Chavalier.net è un blog sul mondo del cavallo, racconta storie di uomini e cavalli, di business e di politica ippica – Chavalier.net is a blog about the horse world, tells stories of men and horses, business and horse racing politics – Info chavalier.magazine@yahoo.it
Oggi occorrono i fatti e le parole stanno a zero. Dobbiamo ricordare: NOI SIAMO STATI NEARCO, E RIBOT, FEDERICO TESIO E DE MONTEL. CHI HA DIMENTICATO NON E’ DEGNO DI APPARTENERE A QUESTO MONDO.
L’ippica e l’Equitazione sono da tempo spariti dalle televisioni, frutto di una politica miope, in c ui la demonizzazione del settore ha prevalso anche sugli effetti benefici che portava alle casso dello Stato questo settore della vita civile, economica e sociale del Paese. Mentre un tempo il settore valeva qualche cosa come 6000 miliardi delle vecchie lire, oggi lo Stato, ogni anno vi immette oltre 140 milioni i euro. Non è più possibile andare avanti così.Questo atto è un primo tentativo per riportare l’ippica ai livelli internazionali che le competono. (CG)
Redazione
La lettera del segretario della vigilanza on. Michele Anzaldi al presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, frutto di una lettera di Claudio Gobbi corredata dalle firme di autorevoli esponenti del settore, tra cui quelle di Marco di Paola, Presidente Fise nazionale, cavalier Vittorio Orlandi, Frank turner, Raffaele Biondi.
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 12/10/2021
Stato iter:
IN CORSO Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06822 presentato da GADDA Maria Chiara testo di Martedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575
i riflessi economici della pandemia hanno fortemente colpito numerosi settori produttivi, e tra di essi anche quello dell’ippica;
si sono aggravate le fragilità di sistema emerse nel corso dell’ultimo decennio per le quali è urgente un concreto piano di rilancio;
le chiusure determinate dalle misure di contenimento e gli effetti che tutt’ora si protraggono, hanno altresì minato la competitività del settore anche a livello internazionale relativamente agli scambi commerciali per allevatori, scuderie e indotto;
un tema fra tutti rischia però, di creare gravissime conseguenze per le imprese sul fronte economico-finanziario, minando definitivamente la sostenibilità della filiera dell’ippica; i cronici ritardi registrati nel pagamento dei premi al traguardo in favore degli operatori ippici nazionali e stranieri da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno ormai assunto una dimensione molto lontana persino dalla prassi di circa tre mesi intercorrente tra l’effettuazione della corsa e il pagamento dei relativi premi; i pagamenti degli operatori italiani con fattura sono fermi a novembre 2020 e le liquidazioni degli operatori esteri sono a ancora più datate;
simili ritardi recano un considerevole danno d’immagine al nostro Paese, inducendo gli operatori stranieri ad abbandonare il nostro territorio in ragione della scarsa affidabilità che contraddistingue il sistema dei pagamenti;
il continuo protrarsi dei ritardi e i mancati pagamenti dei premi al traguardo espongono, altresì, l’Italia ad una sostanziale svalutazione dei purosangue italiani da corsa allevati, e le aste che hanno recentemente avuto luogo hanno mostrato una forte flessione delle presenze di acquirenti stranieri e dei prezzi medi, salvata soltanto da una produzione di puledri italiani ancora attestata su alti standard;
la diminuzione dei cavalli allevati dai 2000 del 2012 agli attuali 670 solo per il galoppo, e la chiusura di molte aziende agricole e scuderie hanno provocato migliaia di perdite di posti di lavoro soprattutto nel settore agricolo;
tale contesto di incertezza rischia di ingenerare tensioni tra i lavoratori che rischiano di perdere occupazione, e sta pregiudicando ormai gli investimenti nel nostro Paese da parte degli operatori, con conseguente ulteriore perdita di gettito e di prestigio internazionale che vanificherebbe gli sforzi sin qui fatti da un settore eccellente del made in Italy –:
quale sia l’esatta situazione dei piani di pagamento di cui in premessa, per recuperare l’enorme ritardo accumulato e al contempo assicurare, in prospettiva, tempistiche certe in ordine all’emissione degli ordinativi di pagamento dovuti, in ragione delle future competizioni. (5-06822)Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 ottobre 2021 nell’allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura) 5-06822
Signor Presidente, Onorevoli deputati,
giova precisare, in via preliminare, che il processo del pagamento dei premi in favore degli operatori ippici italiani e stranieri prevede un considerevole e articolato numero di fasi procedurali che, accanto ai controlli dei competenti organi (Ufficio Centrale di Bilancio), interessa ben quattro sistemi gestionali e contabili differenti (E-Unire, Paga Ippici, SiCoGe e INIT) non ancora integrati. Tale circostanza, che comporta la replica dell’inserimento dei dati su tutta la catena dei sistemi, produce un rallentamento dell’iter di pagamento dovuto al maggior numero di operazioni da eseguire. Chiarito quanto sopra rilevo che la procedura dei pagamenti in parola si avvia con l’inserimento delle relazioni ufficiali da parte delle Società di Corse sul sistema E-Unire, da completare entro i dieci giorni successivi del mese in cui la corsa si è svolta. Dopo il necessario controllo da parte degli uffici competenti e la consecutiva generazione dei movimenti premi sul sistema E-Unire, entro tre settimane vengono emessi i decreti di impegno. All’approvazione di tali decreti da parte dell’Ufficio Centrale di Bilancio presso il MiPAAF, che deve provvedere entro 30 giorni, segue l’emanazione dei decreti di liquidazione che necessitano di analogo controllo. Detto questo rilevo che, per affrontare la situazione di evidente difficoltà nel pagamento dei premi con fattura (fermo a Dicembre 2020), è stato avviato un progetto interno per ottimizzare il procedimento di pagamento mediante l’inserimento di risorse umane aggiuntive per la mappatura delle diverse fasi, l’individuazione dei sistemi coinvolti, la comprensione del miglior profilo professionale da assegnare a ciascuna fase e l’individuazione dei fattori che fin qui hanno ostacolato un processo fluido e continuo di pagamento. Informo inoltre l’interrogante che sono state avviate le procedure di liquidazione delle fatture liquidabili del 2020 che, in assenza di osservazioni, saranno pagate dall’Ufficio centrale di Bilancio entro 30 giorni. Considerando che è stata stimata una capacità massima operativa a regime di circa 40 fatture settimanali e che le fatture mensili ammontano a circa 200, si conta di arrivare a regime entro metà novembre e di completare la liquidazione delle fatture del primo trimestre del 2021 entro il prossimo gennaio.
ippica | Gadda (IV): “Servono tempi certi per il pagamento dei premi da parte del Mipaaf. Ritardi non più accettabili”.
“L’ippica italiana insieme a tutta la filiera allevatoriale e all’indotto, sta affrontando una grave crisi di sistema. Bisogna correre ai ripari altrimenti perderemo una eccellenza del made in Italy. Serve approvare in tempi certi la proposta di legge a mia prima firma sul riordino del comparto, ma anche procedere al rapido pagamento dei premi al traguardo che le imprese attendono da troppo tempo.” Così l’onorevole Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura, relativamente alla sua interrogazione a risposta immediata in Commissione Agricoltura a cui ha risposto questo pomeriggio il sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali, Sen. Francesco Battistoni. “Il comparto, durante la lunga emergenza sanitaria, ha visto aggravarsi le sue storiche fragilità di sistema. È giunto il tempo di un piano di rilancio prima che sia troppo tardi, ed é fondamentale in questo riorganizzare anche la macchina ministeriale a partire dall’efficienza del sistema di pagamento. Positivo che si stia provvedendo alla liquidazione delle fatture del 2020, ma è necessario un ulteriore sforzo perché i tempi indicati sono ancora troppo lunghi. Arrivare a regime con il pregresso a metà novembre e completare la liquidazione delle fatture del primo trimestre 2021 entro gennaio, come ha risposto il sottosegretario, per alcune imprese potrebbe rappresentare un serio problema”. “Un tema fra tutti rischia infatti di creare gravissime conseguenze per molte imprese sul fronte economico finanziario, minando definitivamente la sostenibilità della filiera dell’ippica; i cronici ritardi registrati nel pagamento dei premi al traguardo in favore degli operatori ippici nazionali e stranieri da parte del Ministero delle politiche agricole”, ha continuato Gadda. “I pagamenti degli operatori italiani con fattura sono fermi a novembre 2020 e le liquidazioni degli operatori esteri sono ancora più datate; simili ritardi recano un considerevole danno d’immagine al nostro Paese, inducendo gli operatori stranieri ad abbandonare il nostro territorio in ragione della scarsa affidabilità che contraddistingue il sistema dei pagamenti. Il continuo protrarsi dei ritardi e i mancati pagamenti dei premi al traguardo espongono, altresì, l’Italia alla svalutazione e alla diminuzione dei purosangue ed ei cavalli allevati, passati dai 2000 del 2012 agli attuali 670 solo parlando del galoppo. In Italia, per ogni puledrino non nato, si perdono due posti di lavoro. Negli ultimi anni la perdita occupazionale nella intera filiera è stata ingente e rischia di aumentare. Per questi motivi ho chiesto al Ministero il pronto pagamento dei premi al traguardo dovuti agli operatori nazionali e stranieri, e di garantire tempi certi per il futuro con una profonda riorganizzazione del sistema. Ritengo inoltre urgente approvare in tempi rapidi la proposta di legge, a mia prima firma, sull’ippicoltura che servirebbe per dare organicità al comparto e iniziare a porre le basi per il rilancio di una intera filiera che ha ancora molte eccellenze e professionalità”, conclude Gadda.
Comunicato Stampa A cura del Comitato Ippica Equitazione Italia viva
Un eccellenza cittadina: l’Ippodromo che c’era e non c’è più. Il convegno di sabato 26 giugno.
Questo il titolo del convegno di Italia Viva sul gioiello dimenticato del 26 giugno 2021a Monza alla Sala Conferenze Teatrino della Villa Reale. L’ippodromo era un gioiello vero è proprio. Un eccellenza della città di Monza, costruito in quel parco voluto da Napoleone Bonaparte. Poi l’oblio, la sua progressiva distruzione, la scomparsa dovuta a incuria di amministrazioni ed enti di Stato che avrebbero dovuto preservare questa costruzione del tutto simile ad altre in Europa prima fra tutte quella che si erge Chantilly (Francia), e del tutto simile al castello di Ludvig di Baviera.
Italia Viva Monza su quell’ippodromo ci ha realizzato la sua prima iniziativa in presenza, con un convegno che si è tenuto il 26 scorso nella sala conferenze del Teatrino di villa Reale a cui malgrado la scarsa pubblicità data all’evento dovuta alle affissioni che il Comune ha posto in luoghi poco frequentati, hanno preso parte circa 40 di persone, tra cui alcuni venuti da Milano, Varese e dai Colli Piacentini.
L’iniziativa è stata introdotta dalla coordinatrice di Iv architetto Francesca Pontani che ha illustrato le finalità dell’iniziativa a cui è seguito un intervento del moderatore, il giornalista Claudio Gobbi, responsabile del Comitato Ippica Equitazione aderente a IV e che con il coordinatore di Monza, l’ingegner Alberto Pilotto, ha reso possibile l’evento.
L’ippodromo di Mirabello fu costruito nel ’23 da una vera e propria archistar dell’epoca: Paolo Vietti Violi membro delle accademie delle Belle Arti di Brera e di Francia, che aveva già edificato quello di San Siro in Milano e altri in Italia e nel mondo, tra cui quello di Istambul.
Su quella pista si sono cimentati i più grandi cavalieri e amazzoni non solo italiani, in giornate di cross country da sempre tra le più celebri e che radunavano appassionati e popolo in una festa campestre dove i cavalli erano protagonisti e che oggi sono dimenticati come tanto altro del nostro Paese.
All’iniziativa hanno partecipato con testimonianze il marchese Giovanni Battista Litta Modignani, Frank Turner, di una nota famiglia ippica, la signora Adriana Felli che ha letto un brano sul cross country di Monza tratto dal volume dello scrittore Roberto Bertolini “Il Cross Country in Italia”. È intervenuta con una dotta relazione sulla struttura di quel l’ippodromo tratta da disegni di archivio, l’architetto Rossella Moioli.
Il foulard è un manufatto unico. Riproduce tutte le casacche storiche delle scuderie del galoppo e le maggiori di oggi. Viene prodotto in seta di twile, 90×90 cm a un costo di € 50 per minimo 2 pezzi. E’ acquistabile inviando una mail a cg.gobbi@gmail.com oppure con PayPall.
Presentiamo la proposizione del convegno organizzato dal Comitato Ippica Equitazione Milano che si terrà on line il prossimo 15 marzo a cui interverrà l’onorevole Maria Chiara Gadda capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera che ha proposto una riforma del settore che ha già avviato il suo iter parlamentare.
Un Nuovo Inizio atto secondo: l’ippica del Covid-19 e del Governo Draghi
Interviene la capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera dei Deputati onorevole Maria Chiara Gadda
Milano 15 marzo app ZOOM
Dopo il primo convegno sul mondo ippico ed equestre, il Comitato Ippica Equitazione Milano aderente a Italia Viva, propone una seconda iniziativa, a partire dal cambio della guardia a palazzo Chigi, susseguente alla caduta del governo Conte e all’insediamento del nuovo esecutivo guidato dal professor Mario Draghi. Con un nuovo inquilino del Mipaaf, Stefano Patuanelli (5Stelle) che sostituisce Teresa Bellanova di Italia Viva.
Quale potrà essere dunque il destino del settore ippico ed equestre? E’ questa la principale domanda a cui dovrà rispondere il convegno attraverso un confronto ampio tra le principali componenti del settore, il mondo dell’allevamento, quello delle imprese, e quello in cui si svolgono le competizioni, vale a dire gli ippodromi. Senza dimenticare le figure professionali che sono coinvolte nella filiera ippica ed equestre, veterinari, personale di scuderia, trainer, istruttori di equitazione, oltre a federazioni e associazioni ippiche ed equestri.
Il contributo decisivo a questa interrogativo verrà dato dall’onorevole Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione agricoltura della Camera dei deputati. Che ha elaborato una proposta di legge sull’ippica, che dovrebbe essere risolutiva di problematiche che ormai si trascinano da alcuni lustri senza che il settore stesso, e la politica abbiano trovato soluzioni per fermare il decadimento di un mondo che ha dato ai natali a Federico Tesio e a Graziano Mancinelli.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato Italia Viva Ippica Equitazione Milano, coordinato dal giornalista Claudio Gobbi titolare dal blog Chavalier.net
Lo stage è rivolto all’appassionato, sia a chi desidera operare in quanto imprenditore, sia a chi desidera prestarvi la sua opera in quanto veterinario, groom, caporazza. Si tratta di 10 lezioni a partire dal 27 febbraio per ogni sabato realizzate attraverso zoom con la collaborazione di prestigiosi insegnanti
E’ organizzato dal direttore di Chavalier.net, Claudio Gobbi. qui di seguito la proposizione dello stage che per la prima volta è gestito tramite Zoom. Info cg.gobbi@gmail.com – tel +39 .338.6100948.
Il mondo del cavallo, non è solo passione, ma anche un’opportunità economica per chi desidera entrare in questo mondo affascinante. È per questo che il blog Chavalier.net diretto dal giornalista Claudio Gobbi, organizza uno stage su quello che è alla base di qualsiasi attività o passione per il cavallo: l’allevamento del cavallo sportivo sia da corsa sia per le discipline olimpiche da non confondere con quello da carne che esula da queste note e relativamente al quale siamo assolutamente contrari al suo allevamento.
La novità sta nella organizzazione di un corso particolare che viene realizzato on line attraverso l’app ZOOM. A questo proposito non si creda che lo stage sia qualitativamente inferire a quella dal vivo, come avrete modo di verificare nel proseguo di queste note sia per le materie trattate sia per la qualità degli interventi di professionisti di valore che mettono a disposizione il loro sapere e le loro conoscenze. A partecipanti verranno forniti tutti gli strumenti per diventare allevatori sia per passione, sia per un approccio professionale, ma anche per un approccio lavorativo, dato che in Italia, mancano, diversamente che in altri paesi, come Francia, Inghilterra e Germania, strutture per un approccio professionale al settore, una carenza che negli anni ha portato il Paese ad essere tra gli ultimi del mondo equestre e ippico.
La complessità del settore viene vista nei suoi aspetti tecnici, a partire da le strutture necessarie, per poi passare a quello che più propriamente attiene al cavallo sia in termini veterinari, morfologici, sia alle razze da allevare, al loro impiego e alla loro remunerazione, sia agli aspetti finanziari e commerciali decisivi per qualsiasi impresa anche se di ridotte dimensioni.
Gli organizzatori hanno ritenuto di offrire il meglio per quanto riguarda i materiali che avranno a disposizione i partecipanti, sia la disponibilità di insegnanti di livello. Che non mancheranno anche di rispondere a dubbi e domande.
Il corso, Covid-19 permettendo, propone, alla fine dello stage la visita a tre prestigiosi allevamenti situati al nord, al centro e al sud della penisola, in modo da verificare sul campo quanto appreso durante il corso.
A CHI È RIVOLTO
Il corso ha risvolti specialistici rilevanti sia in termini di insegnanti sia per i contenuti che formano una base importante per poter operare disponendo di tutte le nozioni e informazioni che permettono di affrontare questa attività con competenza. a questo proposito è necessario specificare che i contenuti proposti sono indirizzati verso una assoluta dinamica degli investimenti che gli organizzatori garantiscono reale dato che il corso vuole essere davvero uno strumento di conoscenza. È pertanto rivolto a tre tipi di soggetti. Primo, a chi desidera affrontare un percorso da imprenditore del settore, secondo per chi affronta l’allevamento da appassionato. Infine il corso è rivolto a coloro che intendono operare in quanto prestatori d’opera, groom, veterinari, capo scuderia. Lo stage fornisce inoltre tutte le informazione a cui rivolgersi per la riuscita della propria impresa, mettendo infine in contatto gli allievi con strutture e persone del settore.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO E ISCRIZIONI
Il corso si svolge nell’arco di venti lezioni di due ore l’una per un totale di 10 lezioni. Come si è detto si svolge attraverso l’app Zoom, a partire da sabato 27 febbraio e per ogni sabato successivo. Prevede l’invio di materiale didattico dopo l’iscrizione. A cui seguirà l’invio dei link con la pausa di Pasqua, settimana per settimana di Zoom per la partecipazione alle lezioni, condizione essenziale per la partecipazione.
Info coordinatore e responsabile dello stage: giornalista Claudio Gobbi: cg.gobbi@gmail.com – +39.338.6100948
Lo stage Prevede un contributo all’iscrizione del corso di 500 € che comprende il materiale di studio tra cui dvd da versare all’atto dell’iscrizione.
Queste le materie che verranno trattate nello stage
Nozioni di veterinaria equina generale
Nozioni di veterinaria equina con riferimento all’acquisto di monte, fattrici e puledri
Contributi nazionali, comunitari e regionali
Fisco in tema di allevamento
Strutture: (escluso terreni), box, recinti, ecc.
Razze: gestione e costi di acquisto
Figure professionali, groom, veterinari, ecc.
Compravendita tra persone e alle aste (dove si tengono e a chi rivolgersi)
Il coordinamento è affidato al giornalista professionista Claudio Gobbi
È stato un anno molto difficile ma Chavalier.net ha lavorato per il bene di questo mondo. Un mondo difficile, nn amato dalle istituzioni, derubato della sua grande memoria e tradizione. Quella che ha nei suoi simboli Federico Tesio, Ribot e Nearco, Orsenigo e Donatello.
Nel nostro piccolo e con scarse risorse abbiamo prodotto un convegno a cui ha partecipato tra gli altri l’onorevole Chiara Gadda, responsabile per Italia Viva in commissione agricoltura, Vittorio Orlandi, presidente della Fise Lombardia, Eugenio Colombo, major broker in usa.
Grazie a Roberto Cociancih e alla stessa Chiara Gadda che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa
Per il mondo del cavallo e per l’ippica è necessaria l’applicazione del Recovery Fund.
di Claudio Gobbi
Tempo fa avevamo affermato che era necessario 1 miliardi per la rinascita e ristrutturazione del settore. In affermazione corretta nella cifra necessaria che di certo ha suscitato stupore pur se è questa la cifra necessaria per far tornare l’ippica italiana tra le grandi nel mondo.
Oggi quella proposta assume valore di proposta concreta alla luce del rilancio complessivo del Paese e quindi anche di un settore che nn solo necessità di un importante maquillage, ma di uno sviluppo che porterà ricchezza, prestigio è importante lavoro come del resto insegnano i paesi ippicamente ed Equestriamente progrediti.
Invitiamo quindi i rappresentati del Mipaaf ad agire presentando una proposta importante che sia in grado di usufruire dei fondi del Ricovery Fund per un grande rilancio.
Questa la lettera a un amico da parte del responsabile del Comitato Ippica&Equitazione, Claudio Gobbi, per l’invito all’iscrizione, di cui omettiamo evidentemente le generalità, ed esplicativa delle motivazioni che hanno indotto Chavalier.net ad aderire di seguito il link https://www.italiaviva.it/265907
Caro XXX, queste le motivazioni per le quali ho ritenuto di costituire un Comitato Italia Viva, sul mondo dell’ippica e dell’equitazione.
Il settore ippico, è in completo disarmo. Ridotto a piccole guerre intestine tra piccoli signori della guerra che hanno impedito per piccoli interessi qualsiasi cambiamento in positivo, riducendo il Paese ippico a una pallida immagine del suo glorioso passato.
Ritengo credibile la proposta complessiva del partito di Renzi, ItaliaViva. In particolare ho trovato al suo interno personaggi che ispirano la mia fiducia, anche per il fatto che grazie a due di loro, Roberto Cociancih, responsabile di IV a Milano (e già senatore oltre che essere stato presidente mondiale degli scout) e Maria Chiara Gadda, onorevole di IV e capo Gruppo della stessa IV in commissione agricoltura della Camera che sta portando avanti una importante riforma del settore pur se tra grandi difficoltà, ho potuto realizzare un convegno lo scorso 17 ottobre a Milano dal titolo IPPICA, UN NUOVO INIZIO, in cui ho trattato i temi del rilancio del settore, presente anche il presidente Fise Lombardia Cavalier Vittorio Orlandi ed Eugenio Colombo broker italiano che opera negli Stati Uniti.
È il rilancio dell’ippica il tema che mi ha indotto a questa costituzione di un comitato. In particolare sui temi del pagamento dei premi come avviene in Francia, ovvero a 10 gg dalla corsa, la nuova istituzione dei Gran Premi Merano e Lotteria nuovamente lotterie nazionali, un fisco equo per i possessori e gli allevatori di cavalli.