MONEYGRAM ou WESTERN UNION, en spécifiant les données suivantes.
Association Centre Hippique Mahdia
Zone Touristique
5111 Hiboun – Mahdia (Tunisie)
C.I.F. 1502151 / P
Tél 00216 24 75 1 464
Il est indispensable d’envoyer le reçu du mandat au mail gabi_incisa@yahoo.com
Fançais/italiano
«Come tante piccole gocce d’acqua fanno il mare … insieme ce la faremo!» È con queste parole, cariche di dolore ma anche di speranza, che Gabriella Incisa di Camerana fa appello per un’importante raccolta fondi.
Di origine italiana, è la presidente dell’associazione Centre Hippique Mahdia, che opera da quasi trent’anni a favore dei bambini e, in particolare, al riconoscimento della neurodiversità.
A Mahdia, una piccola città nel Sahel tunisino, un team di animali autoctoni, tra cui due razze a rischio di estinzione come il Pony di Mogods e lo Sloughi, il levriero berbero, viene appositamente educato per accogliere i più piccoli e le loro famiglie e supportarli in un processo di acquisizione delle competenze necessarie per una corretta integrazione scolastica e sociale, grazie agli IAA, gli Interventi Assistiti con gli Animali.
Nella notte del 10 settembre, un tornado ha colpito questa cittadina sul mare.
In un turbine di venti estremamente forti, le tende e le tettoie che proteggevano i cavalli sono stati spazzati via, accartocciati come fogli di carta. Una notte di tragedia per tutti, travolti da questo temporale senza precedenti, che fortunatamente ha risparmiato gli animali del centro ippico di Mahdia ma che ha causato danni significativi alle strutture. Per un’associazione che non beneficia dei sussidi statali, è quasi impossibile poter ripristinare i ricoveri per i cavalli.
« La ricostruzione è diventata urgente e necessaria, perché più della pioggia temo il sole che, in questa regione del Maghreb, provoca dei colpi di sole ai cavalli più chiari, quelli dalla pelle rosa. Le zone particolarmente vulnerabili e sensibili sono generalmente quelle depigmentate: naso, labbra, contorno occhi, balzane, cicatrici, ecc. – precisa Gabriella disperata e sopraffatta da questo disastro che ha appena aggravato il ritorno alla normalità a seguito del Covid19 – Questa fotosensibilizzazione del sole ai raggi UV è spesso accompagnata da fotodermatosi, cioè prurito cutaneo e lesioni più o meno importanti e più o meno profonde. Il rossore, l’infiammazione e il calore dell’area appaiono immediatamente. Molto doloroso per il cavallo, che improvvisamente non si lascia più toccare la parte lesa. Si formano quindi delle croste che possono essere seguite da sanguinamento. Possono seguire infezioni. Nei casi più gravi, alcune lesioni possono diventare irreversibili! I cavalli non reagiscono allo stesso modo, la loro vulnerabilità varia a seconda dell’età, del sistema immunitario, del tempo di esposizione, del calore circostante, ecc. ».
Non potendo aprire, in Tunisia, collette on line sui social o lanciare un Crowdfunding, oggetto di una legge adottata recentemente ma non ancora in vigore, l’associazione Centre Hippique Mahdia lancia oggi quest’appello accorato per poter ritornare, a breve, a lavorare sia per i minori in situazioni sanitarie e sociali difficili quanto per il benessere degli animali.
È quindi possibile contribuire a questa raccolta fondi in due modi diversi:
1) Con PAY PAL il cui beneficiario è la seguente email
donate.bc@gmail.com
2) Oppure, con MONEYGRAM o WESTERN UNION, specificando i seguenti dati.
Association Centre Hippique Mahdia
Zone Touristique
5111 Hiboun – Mahdia (Tunisia)
C.I.F. 1502151 / P
Telefono 00216 24 75 1464
È indispensabile inviare la ricevuta dell’effettuato versamento mandato via mail: gabi_incisa@yahoo.com
Un ippica dimenticata, in cui personaggi di nessun peso hanno proposto e ottenuto che il Gp Milano fosse ridotto a un fantasma rispetto alla grande corsa che ha laureato campioni come Nearco, oggi necessità di un grande rilancio con un importante investimento per il futuro.
Questo è possibile con i soldi provenienti dall’Europa per il rilancio del Paese perchè l’ippica è una parte del paese con migliaia di addetti, tra allevatori, proprietari, addetti. Ma bisogna muoversi in modo sollecito.
È necessario l’intervento della ministra Bellanova e della parte sana e consapevole del settore.
Ce la possibilità di un NUOVO INIZIO che ci porti ai livelli del nostro passato glorioso.Ecco alcuni punti su cui intervenire.
IPPICA: UN NUOVO INIZIO
Un miliardo per il rilancio del settore
-Defiscalizzazione sul modello americano |
-Contributi all’allevamento |
-Pagamento premi sul modello francese con rimessa diretta sui c/c dei premi a 10 gg dall’avvenuto evento
-Ristrutturazione del calendario sul modello ante 1970
-Riutilizzo del cavallo da corsa in ambito equestre | sul modello dell’Associazione francese Au de-la de Piste
-Passaggio sotto il CONI dello spettacolo ippico
-Il modello inglese |un modello da seguire?
-Il trotto elemento vivo dell’ippica italiana |
-Pubblicità e promozione |
-Le corse in Tv: quale modello, a chi affidare la concessione: è lo Stato che deve pagare il concessionario o è il concessionario che deve pagare lo Stato sul modello del calcio?
Grande intervento per la riapertura degli ippodromi, la ministra è chiamata a intervenire per il più internazionale degli ippodromi italiani, Merano. Perdite per il mancato rinnovo della convenzione nn ne consentirebbero il proseguimento dell’attività di questo che è l’unico ippodromo che ha resistito alla grave crisi del settore indotta da un ministero come il Mipaaf costituito da personale incompetente.