Qui sopra la carriera di Enable
Qui sopra il video della vittoria di Enable nel 2017
di Giorgio Bergamaschi
La 5 anni ad Ascot marcia sulla via del terzo Arc e affronta 10 avversariPerò, solo il cresciuto Crystal Ocean è il vero avversario da battere, che ovviamente senza Dettori in sella perde almeno il 20% di forza
Ascot – Tutto il mondo del turf freme e attende la replica, due anni dopo. Già, i riflettori globali sono già accesi e puntati sulla straordinaria Enable. Dopo averla seguita inizialmente con simpatia per la forza ed il coraggio che, uniti alla classe, ne hanno fatto una “scalatrice” delle classifiche mondiali, il mondo del turf ha cominciato poi ad amare veramente, e nel profondo, questa straordinaria Enable che da anni sta scrivendo una storia meravigliosa che, di corsa in corsa, si rinnova e – se è possibile – si migliora. Per noi italiani, poi, questo amore vale il doppio perché il suo interprete è Feankie Dettori, il miglior fantino del mondo: come ha ripetuto ancora lo scorso anno Sir Lester Piggott, non uno dei tanti fans o tecnici, ma addirittura il più “avaro” (in ogni senso, non solo nella complimentazione) e “classico” talento mai visto in sella, che ha caratterizzato un’epoca…
Tutti contro la “superfemmina” dal sangue anche tedesco – attraverso la linea di Urban Sea – sul traguardo che nel recente passato ha consacrato Danedream e Novellist prima di lei
A questo punto del suo percorso agonistico, sorge spontanea una domanda: “C’è qualcosa che Enable possa ancora fare e che, nella sua sfolgorante carriera, non abbia ancora fatto” ? No, non c’è praticamente nulla che la “superfemmina” non abbia ancora fatto. Da oltre due anni, la migliore cavalla del mondo è imbattuta: otto vittorie di Gr. I gonfiano il suo portafoglio e, proprio per questo, la figlia di Nathaniel dopo il doppio a seguire nell’Arc tenta quello (a distanza di due anni) nelle King George & Queen Elizabeth Stakes (£ 1.250.000.000), il 2.400 che costituisce il vertice agonistico dell’estate. Questo, prima di puntare al terzo Arc, che costituirebbe il record dei record! Dopo il primo centro in questa corsa siglato nel 2017, ora è dunque tempo di un bis per la regina di Khaled Abdullah, alla quale manca tuttavia un successo sul tracciato di Chantilly… Ecco, questa è quasi una stravaganza, per questa campionessa immensa, che ha dominato in lungo e in largo sulle piste d’Europa, poi facendo inginocchiare i rivali anche nell’esperienza Oltreoceano.
Mi chiedo– pensando alle King George –, in questa edizione che vede Enable partire con gli scontati favori del pronostico nonostante una pausa di circa 9 mesi (seguita dal vittorioso rientro nelle Coral Eclipse Stakes di Sandown Park), cosa potrebbero opporre ad Enable “oggi” due soggetti del “passato” come Danedream e Novellist? La domanda non è né retorica né oziosa, ma nasce sia dalla forza dei due tedeschi che dal 2011 al 2013 avevano “qualificato” la presenza tedesca sul parquet internazionale, sia dal fatto che nelle vene della campionessa di Gosden scorre sangue tedesco, attraverso la linea femminile Urban Sea-Allegretta, indubbiamente due fattrici-base prodotte dal Gestüt Schlenderhan. Urban Sea è, infatti, la bisnonna paterna di Nathaniel: segno ulteriore, e una volta di più, di come lo stud tedesco investa sulla solidità, classe e tenuta dei cavalli immessi in razza. I due tedeschi summenzionati, Danedream e Novellist, in un passato più o meno recente, sono stati i mattatori proprio della “Corsa dei diamanti” che andrà in scena sabato: Danedream e Novellist, sulla via dell’Arc, avevano calcato la scena di Ascot per poi volare su quella del Grosser Preis von Baden. Una scelta, un percorso, che meriterà di essere ripreso.
Tutti contro Enable
A Sandown, la 5 anni plasmata da Gosden e capitalizzata da Dettori, pur al rientro ha contenuto le velleità del buon Magical (Aidan O’Brien) al debutto annuale. Più o meno in… versione fotocopia di quanto accaduto nel 2018 nelle September Stakes (Gr.III) . Allora, era stato Crystal Ocean – presentato da Sir Michael Stoute – a tentare disperatamente di fermare il volo di Enable a Kempton Park, scelto per il rientro dopo un infortunio. Per il figlio di Sea the Star non c’era però stata via di scampo, sul fondo in politrack. Ma ora il cavallo è venuto molto avanti e quest’anno è imbattuto. Nelle Prince of Wales di Royal Ascot, del resto, ha dimostrato di quanto sia salita la sua caratura: il 19 giugno Crystal Ocean sotto l’impulso di Frankie ha scherzato con l’O’Brian Magical, con il tedesco di Francia Waldgeist sabato egli pure della partita, sempre in “formato” Fabre, quindi staccando Hunting Horn mentre la povera Sea of Class aveva ormai il suo “male oscuro” che già la minava.
Come “condimento aggiunto”, diciamo ancora che il Gr. I di Ascot sarà arricchito dalla partecipazione del vincitore del Derby di Epsom, Anthony van Dyck. Il 3 anni affronterà però avversari anziani di notevole esperienza, e scenderà nell’agone dopo la sua vittoria nel Blue Ribbon inglese, seguito dal secondo posto nell’Irish Derby del Curragh, in scia al compagno di training Sovereign ma davanti all’altro pensionario di Ballidoyle, Norway, per una tripletta firmata dall’onnipresente stallone di casa, Galileo.
Tra gli avversari della “regina” anche un giapponese, Cheval Grand
Oltre a 4 rappresentanti della forma di O’Brien, al via ci saranno Defoe (Roger Varian, con Andrea Atzeni) ben cresciuto, poi ecco Cheval Grand, l’ospite nipponico allenato da Yasuo Tomomichi. Questo purosangue del Sol Levante merita la trasferta perché, nel suo portafoglio, sono contenute le credenziali del trionfo nella Japan Cup (Gr.I) 2017, e poi perché in questa stagione vanta un secondo, a Meydan, nel Dubai Sheema Classic (Gr.I). Presenti anche il locale Salouen (Sylvester Kirk / Jim Crowley) e quel Waldgeist (Pierre Charles Baudot) di cui abbiamo già detto altre volte: il portacolori dell’Ammerland è in comproprietà con il Newsells Park Stud (sezione inglese dell’impero Jacobs) e viene da un eccellente stagione 2018: quarto nell’Arc a meno di 2 lunghezze da Enable e Sea of Class dopo aver inanellato il poker costituito dal Prix d’Hedouville, , Grand Prix de Chantilly, Grand Prix de Saint Cloud e Prix Foy mentre quest’anno, al rientro in aprile, s’è ascritto il Prix Ganay infliggendo oltre 4 lunghezze a Study of Man. Sabato, al via delle King George ci sarà anche
Una menzione per simpatia, infine, per Morando (Andrew Balding), che ha vinto solo a Chester e Newbury. Questa primavera ha incontrato due volte Defoe, ed è uscito in entrambe le occasioni con le velleità seriamente ridimensionate.